Capitolo trentatre

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-Gerard!- urlò la ragazza, abbandonando il proprio fagotto al fianco di Finn e iniziando a correre a perdifiato verso l'uomo che vedeva in lontananza.

Anche il ragazzo rimase senza fiato, anche lui andò all'incontro della sua amica e, una volta che si trovarono a metà strada, si strinsero e caddero al suolo, sorpresi di rivedersi.

Era più abbronzato di quanto ricordasse, portava una camicia di lino di un bianco giallognolo, dei pantaloni color cachi e degli stivali marroni, i suoi capelli erano leggermente più lunghi, i suoi occhi sorpresi e di un colore dorato molto brillante.

-Rori? Sei davvero tu?-

La principessa annuì, le lacrime iniziarono a colarle dal volto.

Non era possibile che la Gens avesse compiuto il suo sogno di ritrovare il suo amore platonico, non poteva essere vero che lui fosse lì.

-Dov'eri? Dov'eri?- domandò fra i singhiozzi di allegria.

Finn iniziò a domandarsi chi fosse lo sconosciuto che Rori stava abbracciando con tanto sentimento, non comprendeva che tipo di relazione potesse avere con lei.

Non gli piaceva il modo nel quale si erano salutati....

-Vieni, dobbiamo toglierci dalla strada. È pericoloso per noi due restare qui- indicò il principe, prendendo la sua mano e accedendo alla locanda di Mable; Finn li seguì silenziosamente.

Tenere la mano di Gerard aveva accelerato la respirazione di Rori.

Era passato un anno da quando non si vedevano, ma i sentimenti erano rimasti gli stessi.

-Chi è lui?- domandò Gerard.

Victoria si era completamente dimenticata di Finn, che ancora restava imbronciato, si alzò e presentandolo con un gesto musitò:

-Lui è Finn, è l'accompagnatore che la Gens mi ha assegnato-

-Molto piacere, Gerard Michael Whitefield-

Gerard lo salutò con un cenno, fissando poi la ragazza che ancora aveva gli occhi lucidi per l'emozione: la Gens aveva scelto lei per compiere una missione tanto pericolosa?

Non aveva dubbi sulle sue capacità, un'organizzazione tanto importante non avrebbe mai messo in pericolo una vita innocente.

La prese per le spalle, per poi chiederle:

-Tu hai la marca della Gens?-

Rori si alzò una manica e mostrò il tatuaggio che le era stato praticato, il suo sguardo era orgoglioso, ma si morse un labbro.

Si addentrarono nella taverna, dove una giovane donna diede loro tre chiavi per le loro stanze; lei era completamente incantata dai movimenti di Gerard, il suo fare seduttore non faceva che addolcire gli animi di tutte le donne che lo guardavano.

-La città è in lutto ma le guardie non smettono di pattrugliare le strade- spiegò Gerard.

Victoria gli posò una mano sul volto, chiedendosi per quante cose era passato: era più forte fisicamente, come se avesse allenato duramente quanto lei.

Sì, la Gens era un'organizzazione potente.

-Perché la citta è in lutto?. Credevo che fosse un posto piuttosto allegro- protestò Finn, intromettendosi fra i due.

Gerard prese aria:

-Non lo sapete, allora....-

-Cosa? Cos'é successo?- Finn era piuttosto spazientito: non gli piaceva quel ragazzo.

Gerard di RowanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora