Capitolo 22

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La palla arancione fluorescente rotola lungo la pista.
Procede veloce, dritta, fino a scontrarsi esattamente con il centro dei birilli, che cadono, uno a uno.
È strike.

"Sei una bomba, Bella!"

I ragazzi si sbilanciano in applausi e fischi di approvazione, mente io, felice come una bambina la mattina di natale, torno saltellando a sedermi sulle gambe di Paulo.

Ammetto che inizialmente ero un po' scettica riguardo la sua idea di portarmi al bowling con lui e i suoi amici.
Per quanto già li conoscessi, credevo mi avrebbero guardata strana tutta la sera o che ci avrebbero posto delle domande scomode riguardo la nostra relazione, invece non hanno fatto altro che ridere e scherzare normalmente e, davvero, mi sto divertendo.

"Menomale che non eri brava..." Sussurra l'argentino al mio orecchio, facendomi ridacchiare.

"La fortuna dei principianti." Replico, lasciandomi stringere dalle sue braccia.

"Altro che fortuna, tu mi vuoi umiliare.."
Aumenta la stretta sui miei fianchi e, insieme ai brividi, mi sento sopraffare da un'ondata di caldo.

Mannaggia a te e all'effetto che mi fai.

"Paulo... Dai..." Lo prego sottovoce, cercando di impedirgli di baciare il mio collo lì, davanti a tutti.

"Non ci vede nessuno." Sbuffa, mentre io mi guardo intorno e, effettivamente, sono tutti troppo concentrati su Juan, che sta per tirare, piuttosto che prestare attenzione a noi.

"A casa." Gli prometto e questo sembra rincuorarlo un po'.

Strofina il naso sulla mia spalla e sorrido senza accorgermene: io non sono nessuno nel grande ordine delle cose, sono una persona qualunque che però ha trovato un motivo, una ragione, un punto di riferimento in lui.

"Ei, belli addormentati nel bosco!"
Sussulto al richiamo di Alex, che alza e abbassa le sopracciglia, fiero di essere riuscito nel suo intento di interromperci.
"Toccherebbe a te, Paulino."

L'argentino annuisce con un lieve sospiro, così io mi alzo dalle sue ginocchia per permettergli di raggiungere la pista.

Le scarpe rosse e blu, che ci hanno obbligato a mettere, gli fanno dei piedi enormi e gli affibbiano un'aria buffa.
Sembra un clown.

"Vai, Dybi!"

"Siamo tutti con te!"

Nonostante gli incoraggiamenti, però, sono soltanto cinque i birilli a cadere e io non riesco a trattenere le risate.

Il bowling decisamente non fa per lui, molto meglio che continui a giocare a calcio.

"Sei proprio una piccola strega, Bella. Mi porti sfortuna.." Si lamenta scherzosamente, mentre si prepara per il secondo tiro.

"Cosa ne posso io, se tu sei scarso?" Alzo le spalle, con innocenza, beccandomi il dito medio di Paulo come risposta, incorniciato dalle risate degli altri.

Questa volta, incentivato dall'orgoglio, l'argentino conclude il suo turno buttando giù tutti i birilli rimasti e mi viene incontro, vittorioso, con quella sua bellissima faccia da schiaffi.

Fidati ancora di me - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora