LE PRIME ALLEANZE

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Percy non pensava che si sarebbe divertito così tanto ad Hogwarts, ma gli mancava casa. New York gli mancava, gli amici al Campo Mezzosangue (anche Clarisse, stranamente) e specialmente sua madre. Le aveva detto che sarebbe tornato a casa dopo le vacanze di Natale per passare qualche giorno insieme a lei, ma avrebbe dovuto rimandare a pasqua se fosse tornato. A lei sarebbe piaciuto tornare a casa, un giorno. Sua madre che cosa avrebbe detto vedendo altre cicatrici? Già non era molto felice di quelle che aveva già, se ne avesse aggiunte altre Sally l'avrebbe rinchiuso in casa per l'eternità.Mentre si dirigeva a Pozioni con Annabeth, continuando a rimuginare su questi pensieri.
Talia, Leo, Hazel, Hermione e Neville erano già in classe, al contrario di loro due che si erano fermati un attimo nella serra della professoressa Sprout. La professoressa aveva chiesto se potevano andare al Lago Nero per recuperare dell'Algabranchia per lei e un poco per l'insegnante di Pozioni. Erano dovuti andare al Lago Nero a raccogliere queste dannate alghe. In breve, erano in ritardo per lezione di Pozioni.
Bussarono alla porta e la voce del professore li intimò ad entrare. Percy vi mise la testa dentro, per assicurarsi di non aver sbagliato corso, poi entrò nella stanza dove una ventina di ragazzi stavano preparando qualcosa che il figlio di Poseidone non piacque solo a guardare il colore di quel liquido.
Annabeth posò l'Algabranchia sulla cattedra e insieme a Percy si diresse all'ultimo banco, dove c'era già Piper. Percy aprì il libro di testo e iniziò a leggere gli ingredienti e a dare istruzioni alle due ragazze.
Alla fine delle lezioni, l'insegnate passò tra i banchi e quando arrivò a loro si complimentò. Era una delle pozioni migliori.
-Sarò felice di invitarvi al Lumaclub- disse il professore.
-Il Lumaclub?- domandò Piper non capendo bene.
-Il Lumaclub- rispose l'insegnate- Chiunque voglia diventare qualcuno d'importante cerca di entrare nel Lumaclub Prendete per esempio Harry Potter. Lui è nel Lumaclub.
Annabeth annuì poi disse:-Ci penseremo su.
I semidei salutarono e uscirono ringraziando il professore per l'invito. Piper si riunì subito a Frank, Silena, Beckendorf e agli altri Tassorosso, mentre Percy e Annabeth si unirono agli altri Grifondoro che si dirigevano alla Torre di Grifondoro dove si misero immediatamente a fare i compiti di Cura delle Creature Magiche, per la quale dovevano descrivere mezza pergamena sui pegasi, Trasfigurazioni ed Incantesimi. Arrivarono all'ora di cena che avevano finito gli esercizi, anche se erano stati fatti in greco antico e latino.
Scesero nella Sala Grande, dove raccontarono ai loro amici dell'invito del professor Lumacorno. Harry ed Hermione li convinsero ad andare con un sorrisetto sulle labbra che Percy turbò un pochino.
Mentre si serviva la torta al cioccolato, vide nella sua testa il tridente che aveva visto in sogno più e più volte. Non riusciva a toglierselo dalla testa. Gli prese a vorticare la testa. Gli girava talmente forte che sembrava essere finita nell'occhio di un ciclone. Davanti ai suoi occhi gli comparve una folgore, come quella che aveva recuperato a dodici anni, uno scudo, una lancia e un'armatura con una civetta e una spada nera, simile a quella che Nico portava sempre al fianco sinistro, ma nessuno dei presenti sembrava accorgersene delle tre armi.
-Percy- lo chiamò Annabeth- Tutto okay?
Il figlio di Poseidone annuì pensieroso, decidendo di non parlarne finché non ce ne fosse stato bisogno. Tornò a mangiare la torta al cioccolato, che però, ormai, aveva perso la sua dolcezza.

Dopo cena tornarono alla Torre del Grifondoro, dove rimasero a parlare davanti al camino finchè non scoccò l'orario.
-Sarebbe bello scoprire perché i morti resuscitano- sospirò Talia ancora arrabbiata per il ritorno di Luke Castellan. Nonostante la Cacciatrice lo ignorasse, il ragazzo continuava a farle domande, chiedendole il suo parere.
-A me piace avere un'altra sorella- rispose Hazel. Percy vide Talia scoccarle un'occhiata fulminante, di quelle che riservava solo a lui, ma Hazel la ignorò bellamente.
-Io penso che la guerra che andremo a combattere sarà molto più brutale delle altre- ragionò Leo- E magari, questi ragazzi, sono stati liberati sotto l'ordine di Zeus, per venirci a dare una mano.
Il ragionamento di Leo non faceva una piega, ma da quando in qua i morti resuscitavano?
-Andiamo a dormire? Domani abbiamo gli allenamenti di Quiddich.
Si diedero la buonanotte e ognuno andò nelle proprie camere. Percy si lanciò sul letto e si addormentò

EROI DELL'OLIMPO- L'Ultima BattagliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora