-Dovrebbero essere qui da almeno una mezzora- musitò Finn, stringendo la propria sacca da viaggio e guardando con la coda dell'occhio la ragazza seduta su uno scoglio.
Victoria non parlò, si rifugiò nella propria sciarpa azzurra, dalla quale solo si potevano vedere i suoi strabilianti occhi neri.
Era bellissima: i suoi lisci capelli color platino erano mossi dal forte vento marittimo, la sua pelle si vedeva ancora più pallida e perfetta e le sue delicate mani tenevano il tessuto della sciarpa.
Il cuore di Finn cominciò a battere con più veemenza.
-Credi che sia successo loro qualcosa?- la interrogò.
Avevano accordato che avrebbero ricevuto l'aiuto di una barca che li avrebbe scortati fino alla città di Mable.
Lì si sarebbero incontrati con l'altro prescelto per il viaggio verso Ugarth.
-No- rispose Victoria.
-Perché ne sei così sicura?-
Rori sospirò e si tolse la sciarpa dal viso, mostrando le proprie labbra carnose e la sua espressione seccata:
-Perché la Gens non sarebbe un'organizzazione segreta di tanto prestigio se non avessero modo di assicurare la loro missione in qualche modo. Il mare è ingannevole, non è colpa dei marinai-
Il mare... perché quei pensieri negativi sull'oceano?
-Nella mia cultura il mare è molto rispettato e, nella mia famiglia, è persino temuto: mio fratello morì in un naufragio molti anni fa, persino prima che io potessi rendermene conto appieno-
Aveva condiviso qualcosa sul suo passato?
Era impensabile che Victoria Renata di Wari e Castiglia, la principessa di un regno potente come quello che aveva costruito suo padre, potesse essere portatrice di un dolore nella sua anima.
Secondo Finn i ricchi erano tutti uguali, la loro maggior preoccupazione era solo che cosa avrebbero mangiato quel giorno, come si sarebbero vestiti e cose superficiali.
-Nelle famiglie ricche vi è più infelicità a volte che in quelle povere. Io sono stata ammogliata con un ragazzo contro la mia volontà solo per far felice mio padre-
Quell'affermazione! Quasi come se gli avesse letto la mente.
Lui aveva pensato a Victoria come una ragazza attraente, speciale, ma non comprendeva che aveva anche un altro lato la sua personalità.
-Mi dispiace-
-Non devi sentirti così. Anche tuo padre è stato inghiottito dal mare, non sono chi per darti lezioni. Avrei voluto che il mare inghiottisse il mio....-
Prima che potesse chiederle spiegazioni su quella frase, la nave mostrò le proprie vele bianche e lo interruppe.
-Te l'ho detto!- si alzò in piedi e, con il volto di una bambina felice, iniziò a puntare il dito verso la grande imbarcazione e saltare di gioia.
Finn la prese per la cintura e l'avvicinò a sé, trattenendola al suo fianco.
-Scusa... ogni tanto non mi controllo- disse Victoria, vergognandosi del suo gesto fin troppo infantile.
-Non è quello. Voglio che tu possa esprimerti liberamente, non rinucniare mai alla bambina che è dentro di te. Mi piace....-
Victoria fu colei che sciolse la loro unione, facendo cenno alla nave di avvicinarsi; quando fu abbastanza vicina agli scogli lasciò andare l'ancora e poggiarono un asse per farvi camminare sopra i due giovani.
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Gerard di Rowan
Historical FictionGerard Michael Whitefield è stato abbandonato alla sua sorte fin da bambino, ma ora vive alla reggia di Rowan come figlio adottivo del re Ulises. Intrighi e disgrazie colpiranno il palazzo, facendo vacillare la sua posizione. Cover cortesia dell'imp...