Pietro attendeva con pazienza nella cella di Gerard.
Al suo ritorno lo ricevette con un abbraccio, bagnandolo quasi in acqua santa dalla testa ai piedi:
-Fammi togliere quei batteri blasfemi da te!- disse l'uomo.
-Sono il pupillo di Monsignor Angelo. Sebbene sostituirà i vostri campi di pomodori con coltivazioni di oppio.... Però ho già un'idea per aiutare la popolazione. Gli ho fatto credere che il prezzo dell'oppio sia in realtà più basso di quello che è, lo venderemo e la differenza la regaleremo al popolo- si giustificò velocemente.
Pietro si alzò la manica della tunica, mormorando:
-Sapevo che eri l'indicato per questo compito....-
Sul suo braccio figurava un tatuaggio di uno scorpione nero, era piuttosto insolito vedere quel tipo di disegno: a Gerard ricordò qualcosa, ma non riusciva a definire che cosa.
-Quello non è il simbolo....- iniziò.
-Non può essere! La Gens non è che una leggenda, così come l'Ordine delle Rose di Mistrigal!-
Scioccato avvicinò il braccio dell'uomo al suo volto.
-Non può essere!- esclamò Victoria, dall'altro lato dell'isola, dopo aver visto il tatuaggio sul braccio del maestro.
-Non posso credere che quel maiale voglia far credere alla regina che tu sia incinta per distrarla dal problema maggiore: dove diamine è andato a finire Gerard?-
-Pensavo che la Gens si fosse dissolta molti secoli fa....-
-No, ci siamo mantenuti forti, ma in segreto. All'inizio eravamo molti, ma la popolazione ci usava per orribili propositi, alcuni membri erano corrotti,.... Si era persa la ragione della creazione dell'ordine-
-Che sarebbe?-
-Proteggere la popolazione da pericoli maggiori. Si sono raggruppati i migliori membri della società, rappresentanti di ogni sfera sociale, per creare una gerarchia superiore persino alla monarchia-
-Chi è il vostro capo?-
-Un anziano viene eletto ogni anno, in modo da evitare che questi voglia ottenere il potere assoluto. Viene nominato Maestro, si preoccupa di tutti gli aspetti importanti, come reclutare nuovi membri-
-Chi è il Maestro?-
-Quest'anno sono io- mormorò Monsignor Pietro.
Gerard si appoggiò con le spalle contro la parete di pietra cupa e fredda.
-Il mio dovere è allenare un giovane che possa mediare il conflitto fra Ugarth e Rowan. Fare un soldato che possa allo stesso tempo pensare come culminare la guerra-
Gerard sapeva che l'uomo l'avrebbe scelto, era pronto per il compito.
-Da qualche parte della regione, il mio secondo al comando ha scelto un'altra persona per condividere questa responsabilità con lei. Abbiamo deciso di annunciarvi il vostro compito proprio oggi, nel solstizio di autunno-
-Chi è l'altra persona?-
-Lo saprai quando giungerà il momento. La regione è disseminata di membri della Gens, ogni cellula di questa organizzazione lavora in modo da farvi incontrare-
-Devo essere forte per quel momento-
-Dovrai allenare duramente-
-Sono pronto-
-Sono pronta-
I due ragazzi, ognuno senza saperlo, si stavano compromettendo a un difficile futuro.
La loro spalla destra venne adornata dal tatuaggio della Gens, in un luogo diverso da quello dei loro mentori; li avrebbe fatti riconoscibili fra loro.
-Una volta che entri a far parte della Gens sei un obbiettivo-
-Perché?- domandò Rori.
-I monarchi conoscono dell'ordine, perciò anche Ugo deve saperlo. Se solo sospettasse che vi foste uniti, probabilmente vi darebbe la caccia cercando fra i membri corrotti-
-Avete ancora membri corrotti?-
-Una volta Gens, sempre Gens. Si suppone che le menti che abbiamo alleato a noi siano superiori alla media, capaci di cercare le informazioni più minute sullo stato del reame, ogni minima cosa. Tutti i membri sono capaci di trovarsi l'un l'altro, anche se nessuno farebbe una cosa del genere per lasciare il privilegio di una vita normale finché sorge un'emergenza-
-La Gens, perciò....- mormorò Gerard, appena gli fu data una spada in mano.
Iniziò a cercare di colpire l'uomo appena questi gli diede un minimo segnale:
-Maneggi bene la spada.... Dove hai imparato?-
-Non sono affari vostri, Monsignor Pietro- schivò la domanda il ragazzo, non voleva tornare a parlare del suo passato.
L'unica persona che aveva saputo di esso era stato il re Ulises, e aveva portato il segreto alla tomba. Sì, c'era da dire che aveva informato la regina di una minima parte, però non la versione completa.
-Noto che sei stato in guerra prima, hai un approccio brutale che insegnano ai soldati, non la delicatezza dei movimenti d'allenamento di un principe. Ai castelli viene insegnato a usare una spada solo per scopi ricreativi, per compromesso se vogliamo dirlo con tutta onestà, tu sei diverso da loro-
Gerard si mantenne in silenzio.
-Quel tuo modo di fare schivo ti aiuterà in un futuro....-
-Cos'hai fatto in guerra? Hai ucciso uomini che non conoscevi senza sapere perché! Mogli sono rimaste ad aspettare i loro mariti, coloro che hai assassinato per evitare che lo facessero loro a te, bambini sono rimasti orfani per colpa tua!-
Appena disse la parola "orfani" notò come gli occhi di Gerard si accendevano dalla rabbia.
-Anche tu sei orfano.... Che succede? Un'altra storia triste di madre prostituta e padre alcolizzato? Sono stufo di povere vittime come te, che solo stanno a guardare la terribile sorte che hanno avuto, sono stanco di....-
-Basta!- urlò Gerard, con un suono gutturale mentre disarmava l'uomo e lo gettava al suolo.
-Devi controllare le emozioni che passano per la tua mente. I nemici se ne valgono per farti del male, per renderti debole e ucciderti-
-Non posso ancora morire. Prima devo tornare da Mira, gliel'ho promesso-
Pietro si strinse nelle spalle:
-Noi uomini siamo dei codardi quando si parla di donne. Ho perso mia figlia, la maggiore, ho abbandonato mia figlia minore quando era ancora una neonata perché ero troppo spaventato dall'idea di poter perdere anche lei....-
Pietro fece una pausa:
-Mi risposai, ma il mio matrimonio naufragò ancora prima di compiere sei mesi, mi ritirai a un monastero perché non potevo sopportare di essere abbandonato di nuovo da una donna-
-Mira non è così-
-Tutte sono così. Da qualche parte del mondo vi è una donna che è l'indicata per te, la tua anima gemella, però il destino vorrà portartela via o essere così beffardo da non fartela nemmeno conoscere-
-Mira è la donna della mia vita! Non vi è ragazza che possa amare più di quanto ami lei!-
-Cosa farai per averla di nuovo?-
-Diventerò più forte!- esclamarono, ognuno in concetti diversi, Gerard e Rori.
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Gerard di Rowan
Historical FictionGerard Michael Whitefield è stato abbandonato alla sua sorte fin da bambino, ma ora vive alla reggia di Rowan come figlio adottivo del re Ulises. Intrighi e disgrazie colpiranno il palazzo, facendo vacillare la sua posizione. Cover cortesia dell'imp...