Capitolo quattordici

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La principessa Mira giaceva sul prato del giardino in compagnia della sua amica Victoria.

I loro occhi erano chiusi per i raggi del sole che si filtravano fra il fogliame scuro del salice piangente sotto il quale riposavano da almeno un paio d'ore, parlando della loro infanzia nelle rispettive corti.

Entrambe erano state messe da parte per favorire l'educazione dei principi ereditari di turno, erano più simili di ciò che pensassero all'inizio.

Avevano il terrore di dormire da sole, ognuna per le sue ragioni, guardavano il cielo sperando di trovare una stella cadente e, ovviamente, volevano un gran bene a Gerard.

-Secondo te dov'è andato sul serio?- la questionò Rori.

-Perché?-

-Non ci hanno mai permesso di vederlo, nemmeno quando era nelle segrete del palazzo. Comprendo che né te, né Nathan possiate visitarlo, ma io che non ho niente a che vedere con il problema....-

Mira considerò la peggiore delle possibilità:

-Credi che l'abbiano ucciso?-

-Non penso.... Sebbene sia una spiegazione logica, non sento che sia così-

Le ragazze si presero la mano, poi Mira si voltò e chiese all'amica:

-Credi che tornerà?-

-Ha promesso che si sarebbe sempre preso cura di te, non ci sono ragioni per le quali verrebbe meno al suo giuramento. Ha detto che sarebbe tornato e sarà così-

Mira si appoggiò sul braccio destro, fissando i capelli color platino della sua accompagnante:

-Sarei disposta ad aspettare finché i miei capelli divenissero bianchi-

-Vorrei poter dire la stessa cosa, ma credo di essere abbastanza vicina a quel momento....- scherzò Rori, mostrando una ciocca quasi color neve.

Mira rise, lanciandole un ciuffo d'erba addosso:

-Tonta!-

Le risate cristalline echeggiarono nei corridoi della reggia, nei quali si trovava Ugo, tenendo sottobraccio la regina Beatrice.

-Sebbene non l'avessi dimostrato prima, avrei voluto che Mira e Gerard si sposassero, compiere ciò che Ulises desiderava per la sua amata figlia minore. Ciò che mi hai raccontato che ha fatto con Nathan... mi ha lasciato stupita- confessò la regina.

-Sì, i danni sarebbero stati irreparabili se si fosse compiuta la volontà dell'ignaro Ulises-

Ugo continuava a pensare a cosa sarebbe avvenuto se Gerard avesse parlato, almeno con Mira, di ciò che era accaduto nella sua camera mesi prima.

Avrebbe investigato personalmente su ciò che sapeva o no la più piccola dei Rowan, l'oggetto del suo desiderio.

-Credi che lui sia arrabbiato con me? Dopotutto ero l'incaricata dell'educazione di Gerard e ho fallito come tutrice-

-Lui capirebbe, avrebbe fatto la mia stessa decisione se fosse stato ancora in vita. Penso, nonostante tutto, che Gerard sia solo una vittima: è stato ferito gravemente durante tutta la sua infanzia, per poi sentirsi felice per qualche anno finché perse di nuovo la figura paterna-

Beatrice strinse il braccio del marito:

-Chissà le cose che avrà visto stando al fianco di mio marito come scudiere? Era solo un bambino, ai dieci anni non si dovrebbero vedere gli orrori di una battaglia-

-Io sono stato presente quando Gerard si è arruolato: sebbene l'età era una persona matura e pronto a sacrificarsi per il suo re. È stato il servo più fedele di Ulises e riluttante a lasciare l'esercito per paura che gli avvenisse qualcosa-

Gerard di RowanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora