~Capitolo 41

516 22 7
                                    

<<Bambi sbrigati!!>> mi urlò Giada affacciandosi dalla porta dello spogliatoio mentre mi stavo mettendo le scarpe.
Avevamo appena finito di preparare l'esibizione che avremmo tenuto tra esattamente una settimana al teatro di Dover. In programma avevamo ancora due incontri per migliorare i passi e la scenografia.
Non mi ricordavo così duri gli allenamenti per la preparazione di un saggio, avevo passato quattro ore a ballare quel pomeriggio ed ero sfinita, al contrario di Giada, lei ancora saltava dopo questo inferno.
Dopo che ebbi legato le scarpe, sciolsi i capelli e li legai in una coda più decente prima di uscire.
<<Finalmente ce l'hai fatta imbranata>> commentò Kendall appena mi vide. Mio dio era di nuovo tornato a quel nomignolo. Che nervi.
<<Bene ora andiamo>> disse la ragazza prendendomi per il braccio e trascinandomi fuori dalla palestra ed iniziando a camminare veloce, almeno per i miei standard.
<<Vai piano che ho male ai piedi! E non tirare che mi stritoli il braccio! Ahi!>> mi lamentai due o tre volte durante la camminata fino a quando non fui accontentata, così sbuffando Giada rallentò il passo.
<<Mio dio Bambi, che piagnucolona che sei!>> esclamò il biondino alle mie spalle.
<<Piagnucolona? Senti chiudi quella boccaccia. Tu non hai ballato per quattro ore con delle scarpette ai piedi. Per te la vita è facile, devi solo premere dei tasti e leggere un foglio di carta!>> dissi alzando leggermente la voce mentre mi voltavo verso di lui.
<<Si, in effetti.. ma guarda Giada, è in perfetta forma e ha ballato anche lei quattro ore con le scarpette ai piedi Bambi. Quindi chiudendo il cerchio.. si, sei una piagnucolona imbranata>> disse dandomi un buffetto sul naso accompagnato da un sorrisetto furbo, come al suo solito.
<<Fottiti!>> riuscì soltanto a dire prima che Giada mi riprendesse per il braccio e ricominciasse a trascinarmi verso l' hotel.
Non capivo da dove provenisse tutte quella fretta.
Lo capì quando arrivammo in hotel, precisamente quando io entrai nella stanza che condividevo con la mia amica.
Sul mio letto c'erano: un paio di decolté nere, dei braccialetti color oro in metallo e un meraviglioso vestito, anch'esso nero. Mi saltò subito all'occhio una busta azzurra posizionata sopra al vestito così decisi di aprirla. Dentro ci trovai una lettera che recitava:

"Cara Bambi,
Conoscendoti sarai troppo impegnata a ripassare i passi della coreografia per l'esibizione che dovrai affrontare la prossima settimana per ricordarti che giorno è oggi.
Ti dice niente il 26 luglio?
Oggi è il tuo compleanno e sono felice di invitarti alla tua festa che si terrà a casa di Logan e che avrà inizio alle 20.30.
Ci vediamo là, un bacio.

Phoebe :)

P.S.: Non fidandomi del tuo pessimo gusto, ho scelto io la roba che dovrai indossare, da brava migliore amica. Prova a presentarti con altro addosso e la pagherai cara."

<<Ora capisco perché avevi così tanta fretta!>> dissi alzando lo sguardo su Giada che mi stava guardando appoggiata allo stipite della porta.
<<Devi essere proprio ritardata per non ricordarti la data del tuo compleanno. Su corri in doccia diciottenne>> disse prendendomi in giro.
Subito mi fiondai in bagno sotto il getto d'acqua gelata che dopo un allenamento come quello del pomeriggio era il paradiso. Lasciai che l'acqua mi massaggiasse il corpo per una buona mezzoretta, dopodiché lasciai il bagno libero a Giada che poveretta doveva anche lei lavarsi.
Quando mi fui asciugata indossai il vestito.
Intravidi la mia figura allo specchio e rimasi senza parole.
Era molto più bello di quanto poteva esserlo quando era sul mio letto.
Aveva le spalline spesse e non era per niente scollato, ne corto. Era fatto interamente di pizzo nero, ma non era trasparente (eccetto in alcuni punti come l'orlo della gonna e il girocollo).
<<Wow, stai benissimo>> disse Giada entrando in camera, dandomi l'opportunità di rientrare nel bagno per acconciarmi i capelli.
Quando uscì mi trovai davanti una Giada che mi lasciò senza fiato. Sembrava una diva da red carpet. Indossava una tutina con i pantaloni lunghi rossa accesa che faceva risalatare la sua pelle olivastra e aveva lasciato che i capelli rimanessero ricci. Era un incanto.
<<Dai sbrigati lumaca che dobbiamo andare>> disse uscendo dalla camera. Probabilmente stava andando a chiamare Kendall. Così mi affrettai ad indossare le scarpe e gli accessori che Phoebe aveva scelto per me e mi truccai con della matita nera e del mascara, ovviamente, prima di raggiungere gli altri.
<<Imbranata diciottenne allora ce la fai ad essere puntuale se ti impegni>> disse il biondino appena mi vide.
<<Non ricominciare con questo soprannome Kendall, ero così felice che avessi smesso>> sbuffai.
<<Impossibile, lo dice pure il bigliettino su questo pacco che sei imbranata.. vedi? C'è scritto: per l'imbranata>> disse dandomi un pacchettino.
<<Sei un idiota>> sorrisi aprendo il regalo trovandoci dentro un paio di scarpette nuove, finalmente, le mie erano ormai sfasciate, rotte, piene di buchi da ogni parte.
<<Oddio Grazie Kendall!!>> gli saltai al collo ma mi staccai subito dopo perché la nostra amica ci stava chiamando dato che era arrivato il taxi.
Arrivammo in poco tempo alla casa di Logan e quando entrai mi stupì di quanta gente ci fosse. Io pensavo ci sarebbe stato solo il nostro gruppetto, e invece avevano invitato tutti i miei compagni di classe, tutte le persone con le quali a scuola avevo legato di più.
<<Tanti auguri Bambi! Oh mio dio sei una favola!>> disse Phoebe appena ci ebbe aperto la porta.
La prima parte della serata la passai a girare tra la folla cercando di salutare e ringraziare tutti i presenti per essere venuti anche se era abbastanza difficile data la musica molto alta.
Quando più o meno ebbi salutato e ringraziato tutti mi avvicinai al bancone per bere qualcosa e mentre mi stavo versando la Coca Cola nel bicchiere...
<<Cucù>> disse una voce al mio orecchio facendomi sobbalzare e facendo sì che rovesciassi la Coca Cola dal bicchiere che fortunatamente non finì sul vestito. Mi girai e trovai davanti a me due occhi verdi nascosti da un paio di lenti.
<<Logan sei un cretino! Mi hai spaventato, ti è andata bene che la Coca Cola non sia finita sul vestito>> dissi sorridendo. Curioso abbassò lo sguardo sul vestito e lo vidi percorrere il mio copro con gli occhi soffermandosi su alcuni punti. Questo gesto mi fece arrossire terribilmente.
<<Come mai sei rossa piccola?>> un sorrisetto che lasciava una nota di malizia, furbizia e di falsa ingenuità si dipinse sulle sue labbra mentre si versava anche lui nel bicchiere un po' di Coca Cola.
<<N-niente>> dissi evitando il suo sguardo.
Improvvisamente vidi avvicinarsi a noi Tyler con un' espessione facciale abbastanza seria.
Affiancò Logan e gli sussurrò qualcosa che non riuscì a capire all'orecchio.
Subito il sorriso di Logan scomparve.
<<Torno subito piccola, aspettami qua>> mi disse per poi allontanarsi insieme al biondo.
Reastai lì al bancone per una decina di minuti quando poi sentì la musica cessare improvvisamente. Tutti gli invitati si erano zittiti sentendo qualcuno urlare. Poi il rumore di un vetro che si infrange.
Subito abbandonai il bicchiere sul tavolo ed andai a vedere cosa stesse succedendo.
La scena era la seguente: Lucas che teneva Logan per il colletto con le spalle al muro. Dietro di loro, vetri di un vaso andato distrutto per via della lotta.
In un secondo Tyler prese Lucas da dietro per allontanarlo dal suo migliore amico, ma la reazione di Logan non fu delle migliori.
<<La devi lasciare stare hai capito?>> disse prima di avventarsi sul ragazzo tirandogli un pugno nello stomaco.
Purtroppo Lucas reagì e liberandosi di Tyler con una gomitata sferrò un destro dritto in faccia a Logan che cadde per terra.
<<Non hai ancora capito con chi hai a che fare, pivello>> ringhiò Lucas. Logan si rialzò da terra, si preparò a sferrare un sinistro ma..
<<Basta così!>> dissi mettendomi in mezzo tra i due. Sentivo lo sguardo di Logan pesarmi sulle spalle ma feci finta di niente.
<<Ora basta Lucas, vattene di qui>> dissi calma.
<<Mi stai cacciando dalla tua festa di compleanno tesoro?>>
<<Non ti sto cacciando, la festa è finita. Tutti a casa>> feci lanciando un occhiata a Phoebe e a Giada che capirono subito al volo  ed iniziarono a mandare via la gente.
<<Pff.. Come ti sei ridotta male Bambi, sei passata dalle stelle alle stalle.. Ma non finirà qui. Sarai di nuovo mia>> disse Lucas prima di uscire.
Ormai la casa era completamente vuota. I ragazzi avevano messo anche un po a posto le stanze dove si era svolta la festa.
<<Bambi andiamo?>> mi chiese Giada.
<<Andate voi, io rimango qua a pulire, vi raggiungo più tardi>> dissi sorridendo e lasciando che andassero.
Ero rimasta da sola con Logan.
E tra di noi non volava una mosca.
Lui si era chiuso in camera mentre io ero rimasta a pulire i cocci di vetro da terra.
Quando ebbi finito andai in bagno e presi del cotone e dell'acqua ossigenata ed andai a bussare alla porta della stanza di Logan.
<<È aperto>> disse solo.
Entrai.
Era coricato a pancia in su ad osservare il soffitto in un silenzio religioso.
<<Prima che ti venga un'infezione fatti pulire quella ferita sul labbro>> mi avvicinai a lui che si mise seduto io mi sedetti sulle sue gambe ed iniziai a disinfettargli la ferita.
<<Sei arrabbiata?>> mi chiese di punto in bianco.
<<No, perché dovrei esserlo?>>
<<Perché ho rovinato la tua festa>> disse senza distogliere i suoi occhi dai miei.
<<Non hai rovinato niente, sei stato solo stupido, ma anche terribilmente carino a difendermi>> sussurrai sorridendo continuando a tamponargli la ferita con il cotone imbevuto di acqua ossigenata.
<<Ovvio che ti ho difeso da quel bastardo. Tu sei la mia piccola ed io ti difenderò da qualunque cosa>> disse togliendomi la mano dalla sua bocca ed avvicinandosi a me per poi baciarmi.
Ero rossa come un peperone in quel momento ma ricambiai lo stesso il suo bacio.
Senza rendermene conto mi ritrovai a cavalcioni su di lui e il nostro bacio non era più molto casto.
Le nostre lingue esploravano l'una la bocca dell'altro.
Poi improvvisamente lui rimase senza camicia ed in un batter d'occhio mi ritrovai stesa sotto di lui mentre baciava ogni parte del mio corpo ormai nudo.
I nostri copri cercavano il calore dell'altro.
Così un uragano di passione, lussuria e amore ci travolse quella notte.
Quella notte per la prima volta feci l'amore


CUCUUUUU!

Ecco il capitolo 41!
Amatemi perché l'ho fatto tanto lungo :)
Anyway spero vi piaccia.
Alla prossima...

Baci, Anna💓

Colpa di una piroetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora