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Il grande colosso con addosso una semplice maglietta a strisce si avvicina lentamente a me, con le mani rigorosamente nascoste nelle tasche della tuta

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Il grande colosso con addosso una semplice maglietta a strisce si avvicina lentamente a me, con le mani rigorosamente nascoste nelle tasche della tuta. In sottofondo riesco a sentire solo il respiro di Alex, che dorme tranquillamente nel suo lettino. Seguo istintivamente ogni suo passo per poi, arrivato ad un palmo di piede, si arresta proprio dinanzi a me.

I miei occhi verdi s'incrociano con i suoi azzurri, notando ripetere lo stesso movimento compiuto all'ingresso: si fa sempre più vicino non fregandosene come sempre di invadere il mio spazio personale, sfiorandomi infine il naso col suo.

«Non ti smentisci mai, sei proprio una dormigliona...» Diretto, serio e conciso. Spero che questo non sia il trampolino di lancio verso i nostri soliti scontri, non ho la minima voglia di litigare.

Ignoro la sua provocazione, per poi fare un passo indietro infastidita. «Scusami tanto se ero stanca morta mio caro Reyes, sai com'è sono umana e le mie energie purtroppo non sono infinite.» Ed è la completa verità; non è stata una giornata facile all'università, tra l'organizzazione dello studio all'uscire con Jason, insomma..posso dire di aver avuto una gran giornata piena. Poi coccolare la piccola e guardarla addormentarsi mi ha fatto agire di conseguenza, addormentandomi a mia volta. Nonostante sia stata tra le mie braccia, ho fatto un pisolino anche fin troppo comodo.

Mi è piaciuta da matti come sensazione...

«Piacerebbe anche a me avere una riserva di energia infinita...farei godere le ragazze per ore ed ore sotto di me se solo lo volessi, sarebbe stupendo non trovi?» Le sue labbra carnose vengono bagnate dalla sua lingua tagliente in modo fastidiosamente sensuale, portandomi a distogliere con forza gli occhi da quel movimento. Non dovrei arrossire di fronte alla Marmotta, eppure sento come le mie gote stiano andando in fiamme per il nulla. Si proprio così, nothing.

Torno ad incrociare di nuovo lo sguardo col suo, sorprendendolo ad osservarmi le labbra con uno strano luccichio agli occhi.

«Non vorrei certo essere nei panni di quelle povere ragazze che devono sopportare le tue torture!»

«Credimi, le loro sensazioni non si avvicinano neanche lontanamente a quella parola.»

«Ah sì?»

Tutto ciò che fa è ghignare, mantenendo salda la sua posizione. «Oh avanti, so che vorresti tanto essere al posto loro...il tuo caro amichetto Porky Pig non potrà essere al tuo fianco per sempre. Fidati ne rimarresti...affascinata, così potresti rimangiarti la parola moscio che non è mai esistita per il sottoscritto.»

Non posso crederci che si ricordi di questo piccolo particolare il cui nome appartiene al mio vibratore...ma poi come cavolo ha fatto a capirlo? E' così evidente il mio procurarmi piacere da sola? Che dica o pensi ciò che vuole, non gli darò la soddisfazione di averci preso in pieno.

𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 - 𝑫𝒊 𝑵𝒖𝒐𝒗𝒐 𝑻𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora