-Mi passeresti un chiodo, Tara?-
La giovane osservò come il bellissimo Gerard stava appendendo un crocifisso sull'uscita al giardino del monastero di San Raphael, si alzò in punta di piedi e gli diede l'oggetto.
-Mille grazie. Non pensavo che sarebbe stato così complicato questo giorno- mormorò, passandosi il dorso della mano sulla fronte per asciugarsi il sudore.
I suoi capelli erano appiccicosi, la sua camicia bagnata, era in condizioni pietose, però non abbandonava la sua posizione di semidio agli occhi della giovane accompagnatrice.
-Mi hanno accettata facilmente qui a San Raphael martire- osservò la ragazza.
Gerard sorrise mentre lei si stringeva nelle spalle, non sapeva come esprimere la sua felicità in quel momento: nonostante la loro permanenza forzata in quel luogo, ognuno dei preti si era sforzato per far sentire accolta anche Tara.
-Gerard, vedo con piacere che hai quasi finito lì- Monsignor Pietro si avvicinò per tenergli la scala.
-Sì, quasi compiuta la mia missione. Mi manca solo recare la corona di fiori in chiesa, poi sarà tutto pronto-
Monsignor Pietro sembrava soddisfatto, non riusciva a nascondere il suo stato d'animo come spesso faceva Gerard, anche se si sentiva in pensiero riguardo l'idea di una donna vivendo con una quarantina di uomini.
Nonostante Gerard fosse molto abile con le armi, non poteva fidarsi completamente di lui per prendersi cura di Tamara.
-Mi sembra che la corona non sia ancora stata fabbricata. Non era il tuo lavoro, Tara?- la interrogò il prete, più che disposto ad avere un paio di minuti da solo con Gerard.
Tara annuì, sbuffando sonoramente:
-Dove trovo i fiori?-
-Guarda davanti a te, ragazza, ne è pieno. Personalmente preferisco le rose, ma lungi da me consigliare che tu cerchi dei fiori ingannevoli come quelli, potresti tagliarti le mani-
Tara si diresse a Gerard:
-Quali sono i tuoi fiori preferiti, Gerard?-
Il principe adottato non aveva mai avuto grandi preferenze per quello che riguardava quegli aspetti femminili dei quali, al castello, si occupava Mira, sicché, dopo una pausa nella quale venne alla sua mente un grato ricordo, rispose con l'unico fiore che aveva mai apprezzato:
-I crisantemi-
Lo sguardo stranito di Monsignor Pietro e di Tara non si fecero attendere, non gli avrebbero mai chiesto a proposito, però perché i suoi fiori preferiti erano quelli adibiti a uso funerario?
Tara corse a raccogliere i materiale, mentre Pietro gli chiese:
-Così che sono i cristantemi?-
Gerard decise di condividere qualcosa del suo passato, alzando le spalle e sussurrando:
-Mi ricordano una mia cara amica-
-Ha un nome?- investigò l'uomo, deciso a non perdere l'opportunità di conoscere più profondamente il suo discepolo, quelle occasioni erano sempre più rare.
Erano passati molti mesi da quando era stato portato al monastero di San Raphael martire e sembrava aver perso un po' della luce che recavano i suoi occhi all'inizio.
-Rori, l'ho chiamata Rori-
Gli stranì parecchio l'uso della frase "l'ho chiamata Rori", però non chiese nulla al rispetto, sapendo che l'unica cosa che avrebbe ottenuto sarebbe stato il silenzio.
-Credi che sia una buona idea far partecipe Tamara di tutto questo?-
-Credo che relazionarsi con altre donne, non importa se sono religiose e se l'hai ha certo risentimento verso di loro, sia salutare per lei. Dopotutto io non posso fornirle una compagnia femminile, non sono molto utile su ciò che ha a che vedere con sentimenti, insicurezze e altri-
-Non parlavo di quello. Parlavo del fatto che lei sembra decisa a seguirti nel tuo viaggio-
Gerard strinse i pugni e le sue fazioni si contrassero in una smorfia di dolore:
-Non ha quel piano e mi sembra la cosa migliore-
-Quali sono le sue intenzioni, allora?-
-Vuole ritrovare la cagna che un giorno l'ha abbandonata al suo destino in un convento. È convinta che la riaccetterà come figlia e che potranno vivere felici come in una storia romantica- espose.
Monsignor Pietro capì la ragione della rabbia di Gerard.
-Non so quale possa essere la scelta migliore: quella donna molto difficilmente la vorrà come figlia, ma il tuo viaggio è molto pericoloso e non potrai farti carico di una donna-
Il volto di Gerard si fece cupo, finì di inchiodare l'oggetto sacro e scese dalla scala, ponendosi di fronte al suo maestro.
-Sono in grado di prendermi cura di lei-
-Mi fido di te, per questo ti ho fatto mio discepolo, però....-
Gli prese il braccio e mostrò il tatuaggio:
-Non ho ancora ricevuto il tatuaggio della Gens, nonostante io abbia allenato con lei per mesi. Mi parla di fiducia, quando non ho prove per dimostrare il mio ideale fuori da queste mura-
-Tutto l'allenamento e le ricerche mi hanno fatto perdere di vista quel dettaglio. Stanotte recati nelle mie abitazioni, farò in modo che tu riceva il tuo proprio simbolo- gli indicò.
-Il mio proprio simbolo?-
Monsignor Pietro rise, poggiandogli una mano sulla spalla:
-Non penserai sul serio che io ti disegni uno scorpione sul braccio. Ognuno di noi è diverso, perciò anche la nostra marca figura su diverse parti del corpo-
Il principe non disse nulla, Tamara stava intrecciando la corona di crisantemi su una panchina.
-Sono serio quando affermo che mi assicurerò che lei stia bene. Adesso vuole dirigersi a Mable, vuole conoscere sua madre. Lì rompero il contratto che indica che lei è mia proprietà e potrà fare ciò che le sembra più consono ai suoi desideri, io non mi interporrò-
Monsignor Pietro annuì.
-Però voglio uscire da questo luogo il prima possibile. Non penso resistere altro tempo, ho trovato le prove sufficienti per ricattare quel demonio e anche Tara è pronta. Non voglio rimandare oltre il mio viaggio-
-La guerra fra Ugarth e Rowan sta per giungere a un punto di non ritorno. La tua partenza urge, però sii paziente ancora per un po'. Lascia che Tamara si diverta con le suore, risolvi la sua situazione e, nel momento corretto, andra via da qui-
Gerard vide nel cielo delle nuvole grigie.
-L'inverno si sta avvicinando-
-Sì, presumo che fra poco tempo nevicherà-
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Gerard di Rowan
Historical FictionGerard Michael Whitefield è stato abbandonato alla sua sorte fin da bambino, ma ora vive alla reggia di Rowan come figlio adottivo del re Ulises. Intrighi e disgrazie colpiranno il palazzo, facendo vacillare la sua posizione. Cover cortesia dell'imp...