33 - Sarebbe cambiato tutto

32 2 5
                                    

Jacob
Le sue labbra carnose, i suoi abbracci calorosi, i suoi sguardi penetranti ma così pieni di sentimento...
Era ciò che sognavo ogni notte dalla sua partenza, anche se la situazione era cambiata.
Continuavo a vivere in quella casa piena di ricordi, dove ero scappato per stare alla larga dalla sua famiglia, dalla mia, e da tutto ciò che ci aveva predestinati insieme.
Purtroppo quella mattina le cose sarebbero cambiate, io avrei cambiato casa e avrei preso la decisione di non fingere più con quel personaggio che mi ero creato, quella sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi.
La mia vita girava intorno a lei, ma non potevo più permetterlo.
Se n'era andata, era scappata da me, da quella vita meravigliosa che la aspettava insieme alla sua vera famiglia, evidentemente quello non era amore.
Forse l'imprinting si era sbagliato stavolta.
"L'imprinting non sbaglia mai." Pronunciò una vocina nella mia testa, la voce di mia madre.
Ero steso sul mio letto, quello su cui un giorno anche lei aveva dormito, sveglio, perché ormai dormire non faceva più parte della mia quotidianità.
La mia parte di lupo cercava di risvegliarsi e di convincermi con idee strane, per cercarla, trovarla e riportarla a casa.
Non credevo più che fosse casa sua quella, la sua scelta non indicava ciò ed evidentemente non era più quel che il suo cuore desiderava.
Non sentivo più niente, si era spento tutto.
Restavo là a fissare il soffitto senza provare alcuna emozione, senza sentire più nulla.
"È così interessante il soffitto?" Chiese una voce familiare.
"Embry!" Urlai, più felice di quanto credessi.
"Fai piano o sveglierai tutto il vicinato..." Disse sottovoce, con un sorriso sulle labbra.
Da qualche sguardo capì che non stavo per niente bene, soffrivo molto, ma il mio corpo cercava di annullare questa sensazione spegnendo tutto.
"Non sembri più tu. Sei totalmente distrutto senza di lei." Constatò il mio amico.
"Non è vero, lei non sarà più niente per me d'ora in poi. Non mi farà più effetto sentire il suo profumo o guardare per ore le sue fotografie, ammirare le sue labbra, fissare il suo sguardo nel mio, sentirla ridere...
Non posso darle questo potere, quello di farmi stare male a suo piacimento a causa del suo essere egoista, è estremamente egoista."
Parlai con tutta la rabbia che avevo represso dentro di me, ma ad ogni parola credevo sempre meno a quel che dicevo.
"Smettila Jacob. Ti conosco troppo bene e so quello che provi per lei, conosco l'effetto dell'imprinting e ti posso assicurare che è lei."
Con queste poche e semplici parole aveva abbattuto quel 'niente' che si era creato dentro di me, distruggendo il mio desiderio di dimenticare e andare avanti.
"Posso trovarne un'altra. Una che mi faccia stare veramente bene.
Sai di cosa mi sono accorto?
Io sto bene perché la vedo felice, ma non sto veramente bene." Affermai, deciso e affranto.
"Quando trovi davvero la tua 'parte mancante' il suo stare bene coincide col tuo, è normale che tu sia felice vedendola contenta e con lei stai bene Jake, non mentire.
Quando ti vedo con lei noto che è tutto quello che volevi, che vuoi e che vorrai sempre.
È la parte che ti serve, quella opposta che ti completa, anche se è normale avere necessità diverse.
Lei ha appena scoperto di essere un vampiro e non puoi costringerla ad accettare la situazione e a sconvolgere la sua vita tutto in una volta.
Devi avere pazienza, prima di costruire una vita con te deve sistemare la sua, accettarsi e imparare a controllarsi soprattutto.
Ci hai mai pensato a quanto controllo devono mantenere per non ferirci?
Ti ricordi Bella? È stata dura e molto lunga prima che imparasse.
Ti prego non rinunciare."
Era il discorso più sensato che Embry mi avesse mai fatto, lo vedevo molto maturato da quando aveva iniziato la sua relazione con Leah.
Durante l'ultima parte sembrava quasi supplicante, ricordai quanto avesse cercato una ragazza adatta a lui, alle sue esigenze, finché non capì che la sua 'esatta metà' l'aveva sempre conosciuta, Leah.
"Ho bisogno di vivere anche io mentre lei è via. Non voglio continuare a stare male e a cercarla sempre, come ho fatto finora."
Ci fu un attimo di silenzio, in cui il mio cervello cercava di trovare delle motivazioni per continuare a rifiutare quel sentimento, ma il mio cuore ormai aveva vinto, sapevo che fosse giusto.
"Leah è con lei." Sputò.
Nel mio cuore si accese un lume di speranza, spalancai gli occhi ma non pronunciai alcuna parola.
"Mi manca." Dissi malinconico, mentre dei flashback occupavano la mia mente e mi ricordavano quanto sia importante per me quella ragazza, l'unica per me.
Embry sorrise, immaginando anche lui i tempi passati e tutti gli sforzi per conquistare la sua Leah, ne era veramente valsa la pena.

The Truth Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora