Capitolo 12

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Il rumore dei miei passi riecheggia nel centro allenamenti di Vinovo, dove la squadra sta svolgendo l'ultimo allenamento a porte chiuse prima della partita di sabato.

Mi hanno lasciata entrare solo grazie ad Alex, che aveva avvisato precedentemente la sicurezza del mio arrivo.

Sono un bel po' di giorni che non vedo il brasiliano, perciò ho accettato volentieri la sua proposta di stare un po' insieme oggi.

Inutile negarlo, ho anche colto l'occasione per venire a parlare con Paulo, visto che, dopo quella mattinata travagliata, ha pensato bene di sparire di punto in bianco dalla mia vita.

Non mi ha più cercata e questo mi ha un po' delusa.

Certo, non eravamo neanche lontanamente vicini ad essere una coppia, ma, sicuro come la morte, non eravamo nemmeno amici.

Siamo, o forse farei meglio a dire eravamo, sul filo del rasoio, in una situazione di stallo.

Voglio vederci chiaro, voglio delle risposte, perché, come al solito, ha deciso lui per entrambi.

Una donna bionda e ben vestita, che inquadro come una segretaria, mi assicura che i ragazzi stanno finendo, così mi accomodo su un divanetto di pelle nera, in attesa.

Sto giocherellando con il cellulare, quando una ragazza della mia stessa statura e dai lineamenti dolci prende posto accanto a me.

"Sei nuova qui?" Chiede con un sorriso, spostando i capelli castani sulla spalla sinistra.

Annuisco.
"Sì, diciamo così."

"Io sono Antonella." Si presenta, stringendomi la mano.

"Piacere, Isabella."

"Sei la nuova ragazza di Marko?" Indaga.
"Non sei obbligata a rispondermi se pensi che sia troppo personale, tranquilla." Si affretta ad aggiungere e mi sembra di poter cogliere un accento familiare nella sua parlata.

"No, no, non sono la ragazza di nessuno. Sono qui come amica." Dico e lei annuisce.

"Beh, in ogni caso, è sempre bello poter conoscere gente nuova." Le sue labbra rosse si aprono in un amichevole sorriso, che ricambio.

Non facciamo in tempo a dirci altro, che i giocatori iniziano a uscire, tra saluti e battutine.

"Paulo, vieni che ti presento una persona." Antonella richiama l'attenzione dell'argentino, che si avvicina insicuro a noi.

Istintivamente mi irrigidisco, mentre uno strano presentimento inizia a farsi spazio nella mia mente.

Sono io quella che vuole presentargli? Perché io e lui già ci conosciamo benissimo.

L'espressione sul volto di Paulo è tutta un programma: ha gli occhi spalancati e sembra... terrorizzato?

Non voleva vedermi fino a questo punto?
Non capisco...

"Amore, lei è Isabella." Dice la ragazza, indicandomi.

Rimango interdetta, mentre le sue parole risuonano nella mia testa come un eco martellante.

Amore.

Perdo un battito.

Amore.

Fidati ancora di me - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora