Capitolo dieci

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-Gerard, posso parlarti?- la voce suadente di Victoria fece che Gerard sussultasse.

-Oggi ti sposi, non credo sia il momento di parlare con me- negò Gerard.

Entrambi si trovavano nel giardino dietro la chiesa, nel quale crescevano magnifici crisantemi bianchi fra le spighe di grano.

-Ti prego-

-Dimmi, Renata-

-Victoria. Ti ho chiesto di chiamarmi Renata solo perché volevo sedurti-

Gerard si aggiustò i vestiti grigi, poi si domandò perché la sposa si trovava in giardino con lui il giorno del proprio matrimonio, invece che preparandosi al meglio.

-In che modo potresti sedurmi al chiedere di usare il tuo secondo nome? Non trovo per nulla seduttore chiederti di chiamarmi Michael-

-È per farti credere che solo tu puoi usare quel nome, rendenti speciale per me. E Michael suona realmente bene-

-Vai al punto-

-Voglio chiederti perdono per aver provato a sedurti. Non capivo che tu e la principessa Mira aveste una relazione seria, perciò ho solo fatto la figura della prostituta-

Gerard le sorrise:

-Ricominciamo da zero, Victoria. Non ti giudicherò per le tue azioni, perché conosco ciò che la disperazione ci porta a fare-

-Mio padre sarebbe imbarazzato a morte per quello che ho fatto-

-L'ultima persona alla quale devi pensare è a lui. Potrà anche essere il re di Wari e Castiglia, ma si è dimenticato del suo bene più prezioso: sua figlia. Non lo rispetto come uomo, perciò, se vuoi fomentare la nostra amicizia, dimenticati di lui: sei al sicuro qui, Rori-

-Rori?-

-Ti si addice-

Victoria arrossì, il suo abito dorato e bianco risaltava con i suoi capelli color platino, i suoi occhi azzurri come il cielo si riempirono di lacrime:

-Lo adoro.... Grazie, grazie per essere così amabile con me!-

Rori lo fissò maliziosamente, per poi chiedergli:

-Perciò il mio regalo di matrimonio è da parte sia tua che di Mira? Devo aspettarmi un serpente velenoso?-

-Peggio-

Gerard rise, si chinò per cogliere un crisantemo e le spiegò:

-Sei come questo crisantemo-

-Perché?-

Ciò che disse Gerard a continuazione fece che il cuore di Victoria iniziasse a battere con più velocità:

-Dicono che i crisantemi portino lacrime, che solo si debbano usare nei funerali. Io ho vissuto in un cimitero, ho visto centinaia di questi fiori. Al passeggiare fra le tombe sembrava un campo di nuvole bianche, tutt'altro che triste spettacolo. Inoltre, anche tu, come questi fiori, possiedi migliaia di petali. Tante sfumature del tuo carattere che non conosco ancora-

-Questo è il mio regalo di matrimonio?-

-È il minimo che possa offrirti. Come ti senti riguardo questo giorno?-

-Prima di parlare con te, ero estremamente nervosa e triste-

-E adesso?-

-Adesso dobbiamo andare, altrimenti giungeremo tardi-

Gerard e Rori si allontanarono, diretti alla chiesa nella quale si sarebbe celebrato il matrimonio fra meno di un'ora.

-Rori, il tuo vestito si è sporcato di fango- ridacchiò Gerard, indicando il tessuto di seta della gonna, che recava delle macchie marroni.

Gerard di RowanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora