La mattina dopo fu tremenda. Svegliarsi con le braccia di James attorno alla vita fu come una secchiata di acqua gelida. Il perché era un mistero per la ragazza. Il ragazzo la fissava con i suoi occhi color smeraldo e un sorriso stampato sulle labbra. Kya aggrottò le sopracciglia e ammise a se stessa il fatto che James non le era del tutto indifferente. Forse era quel sorriso o quei occhi smeraldini che l'attiravano come del ferro attirato dalla calamita. Però c'era qualcosa che la frenava dentro. Non sapeva se fidarsi o meno. Il suo cuore le diceva che era meglio di no, ma allo stesso tempo si. Il cervello diceva che era tutto un sogno, che nulla era vero e che sarebbe finito presto. Non era così. La figlia di Ishtar sapeva che non sarebbe finita con un pizzicotto sul braccio e il suo risveglio da quel sogno. Nonostante il cervello le dicesse che era tutto falso, la semidea sapeva che non era affatto così. Si tolse delicatamente il braccio di James dalla vita e si alzò. Non aveva ancora bene in mente che fare, ma in quel momento la doccia le sembrava la migliore opzione di tutte. Così, andò in bagno. Si svestì e entrò nella doccia. L'acqua le scivolava lungo la schiena e improvvisamente si sentì carica di energia, come se l'avessero collegata con una spina alla presa della corrente. Chiuse l'acqua e uscì dalla doccia e si asciugó, lasciando che i capelli bagnati le cadessero lungo la schiena. Erano troppo lunghi forse. Afferrò le forbici da unghie e la massa di capelli. Taglió la massa riccia e rosa, facendola arrivare poco sopra del seno. Ciocche di capelli rosa caddero per terra. Si mise una bandana e indossó i suoi vestiti neri. Raccolse i capelli e li rispose nel cestino. Uscì dal bagno e si diresse in cucina in lunga di piedi. Lí, Jacob stava preparando la colazione. Nell'aria vi era odore di frittelle con mirtillo, come quelle che preparava zia Sally la mattina. C'era succo d'arance e arance con dello zucchero sopra, arance intere e arance tagliati a spicchi. Jacob era girato di spalle, a preparare frittelle dal buon odore. Sembrava indafffarato. Kya si sedette su una delle sedie intorno al tavolo e attese. Quando Jacob si voltó, per poco non fece cadere il piatto con le frittelle. Kya sorrise e poi scoppiò a ridere. Logan, Anne e James comparvero sulla porta armati e pronti a combattere.
-Santissimi Dei!- esclamò Jacob- Ma cosa to è saltato in mente?
Kya si ricompose e rispose:-Volevo fare colazione. Cosa sono tutte queste arance?
Jacob si grattó la testa imbarazzato e Anne commentò:-Ha un'ossessione per le arance il tipo qui. Sales ogni cosa sulle arance e praticamente ne fa mangiare a chiunqe, volente o dolente. Ne abbiamo una piantagione al Campo Mesopotamia, causa troppi soldi spesi in arance.
-Seriamente?
-Seriamente.
-La finite di parlare della mia ossessione per le arance?- protestó Jacob- Sedetevi e mangiate e non commentate.
Obbedirono al figlio di Utu ridendo sotto i baffi. Kya si riempí il piatto di frittelle. Scartò le arance, ma non per fare un dispetto a Jacob per sprecare cibo... no, quello non l'avrebbe mai fatto, non sapendo che al mondo ci sono bambini che muoiono di fame ogni giorno. Era allergica alle arance. Quando era piccola, le era venuta una reazione allergica dopo aver mangiato delle arance. Ricordava la maestra che urlava dallo spavento, quando lei si era portata le mani alla gola e la bidella che chiamava l'autobulanza. Ricordava le grida del padre mentre la portavano all'interno dell'ospedale. Implorava di salvarla. Le avevano fatto un'iniezione ed erano riusciti a salvarla. Suo padre non aveva più comprato arance da quella volta. Mangiarono senza fretta, chiaccherando del più e del meno, come se non si trovassero in una missione suicida o non fossero semidei, figli delle divintà della Mesopotamia. Sparecchiarono e finirono di preparare le cose per il viaggio. Si sarebbero diretti ancora più a sud, dove si stava dirgendo Zoey. A quanto pareva stava andando in Florida al momento. Anne era riuscita a rintracciarla in base al suo conto bancario. Uscirono dalla casa e si diressero verso la stazione degli autobus. Per la strada, ragazzi e ragazze, uomini e donne, arrivavano in massa con costumi da principesse, maghi, cavalieri, principi e altri. Sembrava presto per il carnevale. Erano alla fine di dicembre e il carnevale era leggermente anticipato. Forse era una festa tradizionale di Atlantic City o forse era una festa privata. Si fecero largo a spintoni tra la folla che rideva e scherzava. Una donna col costume di Maria Antonietta, li guardò e sorrise. Il suo sorriso, ricordò a Kya Ereshkigal, la regina degli Inferi psicopatica. La superarono e continuarono a camminare verso la stazione degli autobus. Stavano praticamente correndo quando giunsero all'autobus. Montarono sul primo autobus per la Florida. Si sederono lontano dalla gente, infondo all'autobus. Nessuno sembrò notarli quando partì il bus.
Il viaggio sarebbe stato lungo, lo sapevano, eppure l'avrebbero affrontato, per Zoey e per la loro famiglia. La Florida era lontana e, con lei, la loro amica.
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EROI DELL'OLIMPO- L'Ultima Battaglia
FanficPercy Jackson pensava che la sua vita sarebbe stata tranquilla, ovviamente nei limiti di un mezzosangue, ma non pensava che stesse tutto per cambiare. Harry Potter aveva combattuto la sua battaglia, aveva sconfitto il Signore Oscuro e salvato i su...