Capitolo 2

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"E questo era l'ultimo." Dico con il fiato corto, appoggiando il pacco imballato vicino agli altri.

Io e Alvaro stiamo aiutando Alice con il trasloco, abbiamo portato giù tutte le sue cose incelofanate e pronte per il lungo viaggio verso la sua nuova casa a Madrid.

"E anche questo è fatto." Sospira, tenendo il conto sulle dita di tutte le cose che ancora le mancano per trasferirsi.

In queste ultime tre settimane è stata molto stressata: ha dovuto fare tutto da sola, visto che Alvaro era a Madrid ed è tornato solo questo weekend, per la partenza.

Già, stasera partono.

Quanto mi mancherà.

Lei deve aver pensato la stessa in quel momento, perché la guardo e i suoi occhi lucidi sono lo specchio dei miei.

"Vieni qui." Mi dice, prima di stringermi tra le braccia.

Nascondo la testa tra i suoi capelli biondi e respiro il suo profumo.

Quante volte mi è stata di conforto quando mi sentivo sola e quando avevo dei problemi con l'università, quando avrei voluto mollare gli studi e lei mi ha impedito di fare la cazzata più grande della mia vita.

Quante volte con le sue battute e le sue parole mi ha salvato le giornate.

"Non parto, non ti lascio qui." Dice risoluta, ma con la voce spezzata.

Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra.
"No, tu stasera vai e conquisterai Madrid."

"Lo farò." Mi promette tirando su con il naso.

Alvaro le cinge le spalle con il braccio e capisco dal modo in cui la guarda che Alice sta facendo la scelta giusta.

"Mi mancherai tanto, però." Ammetto e non c'è cosa più vera.

"Anche tu, Bella. Non sai quanto."

"Ma adesso basta piangere, - ci interrompe bonariamente lo spagnolo - altrimenti fate commuovere pure me."

"Ha ragione, prima che sia stasera possiamo ancora rovesciare il mondo." Concorda Alice e io annuisco.

"Io volevo passare a salutare la mia vecchia squadra un secondo, visto che sono qua." Dice Alvaro.

Da quel che mi ha detto Ali, lui si era ambientato bene qui a Torino con la Juventus e sta ancora facendo fatica a convincersi di aver fatto la scelta giusta, tornando al Real Madrid.

"Per me non c'è problema." Gli assicura la bionda.

"Se vi va, potete venire anche voi, poi ci facciamo un giro in centro.
A Vinovo resterò solo per un saluto veloce."

"Vinovo?" Chiedo io, non capendo a cosa si riferisse.

"È il luogo dove si allena la squadra." Mi spiega Alice, abituata da quando anche il suo Alvatrix si allenava lì.

"Davvero? Pensavo che gli allenamenti si tenessero comunque allo Stadium." Dico, ridendo della mia ignoranza in ambito calcistico.

Fidati ancora di me - Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora