Ero immobile.
Immobile a fissare il vuoto.
Come avevo fatto, con quale coraggio avevo ucciso quelle persone?
Non mi sentivo più me stessa, ero cambiata.
Aro mi venne incontro, era andato a parlare con i suoi compagni per rassicurarli e permettere loro di tornare a casa, cercando di tranquillizzarmi, ma non gli diedi ascolto, avrei dovuto allontanarmi da quel mondo fin da subito, ma non l'avevo fatto.
Lo scansai e lui non oppose resistenza, sapeva quello che stavo provando in quel momento, lo aveva passato anche lui prima di diventare un crudele omicida.
Non potevo farlo, non più, promisi a me stessa che non si sarebbe ripetuto quello spiacevole episodio.
Anche se sapevo di aver sbagliato, vedevo del potenziale in ciò che avevo fatto, vedevo che non tutti erano riusciti a combattere come me, sapevo che ci fosse qualcosa di più.
Non mi lasciai illudere e convincere dai miei pensieri, andai dritta da Aro, sapevo cosa avrei dovuto fare.
"Aro, parto domani per Atlanta." Dissi, andando dritta al punto.
"Non sarò di certo io a trattenerti." Rispose, sorridendomi.
Vedevo un velo di tristezza nei suoi occhi che lui cercava di mascherare, ma cercai di non parlargliene, avrebbe creato solo problemi, che non avrei sicuramente aggiunto alla lista di quelli già presenti nella mia vita.
"Ren." Pronunciò il mio nome supplicante, facendomi fermare immediatamente.
Girai il capo e capii che sarei dovuta tornare indietro.
"Aro." Risposi, cercando di fargli capire attraverso il mio sguardo che niente mi avrebbe fatto cambiare idea, ero troppo decisa a partire.
"Non voglio più chiederti di restare, vorrei solo che ascoltassi queste semplici parole che ho da dirti. Ren, bambina mia, in questi ultimi anni mi sono occupato solo della tua salute, del tuo benessere, della tua intera vita. Da quando sei entrata furtivamente nella mia, ogni singolo giorno mi sono chiesto se stessi facendo la cosa giusta con te, se mi stessi comportando bene nei tuoi confronti. Strapparti dalla tua famiglia è stato l'errore più grande della mia vita, pensavo, ma ora non ne sono più tanto sicuro. Hai portato gioia nella mia triste e spacciata esistenza, hai portato amore.
Sarò stato egoista, è vero, ma anche se tu ora mi stai dicendo addio, sei la cosa più bella che mi sia capitata in questi ultimi anni. Anche se non mi vedevi, ero sempre lì accanto a te.
Mentre tornavi a casa da scuola, mentre uscivi con gli amici, mentre studiavi, mentre leggevi, ero sempre lì accanto a te, come un padre con sua figlia.
So che il tuo padre adottivo non è stato molto presente nella tua vita, ma io c'ero sempre, ci sono sempre stato per te.
Perdonami se abbiamo dovuto cambiare il tuo aspetto fisico, se abbiamo dovuto mutare la persona che saresti diventata, se ti abbiamo costruito un futuro diverso da quello che avresti avuto se non fossi stata costretta a passare dalle nostre mani, perdonami Renesmee.
Ho sempre imparato da te, sei sempre stata degna figlia di Bella e Edward, una bambina onesta, dolce, gentile, altruista, al contrario di me.
Devi sapere che nessuno ha mai esercitato una di queste qualità con me, nessuno mi ha mai mostrato una dolcezza infinita come hai sempre fatto tu, nonostante l'enorme errore che ho commesso.
Ti chiederò perdono finché avrò vita, ogni giorno che mi rimane da vivere, ogni secondo dell'inferno che mi sono creato.
Avrei tanto voluto crescerti, ma nessuno era d'accordo con la mia decisione, vi erano troppi motivi contrari alla vita che avrei voluto darti.
Una vita protetta dai dispiaceri della vita, in cui avresti imparato ad essere un vampiro, avresti esercitato i tuoi poteri il più possibile, saresti diventata una forza della natura.
Ma noi vampiri non siamo capaci di mostrare amore, nessuno ti avrebbe accolta bene nel nostro clan, non c'era nessuno d'accordo con la mia decisione, hanno tutti deciso sulla tua vita, tranne le persone che veramente ti amavano.
Che tu lo voglia accettare o no, io sono una di quelle persone, non ti avrebbe mai abbandonata, e non l'ho mai fatto, ti sono sempre stato accanto.
Ho imparato dai tuoi pregi, dai tuoi errori, dai tuoi difetti.
Sei stata la mia insegnante, ho capito i miei errori e il mio potenziale, grazie Renesmee.
Voglio ringraziarti perché, sacrificando la tua vita, hai migliorato la mia e quella delle persone accanto a me.
Alcuni ricordi che hai di me, li ho rimossi dalla tua mente, sostituendoli con degli altri, che hai perso successivamente.
Adesso, se mi permetti, con l'aiuto di una mia cara amica che ha il dono di strappare o restituire i ricordi, vorrei darti quelli che hai perso, i nostri ricordi insieme.
I ricordi successivi all'incidente non riuscirà a farli riemergere, ma avrai i miei.
Era difficile passare del tempo insieme a te allo scoperto, dovevo sempre convincere i tuoi genitori, non dovevo attirare troppo l'attenzione, che una bambina come te attirava sempre.
Questi ricordi mi fanno sempre sorridere, che è una piccola parte di tutta la felicità che mi hai regalato senza che io ti dessi o ti chiedessi niente, anzi, rovinandoti solo la vita.
Ora, se tu desideri costruirti una vita senza menzogne e interferenze da parte nostra, sei libera di farlo, ma ti starò per sempre accanto, fino a quando vivrò."
Vidi per la prima volta il temuto Aro per quello che era veramente, una semplice persona bisognosa di affetto, che evidentemente io, in quegli anni, gli avevo dato.
Le lacrime che comparvero sul mio viso erano sincere, qualcuno teneva veramente a me, alla mia vita.
Forse, a quel punto, avrei dovuto accettare di stare con loro, ma non fu quello che feci.
Aro avrebbe continuato a starmi accanto, ed era l'unica persona che in quel momento mi faceva stare bene, lui sarebbe rimasto sempre al mio fianco.
Lo abbracciai forte, senza parole, senza sapere cosa dire dopo quel meraviglioso discorso che aveva pronunciato solo qualche minuto prima.
"Mi starai sempre accanto? Fino a quando vivrai?" Chiesi, piangendo.
"Sempre." Disse, dandomi un leggero bacio sulla fronte ed attirandomi a sé in un abbraccio.
"L'unica cosa di cui avevo bisogno era questa. Se sarà davvero così, io posso tranquillamente costruirmi una nuova vita migliore di quella in cui avete cercato di introdurmi voi con quelle brave persone che, però, non mi hanno mai dato la vera felicità. L'unica persona di cui ho bisogno ora sei tu, e mi starai accanto. Grazie." Comunicai la mia decisione, e Aro sembrò sollevato, evidentemente pensava che in questo modo avrei potuto evitare di cacciarmi in qualche guaio standogli lontano, ma quando non vi era alcun pericolo, lui poteva tranquillamente raggiungermi.
Li salutai definitivamente, facendomi prima aiutare da Aro a comprare il biglietto dell'aereo, avrei cominciato finalmente una nuova vita.
Mi accompagnarono all'aeroporto e, dopo i numerosi abbracci che mi misero molto in imbarazzo, mi lasciarono partire per questa meta sconosciuta, per il mio nuovo inizio.
Aro mi avrebbe dato i soldi necessari per vivere bene dove sarei andata a vivere, ad Atlanta, che in realtà si chiamava Beacon Hills, in provincia di Atlanta.
STAI LEGGENDO
The Truth
Hayran KurguAtena ha sempre vissuto in una bugia. Dovrà scoprire le proprie origini, combattere per il proprio amore e vivere una vita completamente diversa da quella che ha sempre vissuto. Scoprirà l'esistenza di vampiri e licantropi, e, insieme ad essi, comba...