Capitolo 12

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Inginocchiato, proprio sul luogo del "delitto", Scott cerca di cogliere quanti più odori possibili con il suo olfatto da licantropo, nel tentativo di scovare il colpevole o per lo meno di ottenere una pista da cui cominciare la ricerca. Ma più indaga, più gli sembra di stare facendo un grosso buco nell'acqua. Quelli che sente sono solo l'odore delle foglie secche cadute dagli alberi, o il fetore del fango che proviene dall'humus sottostante.

-Non riesco a sentire nulla di rilevante, mi dispiace- conclude afflitto verso Stiles, che a sua volta è alla ricerca di qualche prova, intento a frugare tra le siepi.

-Non è colpa tua. Probabilmente l'odore del sangue della vittima o del colpevole sono stati camuffati dal fango-

Scott rimane a fissarlo sbalordito. Sapeva che il suo migliore amico era molto intelligente, ma non che fosse così dedito al lavoro.

-Che c'è?- gli domanda Stiles, notando il suo insistente sguardo su di se.

-Niente, è che mi stupisce questa tua dedizione al lavoro-

-Me lo hai già detto. Stai diventando ripetitivo, sai?-

Scott inarca entrambe le sopracciglia con fare malizioso, evitando la battuta sarcastica dell'amico.

-Per caso in questo tuo cambiamento repentino, c'entra una certa ragazza dai lunghi capelli rossicci e occhi verdi, alta circa un metro e sessanta?-

Stiles lo fulmina con lo sguardo, assottigliando gli occhi.

-Credo che tu e Malia formereste una bellissima coppia. Vi impicciate troppo dei fatti degli altri-

Già immagina cosa succederebbe se Scott venisse a conoscenza della sua "scappatella" con Lydia e della loro decisione di condividere un rapporto sessuale. In men che non si dica, tutti i suoi amici lo saprebbero e comincerebbero a fare domande e ad intromettersi.

No, non può proprio dirlo. Deve rimanere un segreto, ed è sicuro che anche Lydia la pensi così.

Scott all'affermazione sfacciata di Stiles, arrossisce vistosamente. E il pensiero di Malia torna costante nella sua mente.

Il solo pensare al suo volto, alle sue sottili labbra, ai suoi occhi nocciola, gli fa tremare il cuore per l'emozione.

Ma qualcosa lo distrae nuovamente.

Aggrotta la fronte, e chiude gli occhi per concentrarsi meglio. Inala a pieni polmoni lo strano odore metallico e rivoltante che gli invade le narici.

Si avvicina sempre di più sul punto da cui proviene il tanfo, e comincia a scavare a mani nude.

-Ehi, hai trovato qualcosa?-

-Credo di si- afferma il giovane lupo, disotterrando dalla terra qualcosa molto simile ad artigli affilati, molto più lunghi dei suoi, e sporchi di sangue.

Anche Stiles si abbassa, per esaminare meglio quelle che potrebbero essere delle valide prove.

-E bravo cagnolino!- esordisce divertito il ragazzo verso Scott, che gli ringhia contro zittendolo.

-Okok come non detto-

Scott scuote la testa, in realtà divertito dal ritrovato umorismo di Stiles.

Dopo aver riposto le unghia dentro un sacchetto di plastica ermeticamente chiuso, si dirigono verso la Jeep, per tornare in centrale.

Durante il tragitto, passano involontariamente vicino casa Tate, e a Scott torna in mente il messaggio di Malia.

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