Un raggio di sole mi illuminò il viso quella mattina. Aprì gli occhi e dalla finestra si vedeva un cielo azzurro e limpido senza una traccia di nuvole all'orizzonte. Doveva preannunciarsi una giornata magnifica.
Sbattei un po' di volte le palpebre per abbituarmi all'intensità della luce.
Sentì un respiro sui miei capelli, per poco non feci un balzo, poi notai un braccio intorno alla mia vita così lentamente mi girai.
Due occhi verdi mi stavano fissando poi su quel viso comparve un sorriso.
<<Buongiorno dormigliona, finalmente hai deciso di svegliarti>>
<<Scusami, ero così stanca>> risposi con la voce impastata dal sonno. Ammetto che la mia voce, al mattino, assomiglia a quella di un uomo. Scoppiò a ridere poi si chinò su di me e appoggiò le sue labbra sulla mia fronte proprio come aveva fatto la sera prima.
Sorrisi.
<<Menomale la febbre è scesa almeno un po'>> disse quando si fu allontanato poi si alzò dal letto. Si stiracchiò e passò la sua mano tra i capelli ricci, che erano più scompigliati del solito, come per aggiustarli un pochettino.
<<Vado a preparati la colazione, se vuoi farti la doccia oppure vuoi cambiati il bagno è in fondo al corridoio a sinistra.>> ed uscì dalla stanza lasciandomi da sola.
Mi misi seduta sul letto e mi stropicciai gli occhi. Mi sentivo la testa pesante. Che palle.
Piano piano mi alzai e mi avvicinati all'armadio di Logan per prendere qualche vestito dato che avevo sudato tutta la notte avendo la febbre.
Presi a caso dei pantaloni della tuta e una maglietta poi uscì dalla stanza e cercai il bagno. Lo trovai, proprio come aveva detto Logan era l ultima porta a sinistra, in fono al corridoio.
Entrai e subito notai la mia immagine allo specchio: uno Zombie. Avevo il viso pallido e quel poco trucco che avevo dal giorno prima sbavato.
Mi lavai così il viso con l'acqua gelata svegliandomi per bene dopo di ché mi cambiati i vestiti. C'è poco da dire: sono nana e Logan e troppo alto. Dovetti tirare su i pantaloni per venitare di inciamparmi mentre camminavo, li tirai fino sotto al seno ed erano ancora troppo lunghi per non parlare della maglia, mi arrivava sopra alle ginocchia. Mi faceva da vestito. Già ero bassa di mio vestita così dovevo sembrare proprio uno gnomo. Risi a questo pensiero.
Finii di prepararsi facendomi una coda alta poi uscì dal bagno e scesi in cucina.
Entrai piano senza far rumore e mi appoggiai allo stipite della porta.
Logan aveva preparato il tavolo con due tazze, il latte, la marmellata e i biscotti.
Ora stava trafficando davanti ai fornelli imprecando ogni tanto. Sorrisi e mi avvicinai.
<<Cosa combini?>> chiesi accanto a lui.
<<Non riesco a chiudere la caffettiera, forse ho messo troppo caffè>> mi rispose Logan continuando a trafficare con la moca. Scoppiati a ridere.
<<Che hai da ridere ora?>> si girò verso di me confuso.
<<La stai chiudendo nell'altro senso>> risi ancora di più. Mi scendevano le lacrime talmente stavo ridendo.
Lui invece, bhe era in imbarazzo. Aveva pure le guancie leggermente rosse.
<<Lascia fare a me va>> gli presi la caffettiera dalle mani e lo spinsi leggermente in là e chiusi la moca per poi metterla sul gas.
Quando però mi girai e lo guardai non potei che riprendere a ridere.
<<Vaffanculo Bambi>> disse Logan facendo l'offeso per poi sedersi a tavole.
<<Eddai non ti sarai mica offeso eh Logan?>> chiesi cercando di smettere di ridere: impossibile.
<<No no>> mi rispose il riccioluto. Si si era offeso, si capiva dal tono della voce. Intanto la caffettiera si faceva sentire. Stava borbottando sempre più forte così spensi il gas e portai la caffettiera in tavola.
<<Guarda che stavo scherzando>> sorridi e gli baciai la guancia per poi sedermi a gambe incrociate sulla sedia.
Lo vidi sorridere per poi versarsi il caffè nella tazza. Fece per versarlo anche a me ma lo fermai.
<<Non hai fame?>> mi chiese Logan.
<<Non tanto,ma due biscotti li mangio>> risi allungandomi per prendere due biscotti.
<<Stavo pensando.. Ma tua madre non si arrabbierà ancora di più sapendo che tu sei scappata di casa?>> domandò il riccioluto mettendo due cuchiaini di zucchero nella tazza e iniziare a girare lentamente per scioglierlo.
<<No, è a lavoro. Conoscendola sta mattina presto mi avrà aperto la porta ma non avrà controllato che io ci sia ancora dentro. Sennò.. Bhe sono seriamente nei guai Logan>> risposi giocando con un biscotto. Persi il mio sguardo nel vuoto.
Era davvero tutto finito?
Dovevo dire definitivamente addio alla mia passione più grande?
Probabilmente si.
<<Mhmh.. Scusami, su mangia che dopo ti accompagno a casa>> disse Logan e così fece dopo che ebbi finito di mangiare mi riaccompagnò a casa.
Come avevi previsto mamma mi aveva solo aperto la porta, andai in cuicina.
Niente. Nemmeno un biglietto.
Cercai la cassetta delle medicine, avevo la testa pesante e la febbre, dovevo trovare una tachipirina.
Dopo che la ebbi presa mi coricai sul divano e poco dopo fece effetto e mi addormentai sotto la mia morbida coperta rosa.HOLAAA!!!
Come promesso eccovi un altro capitolo. Spero che vi sia piaciuto. Stiamo entrando nella storia.
Vi piace come si stnno svolgendo gli eventi?
Lasciatemi un COMMENTO se vorreste cambiare qualcosa o farmi notare qualcosa che non va.
ARRIVIAMO A 385 LETTURE E POSTO IL PROSSIMO CAPITOLO!
Baci, Anna💓
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Colpa di una piroette
Ficção AdolescenteDAL CAPITOLO 15: -Le vedi queste bambina mia? Bene, perché sarà l'ultima volta che potrai farlo...- disse la donna davanti a me sventolandomi davanti agli occhi le scarpette. -...se verrò a sapere che nonostante tutto tu continuerai a ballare, ti ma...