Tra qualche ora Lydia ed Allison sarebbero dovute partire. Tornare alla loro vita da universitarie, la cui unica preoccupazione è quella di prendere bei voti agli esami, o decidere cosa indossare per i consueti party della confraternita.
Invece è costretta a rimanere qui, in questa cittadina che non sente più sua, da quando Jackson la sta minacciando e allontanando da tutti i suoi amici. Da quando è costretta a tenersi lontana da loro al fine di proteggerli, specialmente da Stiles, che le manca da morire.
E' praticamente segregata in casa, terrorizzata che possa essere spiata da quel bastardo o da qualcuno del suo branco. Non può parlarne con nessuno, neanche con la sua migliore amica, che sta evitando a malincuore con qualche scusa ogni volta più banale. A questo punto si sorprenderebbe se non arrivasse a sospettare qualcosa.
Jackson si presenta a casa sua tutti i giorni, per assicurarsi che lei non riceva altre visite dai suoi amici.
Si sente un po' come Rapunzel rinchiusa nella torre. Solo che per lei nessuno arriverà a chiedere di sciogliere i suoi capelli e a salvarla, liberandola dall'inferno che sta vivendo.
Sente il campanello trillare, e il cuore le balza nel petto per lo spavento.
Corre al piano di sotto, sperando di trovare un volto amico oltre la porta.
Ma la sua espressione speranzosa viene subito sostituita da una delusa e amareggiata, quando nota l'identità della persona davanti a lei.
-Ah sei tu-
-Aspettavi forse qualcun altro?- ridacchia malefico Jackson.
-No, visto che vieni a controllarmi ogni mezz'ora. Ti ho già detto che non dirò nulla, smettila di perseguitarmi-
-La prudenza non è mai troppa. Dovresti curarti di più tesoro, sei uno straccio-
Si avvicina a lei, accarezzandole la gota pallida, ma Lydia scansa subito la mano dal suo volto.
In effetti il suo aspetto è davvero trascurato. Ha i capelli in disordine, il volto segnato da occhiaie violacee, e indossa quasi sempre una tuta.
Vorrebbe urlargli contro che la colpa è sua se si è ridotta così. Che la sua presenza e le sue intimidazioni la stanno portando alla rovina. Ma non servirebbe a nulla, lui godrebbe solo della sua sofferenza.
Sapeva che Jackson era meschino ed egoista, ma che addirittura fosse diventato cattivo e senza scrupoli, non se lo aspettava proprio.
-Non toccarmi-
-Dovresti comportarti meglio, gattina. O potrei sgozzare la gola di qualcuno dei tuoi amici con questi stessi artigli- gli soffia in un orecchio, provocando in Lydia un conato di vomito.
Mai avrebbe pensato di arrivare a disprezzarlo a tal punto.
-Sei un bastardo!- urla, in preda ad una crisi di nervi, mentre invece lui se la ride beatamente, spostandosi nella stanza accanto.
E adesso come farà a tirarsi fuori da questo casino?
***
Allison cammina da sola lungo la strada che la porterà a casa di Scott. Ora come ora si sente più sola che mai. La sua migliore amica continua a darle buca, sembra quasi la stia evitando. Dice di essersi innamorata di Jackson e di passare intere giornate in sua compagnia. Ma Lydia non è mai stata tipa da abbandonare un'amicizia per un ragazzo. Non lo farebbe mai.
Ha bisogno di parlarne con qualcuno, altrimenti rischierà davvero di rimetterci la sanità mentale.
Ma è proprio mentre si reca da lui, che nota gli stessi Lydia e Jackson passeggiare e arrivare esattamente verso la sua direzione.
Ma cosa le è capitato? Non ha mai visto Lydia così poco curata, specialmente quando esce con un ragazzo. No, c'è decisamente qualcosa che non va.
-Ehi Lydia ciao!- la saluta Allison, notando l'espressione di Lydia cambiare improvvisamente.
Mentre prima sembrava spenta, ora è come se la visione dell'amica abbia appena acceso un piccolo lume di speranza.
-Ciao Allison, scusa andiamo di fretta- risponde Jackson al posto di Lydia, mentre afferra la sua mano talmente forte che sembra volergliela spezzare, e la trascina con se.
Ma Allison si avvicina alla coppia, e stringendo il braccio della biondo-fragola, la volta verso di se. Solo ora si accorge del suo viso provato.
-Lydia, tutto bene?-
Lei con gli occhi supplicanti, vorrebbe poter rispondere di no, ma si limita ad un'espressione allarmata, come chiara richiesta di aiuto. Visto che non le è permesso di dire o fare altro, dal momento che Jackson è al suo fianco e la fissa duro in volto.
Una minima mossa sbagliata, e potrebbe uccidere Allison proprio qui, di fronte a lei.
-Certo, non preoccuparti. Ora però devo davvero andare- afferma sorridendo, cercando di essere il più convincente possibile.
Allison rimane qualche secondo ad osservarli mentre si dileguano in mezzo alla folla, per poi cominciare a correre a perdifiato e con il cuore in gola fino casa McCall-Stilinski.
Bussa una volta, due, tre. Tira pugni contro la porta così forte da farsi quasi sanguinare le mani.
-Ma chi cavolo è?!- domanda irritato Stiles, rivelando la figura di Allison, devastata dalla corsa e con le lacrime agli occhi.
Nel frattempo, anche Scott giunge all'ingresso, allarmato da tanto trambusto, rimanendo senza parole proprio come Stiles.
-Allison, mio Dio, che ti è successo?-
-Vi prego, fate qualcosa. Lei ha bisogno di noi-
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Perchè ancora tu?
FanfictionDopo la fine della loro storia d'amore, Lydia è partita per l'Università di Stanford, mentre Stiles è rimasto a Beacon Hills insieme al suo migliore amico Scott e al resto del branco. Entrambi continuano a provare odio e rabbia nei confronti dell'al...