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Cammino sull'erba fresca, beandomi del leggero venticello che sfiora delicatamente la pelle del mio viso

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Cammino sull'erba fresca, beandomi del leggero venticello che sfiora delicatamente la pelle del mio viso. I colori portanti hanno il sentore di un'arancione pallido, con un tocco di rosso e rosa segni incontestabili dell'imminente crepuscolo. Guardo verso il basso notando di essere a piedi nudi, a stretto contatto col verde che mi circonda.

Adesso dove sono finito?

Le mie gambe sono fasciate dai miei soliti jeans neri, le braccia invece lasciate scoperte dalla camicia bianca a maniche corte. Sempre gli stessi vestiti, come se ormai facessero anch'essi da testimoni a questi assurdi scenari. 

Dei cazzo di scenari con la stessa protagonista, ogni misera volta.

Avanzo ancora fino a quando noto una cascata, con sotto un piccolo laghetto circondato da grandi rocce. Mi avvicino ad esso e...solo adesso le mie orecchie captano un suono.

Un canto.

Un canto leggiadro che naviga nell'aria, apparentemente senza mittente ma con un destinatario che conosce fin troppo bene.

Come se facesse da sottofondo, accompagnandola nella sua missione.

Uccidermi. 

Assassinio che ha il sapore di curiosità ed eccitazione, sporche voglie ingiuste, fame e sete allo stesso momento.

Sposto alcuni rami che mi ostruiscono la completa visuale di questo paradiso, e finalmente osservo la fonte dei miei sogni.

Una ragazza dai lunghi capelli bagnati, intenta a rinfrescarsi con quest'acqua limpida. E' seduta su una roccia completamente nuda, girata d'un fianco. I suoi capelli impediscono ai miei occhi di scrutare meglio i suoi lineamenti, con ciò decido di avvicinarmi sperando almeno per questa volta di riuscire anche solo per un attimo di vederla meglio.

Solo per un attimo ti prego...

Inavvertitamente schiaccio un ramoscello, attirando la sua attenzione sulla mia presenza che fino a pochi secondi fa era ignota. Si gira verso di me coprendosi quei bellissimi seni che solo l'acqua ha avuto il piacere di toccare, catturandomi con i suoi magnetici occhi. 

Mi catturano l'anima e il fiato.

Ogni maledetta volta.

Immediatamente si getta in acqua interrompendo il contatto, portandomi ad avvicinarmi sempre di più fino al bordo del lago. Mi guardo intorno non rivedendo più quella dea entrata nella mia testa senza un cazzo di preavviso.

Come una ladra, divertendosi a rubare le mie attenzioni.

U'angoscia che cercavo di contrastare sparisce in un istante, rivedendola riemergere proprio dinanzi a me. Mi abbasso cercando di scrutare il suo viso così sconosciuto e misterioso per me ma allo stesso tempo troppo familiare per i miei sogni, dannatamente affascinante e sexy.

𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 - 𝑫𝒊 𝑵𝒖𝒐𝒗𝒐 𝑻𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora