A chi ha amato, ma ha tradito
A chi vuole troppo e fa del male, per fargli capire che non c'è malvagità che tenga
Erano seduti da quel pezzo e per ora nessuno aveva ancora rivolto la parola a loro. L'aria era umida e fredda. Tremavano. Li avevano catturati non appena giunti a Seattle. A Kya batteva il cuore. Sentiva l'acqua battere sulle pareti. Pioveva fuori. Le mani erano legate dietro alla schiena e gli occhie erano coperti, un bavaglio in bocca e le caviglie legate. Kya si sentiva un salame. Si domandava perchè capitassero tutte a loro. Da quanto erano lì poi? Un giorno? Qualche ora? Ormai aveva perso il conto. Sentì un rumore metallico e il sapore del sangue le salì in bocca. La leonessa che era in lei voleva liberarsi, mordere e uccidere. Aveva provato a trasformarsi, ma quelle corde sembravano incantate. Qualcuno si avvicinò a lei, le tolse la benda dagli occhi e il bavaglio dalla bocca. Occhi rossi come il rubino la guardavano. A Kya tremarono le gambe. Lui era lì, di fronte a lei, con un sorriso stampato sugli occhi. Si guardarono, poi la semidea provò a mordergli in naso, ma quello le tirò un pugno in volto. James urlò, mentre la ragazza sbatteva la testa per terra. Le colava il sangue dal naso e dallo zigomo. Bernard si pulì il pugno di ferro che aveva sulle nocche con la T-shirt della figlia di Ishtar e brobottò:-Ti credevo più intelligente del resto della tua famiglia.
Kya si alzò a fatica:-Coglione. Se mai incontrerai mio cugino non ne uscirai vivo, sappilo.
-Oh, ma a lui stanno già pensando altri... No... io parlavo degli altri tuoi parenti ragazzina- susurrò Bernard all'orecchio della semidea. Il cuore della ragazza batteva fortissimo. Voleva uscire dal petto. Altri? Quali "altri"? Chi erano questi parenti che lei non sapeva di avere. Suo padre gli aveva detto di cercare solo Percy, nessun'altro. Quanti altri cugin aveva lei? Era possibile che la sua famiglia fosse così grande? Dov'erano stati poi tutti questi parenti per tutto questo tempo?
-I Jackson sono un po' come i Chase, gli Zhang o i McLean o anche i Brendson. Incredibile vero? I Jackson attirarono gli Dei sin dal principio, diventando una delle famiglie più potenti. Si sono sparsi per il mondo, sperando che, dividendosi, avrebbero fermato tutto ciò. Non ci sono riusciti. Siete nati voi sporchi mezzosangue o maghi, che si vuol dire. I Jackson hanno sempre cercato di fermare il male e ci sono sempre riusciti, secolo dopo secolo. Ma questa volta no. Questa volta vinceranno coloro che sono stati sconfitti troppe volte.
E poi fu tutto veloce. Anne scattò in piedi, liberandosi delle corde che la tenevano legata. La sua lancia affondava nei corpi degli schiavi di Bernard. Intanto, anche Logan si era liberato, aiutato dalle ombre, che avevano tagliato le corde. Corse a liberare Jacob, che andò ad aiutare Anne nello scontro con Bernard, mentre Logan finì di sciogliere i nodi delle funi. Anne e Jacob caddero a terra, travolti dalla lancia di Bernard. Kya si trasformò in leonessa e il suo avversario, vedendola, si trasformò in orso dal pelo bruno e artigli affilati. Kya ringhiò, ruggì ed attaccò. Bernard era forte e la fece volare via con un colpo della mano. Spattè la schiena sul muro, ma si rialzò in piedi, ingnorando il dolore che le scorreva lungo tutta la colonna vertebrale. Sentì James urlare qualcosa, una parola magica, qualcosa che fece sì che l'orso fosse accerchiato dalle fiamme. Ritornò umana, Kya. Il dolore alla colonna vertebrale aumentava, ma non le importava. Urlò soltanto:- Andiamocene subito!
La seguirono. Corsero lungo un corridoio. Sentirono un ruggito e, mentre correvano, Anne si fermò, perchè ormai Bernard era alle loro calcagna. Prese la sua lancia la figlia di Assur e la scagliò contro l'orso, che non potè fare altro che provare a schivarla. Il corridoio, però, era troppo stretto perchè lui riuscisse a schiavare quella lancia lanciata con estrema precisione. Si conficcò nella sua spalla e Anne riprese a correre, raggiungendo i suoi amici. Sentiva la felicità giungere l'apice. Si era venticata. Quanti anni passati ad aspettare quel momento che ora era arrivato. La morte di sua madre era avvenuta perchè lui, quello stronzo di Bernard, aveva appiccato l'incendio. Sentirono poi delle urla di disperazione e Logan si bloccò, si girò e salì una piccola scala a chiocciola, seguendo la voce. Era lei, l'aveva trovata. Sentì Kya urlare il suo nome, ma lui non la stava ad asoltare. GIunse davanti ad una cella dove c'era una sedia immersa nell'acqua con una ragazza sopra. Aveva occhi d'oro e capelli castani. Il volto era scorticato, bruciato e pieno di tagli, ma aveva conservato la sua bellezza. Logan la vide prendere la scossa e urlare. Si lanciò verso i ragazzi che erano lì con lei, a manovrare l'intensità delle scariche elettriche. Estrasse la spada, Logan, e infilzò come due kebab i due ragazzi. Caddero a terra, senza vita, coperti di sangue. Staccò la presa della sedia, Logan, liberò la ragazza, che cadde tra le sue braccia, mormorando solo:-Sei arrivato, finalmente.
-Ci ho messo un p' di tempo, lo so- rispose il ragazzo. La prese poi da sotto le ginocchia, mentre i suoi amici arrivavano. Anne sorrise tra le lacrime, sorridendo però, e con lei anche Jacob e James. Kya la guardava, la ragazza, studiandola. Disse poi:-Lei è la sorella di Zoey, vero?
Le lacrime le arrivarono agli occhi e pianse, la figlia di Ishtar. James l'abbracciò, perchè non poteva farne a meno. Kya piangeva sulla sua maglietta. Non sapeva perchè sentiva che la sorella di Zoey fosse proprio lei, lo percepiva e basta. Si domandava soltanto perchè Zoey l'avesse fatto. La voce dell'amica le arrivò da dietro:-E voi che state facendo qui?
Kya si voltò. La sua amica aveva un bel vestito oro, corto sino alle ginocchia, sandali impreriali impreziositi da pietre preziose. Era lì, la sua amica. Il volto era serio o forse peoccupato. Non si capiva. A Kya batteva il cuore. Perchè Zoey era lì? Perchè era partita dal campo senza preavviso?
Si sentirono afferrare le braccia. Ragazzi incappucciati dagli occhi rossi come sague, li afferrarono per le braccia e li condussero lungo uno stretto corridoio. Con loro, avevano anche preso la ragazza castana che avevano trovato, la sorella di Zoey. Camminava accanto a Logan, come se entrambi avessero paura di lasciarsi di nuovo. Kya li aveva visti poco prima, quando Logan l'aveva salvata. Non capiva però perchè era stato con Zoey per tutto l'anno, se poi amava la sorella. James era accanto a lei, che cercava in tutti i modi di liberarsi senza riuscirci. Anche con lui, Kya doveva mettere le cose a posto. Zoey era in capo al gruppo che camminava leggera, come se fluttuasse. Giunsero in una sala circolare, con una sedia in pietra al cetro. Sotto di loro, fuori, Kya scorgeva boschi infiniti. Probabilmente erano al confine col Canada. Ci era sata una volta, con suo padre. Le mancava, suo padre. Aveva fatto di tutto per dimenticare la sua morte e andare avanti negli ultimi giorni, ma non c'era riuscita. Piangeva a volte, nel cuore della notte, perchè così nessuno la sentiva. James però negli ultimi giorni se n'era accorto e ora, la notte, dormivano assieme, perchè tra le braccia del ragazzo, Kya si sentiva bene, al sicuro.
Si sedette Zoey sulla sedia in pietra. Una ragazza incappucciata le servì del té, che però la figlia di Marduk non accettò.
-Volete spiegarmi cosa ci fate qui?- domandò calma Zoey, con le mani in grembo e il sorriso stampato sulle labbra. Kya mosse le labbra, senza parlare, poi sputò per terra, ai piedi di quella che era stata la sua migliore amica. Un ragazzo col cappuccio le tirò un pugno in volto, con le nocche metalliche, come quelle che aveva usato Bernard poco prima. Il sangue riprese a sgorgare dallo zigomo e dal naso. Kya veloce come un felino, gli diede una testata e quello cadde svenuto a terra. Aveva capito, Kya. Aveva capito tutto.
-Qualcuno di più razionale?- chiese Zoey. Guardò James, con foga, come se avesse voluto fare cose poco concie con pubblico. Zoey stava guardando la sua cena.
-Perchè non mi uccidi, eh?- domandò la figlia di Ishtar- Perchè mi vuoi viva?
-Perchè lui possa risorgere, Kya- rispose la figlia di Marduk- Almeno, la nostra parte.
-Spiegati meglio.
Zoey scosse la testa, continuando a guardare James:-Il tuo sangue, Kya, è la chiave. Tuo cugino, inconsciamente ha versato già la sua parte. Solo i Jackson possono avere potere su di lui. Solo coloro che l'hanno sconfitto per secoli possono attivare il suo cammino e fermarlo. Accetta di essere al suo servizio Kya.
-Non so di chi tu stia parlando, ma non ho intenzione di essere al servizio di nessuno- ribatté la semdea. Fece un cenno ad Anne, che era stava aspettando. Veloce come un fulmine, Kya mise a terra il ragazzo incappucciato che la teneva ferma. Corse verso Zoey, come un ghepardo: veloce. Mentre faceva ciò, si sfilò l'anello di sua madre, che si trasformò in una katana dalla lama nera e l'elsa in argento. Zoey si sfilò un coltello nero dalla cintura e lo lanciò contro di lei, ma lo schivò, e allora afferrò una spada nera. S'incrociarono più volte le due spade, quella notte di pioggia. Kya combatteva come il cuore le diceva. La guidava sua madre, lo sapeva. La stava proteggendo da quando era partita. La stava aiutando. Quando le due ragazze erano vicine, Kya diceva:-Traditrice.
Zoey le rispondeva a tono, senza mai usare termini volgari:-Serva degli Dei.
La figlia di Marduk le afferrò il polso, facendola cadere per terra. La trascinò verso la finetra che dava sul bosco. Si sfilò un coltello dalla cintura e le fece un taglio sul polso. James urlava, Jacob, Anne, Logan e la sorella di Zoey pure. Urlavano, mentre Zoey recitava parole antiche. I suoi occhi diventarono neri, completamente neri. Continuò a piovere, ma una nuvola di polvere s'alzò comunque in cielo. Fulmini rimbombavano nel cielo. La pioggia scendeva più velocemente. La massa di polvere assunse il corpo di un uomo, calvo, la pelle caffelatte e gli occhi sangue. Calciò Kya lontano da lui. Zoey s'inginocchiò e così fecero tutti i suoi servitori. James, Jacob, Anne, Logan e la sorella di Zoey, erano a terra, svenuti. Kya li scorgeva. Aveva la vista sfocata. Forse non si reggeva neanche in piedi. Lo fece comunque, però. Si sfilò di nuovo l'anello di sua madre e diventò una spada. Non era una spada qualunque però: era bella, a doppio taglio, dalla lama nera, l'elsa argentea, con rubini e diamanti incastonati. Si liberò anche un'armatura nera, bella come poche. L'uomo la guardava inorridito e urlò:-Una Jackson con un'arma orginale? Impossibile! Come hai potuto, figlia di Marduk?
-Mi dispiace, signore- mormorò lei- Non lo sapevo.
-Dovrei ucciderti, ma mi servi ancora. Uccidila. ORA!- tuonò l'uomo, scomparendo poi in una nuovola di fumo. Zoey guardò la sua ex migliore amica con rabbia. Afferrò dei coltelli e li tirò contrò di lei. Kya rotolò di lato. Afferrò arco e frecce, la figlia di Marduk. Ne scagliò una dietro l'altra, cercando di colpire la figlia di Ishatr, senza riuscirci. Quando Kya giunse di fronte a lei, aveva gli occhi rosso sangue. Bramava sangue. Alzò la spada e colpì l'arco, che si ruppe in due.
-Ritirata!- ordinò Zoey. Gli incappucciati, si dissolsero in nuvole di fumo grigio e scomparvero dalla vista della semidea.
-Ci rincontreremo Kya, lo prometto- urlò Zoey mentre scompariva nella nuvola di fumo. Lanciò lontano la spada, Kya, e corse dai suoi amici. La sorella di Zoey era svenuta, ma Logan si stava prendendo cura di lei. Anne e Jacob erano seduti, abbracciati, mentre James era ancora a terra che si muoveva a malapena. Corse da lui, Kya. Si accovacciò accanto a lui e gli accarezzò il volto, coperto da un filo di barba.
-Hey- disse la figlia di Ishtar- Come stai?
-Sono stato meglio- mormorò lui. Gli diede una mano a mettersi a sedere, poi s'appoggiò al petto del ragazzo, come faceva ormai sempre. Lui le accarezzava i capelli. Doveva farsi una doccia. Anzi no, prima dovevano tornare al campo. Passarono lì la loro ultima notte. Prima di partire fecero saltare in aria il luogo, un piccolo catello abbandonato. Bruciava tra le fiamme, il castello, lentamente. Johanna, la sorella di Zoey, diede loro una pergamena il giorno dopo. Disse che l'aveva salvata dagli antichi testi del Campo Mesopotamia prima che sua sorella la rapisse. L'aveva portato con lei, sempre ed era per questo che erano dovuti andare lì. Quando si chiesero come tornare a casa, Jo disse:-Vi ci porto io.
Fischiò e un carro trainato da draghi serpentini. Johanna fece segno di montare sul carro, mentre lei spiegava enormi ali bianche, diventando quasi un angelo. Volava accanto a loro, come se l'avesse fatto altre mille volte. Era libera ora e nessuno le avrebbe tolto la libertà che ora aveva guadagnato. Sarebbero dovuti partire prima o poi, ma Johanna ora vedeva soltanto giorni di libertà da quella che era stata la sua prigione per anni.Atterrarono al Campo Mesopotamia e tutti li assalirono, armati, pronti per la guerra. Jacob scese per primo dal carro, che avevano scoperto essere il carro del dio Marduk, il padre di Jo. Jacob spiegò cos'era successo, con calma senza fretta. Presto, tutti buttarono a terra le armi e chi non le buttò si dissolse in una nuvola nera. Quella sera, sulla ziggurat del campo, Kya pensava. Adorava pensare che se c'era una cosa certa era la morte. Alla fine tu morivi. Morivi e basta. Il tuo nome si sarebbe dimenticato, i posteri avrebbero solo avuto foto sbiadite di te e magari la tua vecchia coperta di pail violetto, quella che usavi da bambino. Lei però sentiva l'innato senso di voler vivere. Vivere davvero. Non le importava tanto del nome ricordato, delle foto sbiadite e delle coperte violetto che i suoi figli o i figli dei suoi figli si sarebbero tramandato. Voleva solo vivere. La vita è un viaggio, anche se sai già ciò che ti aspetta. Quella sera, mentre il sole calava dietro alla ziggurat, Kya pensava a ciò. Pensava anche ai suoi amici, quelli che erano rimasti e a Zoey, che nonostante fosse una traditrice, era comunque sua amica. Come avrebbe fatto ad affrontarla? La sua migliore amica... Aveva paura che non sarebbe riuscita a fermare i suoi piani di conquista, a fermare il demone che c'era in lei, l'oscurità che l'aveva trasformata. Il tradimento della sua amica era stato fatale. L'aveva uccisa dentro. Ma Zoey aveva i suoi motivi. Zoey era sempre stata ambiziosa. Continuava ad avere comunque fiducia in lei. Il sole era calato, lasciando posto alle stelle e alla luna. Il tempo le mancava. Le mancavano i minuti e le ore necessarie per progettare, costruire e difendere, quella che ora era sua casa. Il tempo era un dono, ma anche una maledizione. Inspirò l'aria che odorava di grano. Nonostante fosse inveno, c'era sempre odore di grano.
-Ecco la mia eroina- sussurrò James comparendo da dietro. I Maestri, tranne Jacob, erano andati via. Si erano schierati con lui. James era divento un Maestro, forse il più giovane da anni. Si tolse la giacca e la posò sulle spalle della ragazza, poi l'abbracciò. Aveva sistemato tutto con Kristen, James. Ora anche lei e Kya erano buone amiche. Si parlavano e si aiutavano. Non era cambiata nel carattere, Kristen, ma era diventata un'amica sul quale Kya poteva contare. La figlia di Ishtar sentiva il cuore di James battere come un tamburo. Era amore quello che condividevano. Un amore reciproco. Destinati o no, loro sarebbero stati insieme. Scelte sbagliate o giuste sarebbero stati insieme. Anne salì gli ultimi gradini e li raggiunse. Li guardò un momento e poi s'unì all'abbraccio. La fiducia che aveva riposto in quelle persone non aveva paragone. Il coraggio che aveva trovato grazie a loro era una risorsa che non poteva permettersi di abbandonare. I sogni, le speranze, la libertà che Kya tanto aveva voluto erano lì, con lei. La speranza era ciò che non voleva abbandonare; la speranza che, un giorno, Zoey sarebbe stata di nuovo con loro; la libertà che un giorno avrebbe restituito al popolo della Mesopotamia. Mentre la notte calava definitivamente, Kya pensava che si, tutto sommato la voglia di vivere ce l'aveva. Adesso doveva solo trovare Percy, poi tutto il resto della famiglia.Angolo Autrice
Heylà popolo. Devo dire che sto doventando bravissima. Oggi è partita l'ispirazione e non mi sono più fermata e tatan! Ho partorito questo capitolo. Mi sento realizzata. Allora... è finito il racconto di Kya individuale, ma questa ragazza e i suoi amici torneranno presto, ve lo prometto. So che mi state odiando male perché sono una persona orribile, ma è così. Ditemi che cosa ne pensate okay? Presto arriverà anche l'altro capitolo degli eroi e magari ci sarà anche una sorpresa per voi... chissà...
Baci😙😙💙💙
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EROI DELL'OLIMPO- L'Ultima Battaglia
FanfictionPercy Jackson pensava che la sua vita sarebbe stata tranquilla, ovviamente nei limiti di un mezzosangue, ma non pensava che stesse tutto per cambiare. Harry Potter aveva combattuto la sua battaglia, aveva sconfitto il Signore Oscuro e salvato i su...