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"Piacere di conoscerti io sono Ian

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"Piacere di conoscerti io sono Ian. Ian Foster."

Ripenso distrattamente a quel ragazzo incontrato per caso al supermercato. Stranamente ho la sensazione di conoscerlo, ma non ne sono così sicura. Ho sempre avuto una piccola cerchia di amici quindi col tempo ho quasi resettato tutto, ma alcuni frammenti sono rimasti, restando legata a quei momenti sbiaditi come delle foto venute male. Quando partimmo ricordo solo che ci furono lacrime a non finire, accompagnate da un senso di nausea mai provato. Ero troppo piccola per impedire ai miei genitori di esplorare, riuscendo ad adattarmi man mano fino ad ammettere a me stessa che non era poi così male alzare il naso e ammirare oltre le porte della nostra città.

Dopo circa quindici minuti sono fuori al cancello di zia Rose, avendo sbagliato un paio di volte strada ritrovandomi da tutt'altra parte. Quando si dice senso dell'orientamento...quello che io non ho. Solo perché non potevo fare la strada di prima a ritroso, visto che l'uscita del supermercato si trovava in una stradina opposta. In effetti sarebbe stato più semplice venire a piedi, ora che ci penso.

Grazie mille cara lista chilometrica...

Sono più le volte che mi sono persa che il numero di ragazzi con i quali ho avuto il piacere di uscire. Non è di certo colpa mia se la maggior parte di loro si rivela una vera fregatura, come se a nessuno piacesse essere trasparente o sincero. Ma è così maledettamente difficile esserlo? Dal mio punto di vista posso dire che, se l'anima gemella esistesse davvero, la mia dovrebbe avere come caratteristica principale il VERO. Niente peli sulla lingua, dire la verità anche se fa male, perché la bugia ti uccide direttamente e, cosa fondamentale essere se stessi. Ho standard troppo alti? CERTO CHE NO!

Parcheggio la macchina nel vialetto, recupero la spesa e, una volta entrata sento delle risate provenire dalla cucina. Strano che mio padre e Josh si siano svegliati prima del previsto.

«Ben tornata cara!» Mi accoglie mia madre, afferrando con foga entrambe le buste che tengo con un leggero sforzo, portandole subito via. Che velocità! 

Sono pronta per salire le scale e buttarmi sotto la doccia così che possa mettermi qualcosa di comodo addosso, ma mia madre mi blocca repentinamente, correndo frettolosamente nella mia direzione. «Aspetta, vieni in cucina c'è una persona che voglio farti "conoscere".» 

Stanno andando di moda le virgolette...

Curiosa, la seguo verso la grande sala dove sento oltre la voce di zia Rose, una mai sentita prima.

«Eccoti Bella vieni!» La mia attenzione viene attirata da una chioma bionda, la quale una volta messo piede in cucina inizia a guardarmi meravigliata e felice allo stesso tempo. E' seduta in modo composto, con le mani a stringere le gambe coperte da una gonna color panna che termina un outfit a dir poco stupendo, fatto di una maglietta rosa e dei sandali bianchi senza tacco. Il suo leggero tremolio mi sta suggerendo un notevole entusiasmo trattenuto.

𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 - 𝑫𝒊 𝑵𝒖𝒐𝒗𝒐 𝑻𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora