Brooke s'appoggiò contro lo schienale della sedia Da quant'è che la stavano interrogando? Troppo, decisamente troppo. Neanche quel pazzo di Alex faceva interrogatori così lunghi. Davanti a lei c'erano il famoso Percy Jackson e la famosa Annabeth Chase, insieme a Piper McLean che, con la lingua ammaliatrice, l'aveva fatta cantare come un uccellino. Nonostante ciò, erano ancora lì, a parlare. I tre la guardavano e lei guardava loro. Brooke si sentiva come la prima volta che l'avevano portata alla base, dove l'avevano addestrata per diventare una ragazza spietata, però non senza risultati, perchè Brooke sapeva cosa voleva dire perdere qualcuno che si ama. Sebastian, in compenso, era diventato un killer provetto, senza sentimenti.
Alla fine, le due ragazze uscirono e Brooke si ritrovò per poco da sola con Percy, finchè una ragazza dai capelli rosa e occhi viola entrò. Quella giovane faceva paura e non era solo per lo sguardo determinato che aveva. Si posizionò sul tavolo a gambe incrociate e disse:-Tu sei Brooke Moon, figlia di Selene. Sei una semidea dalle grandi abilità, quindi. Addestrata dalle forze del Caos da quando hai cinque anni. Orfana di padre. Perchè sei qui?
Brooke sbuffò. Era la decima volta che rispondeva a quella domanda:-Non voglio stare dalla loro parte. Conosco i progetti del Caos e voglio aiutarvi a fermarlo. E poi, tu chi sei?
-Kya Jackson, piacere di conoscerti- rispose la ragazza con i capelli rosa sorridendo- Voglio sapere dove si trova la base greco-romana del Caos.
-Come fai a sapere delle basi?- chiese Brook curiosa di conoscere. Poi si ricordò dell'avviso che avevano emanato poco dopo il primo di gennaio: la base nello stato di Washigton, al confine con il Canada, era stata distrutta da una Jackson e i suoi amici. Il genarale Nightmare aveva fallito. Brooke indicò la ragazza e domandò:-Sei tu che hai distrutto la base sul Silver Lake.
Kya annuì e si sporse verso la ragazza:-Meritava di essere bruciata, quella prigione. Adesso dimmi dove si trova l'altra.
-Petit Bois Island- rispose Brooke- Ma è praticamente impossibile accedervi, se non si è autorizzati. L'unica sarebbe farsi catturare, ma poi è praticamente impossibile uscirne, a meno che non si conosca il luogo o si abbia una mappa.
Kya guardò il cugino che scuoteva la testa, intimandola a non proseguire, perchè sapeva che sarebbe stato un suicidio quello che la ragazza voleva fare. Brooke provò a capire qualcosa da quegli suardi che i due si lanciavano, ma senza risultati. Il moro sbuffò e disse:-Tu sai ambientarti, lì, Brooke?
-Volete entrare lì dentro?- chiese la giovane sopprimendo una risata isterica- Non ne uscirete mai vivi. Hanno semidei potenti, spinti al massimo delle loro capacità. Il mio amico, Sebastian, può incanalare la luce e farlo diventare ossigeno, per lui, inoltre potrebbe passare ore al Sole e non si scotterebbe mai. Olive può creare l'aurora a suo piacimento, solidificando anche i raggi, nonostante essa sia solo luce. Là c'è chi controlla il tempo, chi ti fa invecchiare con lo sguardo e chi ti fa combattere contro la persona che ami di più.
Kya e Percy guardavano la ragazza, sbigottiti. Aveva raccontato loro, nell'interrogatorio precedente, che i semidei nelle forze del Caos erano potenti. Lei stessa poteva rendersi invisibile a suo piacimente, cosa che le veniva meglio quando c'era la Luna.
-Ci voglio andare lo stesso, Percy- disse la ragazza con i capelli rosa al moro-Farò una squadra e andrò là. Tornerò in America e distruggerò tutte le basi.
-Non credo che sia una buona mossa- commentò il semidio- Potrebbero attaccare prima del previsto, Kya.
-Percy, pensaci- fece la cugina- Potrebbe essere l'unica possibilità per salvare i semidei tenuti là contro la loro volontà.
-Continuo a pensare che non sia una grande idea, ma in strategia non sono mai stato un asso, perciò chiedi ad Annabeth e a Frank, loro sapranno cosa fare- la ragazza annuì, scese dal tavolo e uscì dalla cabina e Percy si rivolse alla ragazza che aveva di fronte-Vieni, ti mostro la tua cabina.
Brooke sorrise e seguì il figlio di Poseidone.Sebastian si chiedeva dive fosse finita la sua amica. Era da quando era sorto il Sole che la cercavano, lui e Olive, ma non la trovavano. Probabilmente era andata a spiare i loro avversari. Eppure, non la vedevano sui tetti vicini ad osservare la nave. Alzò lo sguardo e vide una chioma violetta pralare con una ragazza dai capelli rosa vicino al parapetto. Sebastian spalancò gli occhi, mentre gli saliva la rabbia. Come aveva potuto Brooke Moon, uno dei migliori soldati, tradirli così. Olive seguì lo sguardo del giovane sino alla nave, dove vide la sua amica parlare con la ragazza con i capelli rosa, che aveva già visto in una delle cornici alla base. Sorrise mentre le vedeva parlare e disse:-Ha fatto la sua scelta e, personalmente, credo che abbia fatto la scelta giusta. I Jackson si stanno riunendo e lui verrà fermato, lo sai.
-Non potrà essere fermato se ne manca uno, perchè la stella non sarà completata- ribatté secco Sebastian- E Brooke si pentirà della scelta che ha fatto.
-Oh, Seb- protestò l'altra- Non dirai davvero. Insomma, lei è Brooke, non puoi farle del male. La ami, ricordi.
-Ti sbagli Olive. Io non la amo- rispose il ragazzo nascondendosi dietro l'ennesimo camino. Guardò la ragazza, che scuoteva la testa, facendo muovere i capelli ricci e scuri. Poi, la figlia di Eos indossò gli occhiali da sole scuri e disse:-Vado a fare un po' di shopping, se non ti dispiace.
-Vedi di tornare, Olive- la minacciò il ragazzo. La ragazza alzò gli occhi al cielo:-Altrimenti cosa mi farai? Non potete togliermi nulla. Ciò a cui tenevo me l'hanno portato via, perciò non ho niente da perdere, Seb. E non usare più quel tono con me.
Saltò giù dal tetto e scomparve tra la folla, diretta ai negozi, probabilmente. Sebastian vide la sua chioma scura scomparire definitivamente, poi s'appoggiò al muro del camino e iniziò a piangere. Sin da quando era nell'esercito del Caos aveva imparato a nascondere i suoi sentimenti, ma ora che si sentiva tradito lasciò che le lacrime bagnassero il suo volto, mentre la rabbia per il tradimento cresceva.
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EROI DELL'OLIMPO- L'Ultima Battaglia
FanfictionPercy Jackson pensava che la sua vita sarebbe stata tranquilla, ovviamente nei limiti di un mezzosangue, ma non pensava che stesse tutto per cambiare. Harry Potter aveva combattuto la sua battaglia, aveva sconfitto il Signore Oscuro e salvato i su...