Capitolo 14

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Si rende conto che è una cosa decisamente rischiosa, che se Jackson dovesse scoprire l'imbroglio, potrebbe essere in seri guai. Ma è da quando ha perso i suoi poteri, che Lydia aspetta un'occasione del genere. L'occasione di poter riscattarsi, di dimostrare che vale ancora qualcosa anche senza essere più una Banshee, di riuscire ad aiutare i suoi amici.

Così, dopo aver contattato Jackson per chiedergli di vedersi al parco, si avvia con la mente invasa dai pensieri. Riuscirà ad essere abbastanza convincente? E se lui dovesse resistere alle sue avance?

Ma un dubbio le aleggia in testa più degli altri. Perchè Stiles aveva reagito in quella maniera il giorno prima? Che sia geloso? O semplicemente possessivo?

Ma non aveva modo di esserlo. Hanno stretto un patto. E lei ne avrebbe tenuto fede, non avrebbe infranto la sua promessa.

-Ciao Lydia- la saluta Jackson.

Solo ora lei si accorge di essere arrivata sul luogo dell'incontro. Immersa nei suoi dubbi com'era, avrebbe potuto arrivare in capo al mondo senza nemmeno farci caso.

Si sofferma ad osservarlo, sempre perfetto e attento ad ogni minimo particolare. Con la sua camicia nera che aderisce completamente al suo petto scultoreo, e i jeans chiari che mettono in risalto le forme del suo fondoschiena e dei polpacci.

"Niente male" si ritrova a pensare Lydia.

Ammicca un sorriso, immaginando cosa direbbe Stiles se conoscesse i suoi pensieri in questo momento.

In fin dei conti non sono fidanzati, probabilmente non gliene importerebbe neppure.

-Jackson- ricambia il saluto avvicinandosi, mentre lui continua a fissarla con un'espressione maliziosa in volto.

-Sai che sei diventata ancora più bella?-

Lydia arriccia le labbra, smorzando un sorrisetto soddisfatto. Dopotutto, non sarà così difficile far cadere Jackson ai suoi piedi, di nuovo.

-Come sei diventato galante. L'aria di Londra ti ha fatto bene- sghignazza lei, suscitando un ghigno di disapprovazione da parte di Jackson.

I due continuano a chiacchierare, scherzare e raccontarsi della loro vita per tutto il tempo, camminando lungo il viale del parco, attirando l'attenzione di parecchie persone.

Questo riporta Lydia ai ricordi del liceo, in cui erano entrambi invidiati per la loro bellezza e popolarità, in cui erano considerati la coppia più bella, tanto da essere eletti quasi tutti gli anni il re e la reginetta del ballo.

Almeno fino a quando non apparvero creature sovrannaturali e Jackson non diventò ossessionato dal diventarlo.

Ricorda quel giorno in cui disse di amarlo. Credeva di averlo perso per sempre, ed era stato così naturale per lei dirgli quelle parole.

Ma come sempre, lui aveva scelto il potere, la forza, il sovrannaturale a lei. Ed era andato via, partendo per Londra, con una banale scusa.

Non posso rimanere qui. Ho bisogno di ritrovare me stesso. Ma un giorno ci rivedremo, te lo prometto.

Furono queste le sue parole, che le avevano distrutto l'anima.

Ma con il tempo capì. Quanto era stata sciocca a pensare che lui fosse l'amore della sua vita.

Quello che in seguito provò per Stiles, quello che condivise con lui, non era minimamente paragonabile alla sua storia con Jackson. Stiles era stato il suo grande amore. E per una volta nella vita, si era sentita amata da lui come Jackson non aveva mai saputo fare.

-A cosa pensi?- domanda il biondo, accortosi della distrazione di Lydia.

-Hai avuto altre storie dopo di me?- domanda innocentemente, ma pentendosi un attimo dopo per la sua uscita poco felice, notando il sopracciglio di Jackson schizzare all'insù.

-Perchè vuoi saperlo? Sei gelosa?-

-Sono semplicemente curiosa-

-Diverse, ma sporadiche. Di certo non una storia d'amore folle come tra te e Stiles-

Lydia abbassa il capo in imbarazzo. Che stupida. Di certo parlare delle proprie relazioni amorose passate non è un buon modo per riconquistarlo.

-Ma sarei disposto ad averne una seria- continua lui, incastonando i suoi occhi celesti in questi verdi di Lydia, creando un binomio perfetto.

-Davvero?-

Jackson le si avvicina a pochi centimetri dal viso, mantenendo un certo controllo e non distaccando mai lo sguardo dal suo, quasi da metterla in soggezione.

-Già- conclude infine, alzandole il mento con due dita.

Avvicina tanto, troppo, le sue labbra a quelle della ragazza. E nonostante un tempo avrebbe provato i brividi su tutto il corpo, e il cuore in gola, ora non sente niente. Nessuna emozione, nessun calore.

Il bacio arriva all'improvviso, senza che se ne accorga. Le sue labbra sono indubbiamente belle da baciare e assaporare, ma non sono quelle che vorrebbe addosso. Non appartengono alla persona che vorrebbe ora accanto al posto di Jackson.

Lei si aggrappa al giovane licantropo, baciandolo con passione, cercando di essere il più convincente possibile.

Si staccano quando ormai respirare diventa difficile.

-Quanto mi sei mancata- afferma Jackson, accarezzandole i lunghi capelli.

Ed è un po' come tornare indietro nel tempo. Solo che ora sembra molto più gentile, più dolce, più tutto.

Come può essere stato davvero lui ad uccidere quella ragazzina? Che sia bipolare e abbia un lato maligno nascosto in se?

"Oh, avanti Lydia. Che sciocchezza!" sorride per il pensiero accusatorio appena avuto.

Jackson le prende la mano, e insieme si incamminano verso la via di casa.

Per il momento sembra che tutto vada secondo i piani.

Stiles permettendo.

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