DRIIIINN..
Il suono della campanella annunciava la fine delle lezioni pomeridiane.
Feci su la mia roba e disordinatamente la misi nel mio zaino. Mi vestì ed uscì dalla classe accompagnata dai miei due amici.
Faceva impressione la scuola a quest' ora: era vuota.
Già, mentre tutti gli altri studenti erano andati a casa per l'ora di pranzo io e la mia classe ci eravamo dovuti fermare per un corso di recupero perché secondo la professoressa di chimica ne avevamo bisogno.
Tanto per me non servirà a niente: non capivo prima la chimica e non la capirò nemmeno dopo questo corso.
<<Finalmente liberi!! Non ce la facevo più!!>>disse Phoebe appena uscimmo dal cancello principale dell'Istituto.
Tyler si mise a ridere ed io mi voltai verso di lui.
<<Spero per te che casa tua non sia molto lontana perché sono stanchissima e non ho la minima voglia di camminare chiaro?>> dissi cercando di aparire minacciosa ma il risultato non fu come io mi sarei aspettata.
Insomma immaginatevi un puffetto blu che minaccia un colosso, ecco era la stessa situazione.
Il biondo scoppiò a ridere e dopo un po' pure io. Phoebe arrivò a scoppio ritardato ma era normale... Forse.
<<Stai tranquilla Bambi, non è molto lontana da qui>> mi rassicurò Tyler quando le risate cessarono.
Phoebe camminava sul bordo del marciapiede cercando di stare in equilibrio e non cadere come fanno i bambini facendosi tenere la mano dalla mamma per non cadere. Phoebe era una bambina in tutto e per tutto, ma io sapevo che si comportava così per mascherare quello che in realtà prova realmente, per mascherare i problemi con la famiglia. Noi siamo diventate amiche il giorno in cui lei ha scelto me per aprirsi, per togliere il masso che si teneva dentro da anni ed io senza giudicare l' ho ascoltata. Ed da quel giorno non ci siamo più separate.
Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi accorsi che Tyler si era fermato davanti ad un cancelletto e stava tirando fuori dalla tasca le chiavi per aprirlo.
<<Avanti donzelle e benvenute nella mia dimora>> disse il biondo lasciandoci lo spazio per entrare.
Sorrisi ed entrai seguita da Phoebe.
Era una casa bellissima o almeno, il giardino era bellissimo, pieno di piante e di fiori di ogni razza e colscale.Tyler ci fece entrare in casa ed era stupenda tanto quanto il giardino, era ordinata e arredata con gusto. Salimmo in camera del ragazzo e posammo gli zaini e le giacche sul suo letto.
<<Dai ragazze, smettere di parlare che siamo in ritardo, i ragazzi saranno già sotto, su muovetevi!!>> disse Tyler scendendo una rampa di scale che probabilmente portava al garage dove si sarebbero tenute le prove difatti, dopo un po' si sentiva il rumore di una chitarra che veniva accordata, qualcuno che provava degli accordi alla tastiera e qualcun' altro che si divertiva a suonare i piatti della batteria, oltre a un brusio di voci ovviamente.
Timidamente io e Phoebe scendemmo le scale. Arrivate in fondo alla rampa ci decimo coraggio ed aprimmo la porta.
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Colpa di una piroette
Novela JuvenilDAL CAPITOLO 15: -Le vedi queste bambina mia? Bene, perché sarà l'ultima volta che potrai farlo...- disse la donna davanti a me sventolandomi davanti agli occhi le scarpette. -...se verrò a sapere che nonostante tutto tu continuerai a ballare, ti ma...