Capitolo 15

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Tranquillità: stato di quiete durevole, corrispondente all'assenza di perturbazioni sia dall'ordine fisico che morale.

Così mi sento oggi.
Tranquilla.
Finalmente.

I miei occhi scorrono veloci sulle parole, ormai famigliari, del mio libro più vissuto.
Ha la copertina rovinata, così come le pagine ingiallite e piene di orecchie ai bordi.

Mi è stato regalato da mia mamma quando avevo sedici anni e, da allora, l'ho sempre portato con me.

Non riesco a separarmene: arrivo alla fine e ho già voglia di ricominciarlo.

Credo che sia stregato.

L'ho letto e riletto talmente tante volte che potrei recitarlo a memoria.
Eppure, c'è sempre qualche particolare che non avevo mai notato, qualche significato che prima non ero riuscita a cogliere.

Ogni rilettura è una sorpresa e io ne sono decisamente ossessionata.

Ho battezzato il parco Del Valentino come il mio 'luogo di pace' e, come per la maggior parte del tempo, adesso mi trovo lì, con qualcosa di cartaceo tra le mani.
L'unica differenza è che, stavolta, non si tratta di un libro di scuola.

Il dolce cinguettio degli uccellini è una piacevole melodia di sottofondo e la panchina di legno una valida alternativa al soffice letto di casa.

Per questo, amo venire qui e trascorrere ore e ore da sola, sotto i rami di questo albero, spogli o in fiore che siano.
Tutto il resto scompare.
Per un po', almeno.

Citando il buon vecchio saggio Seneca: "Il primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto, in compagnia di se stessi."

Nell'ultimo periodo, sono stata coinvolta da situazioni che, a posteriori, posso dire di aver vissuto nel modo sbagliato: mi sono legata al dito cose che, invece, avrei solo dovuto lasciarmi scivolare addosso.

Sto rivalutando tutto e, con Paulo, in particolare, mi rendo conto di aver esagerato: sono stata male per lui e a cosa è servito?

Le lacrime non possono cambiare il passato e Paulo non può cambiare me.

Tra noi non avrebbe mai potuto funzionare, in ogni caso, e, dopo un mese, posso dire che la mia vita va avanti anche senza di lui.

Da quando sono stata in grado di accettare questa cosa, sto meglio.

Avevo solo bisogno di una bella dose di serenità e, adesso, l'ho ottenuta.

Vedrò Paulo al matrimonio? Va bene, è okay.
Uno fra duecento invitati, non sarà la fine del mondo.
È tutta una questione di punti di vista.

Il mio cellulare vibra nella borsa, scuotendomi dalla lettura, che, tuttavia, era già stata interrotta precedentemente dalle mie riflessioni.

Sei ancora in giro?
Neanche vieni a darmi il bentornato?

Sorrido, immaginandomi un'Alice iper-nervosa che digita in fretta e furia questo messaggio.

Domani è il suo grande giorno e sia lei che Alvaro sono già arrivati a Torino, visto che il matrimonio si celebrerà qui, dove i due si sono conosciuti.

Fidati ancora di me - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora