Capitolo 28

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Restano tutti a fissarlo con gli occhi sbarrati e i fiati sospesi.

-Peter?!- esordisce Scott, increspando le sopracciglia.

-Papà!- si aggiunge Malia, altrettanto scioccata.

Peter li fissa quasi sorridendo alla scena che gli si è parata davanti. Nota gli occhi sorpresi di tutti posati su di lui. L'incredulità traspare dai volti del branco, evidentemente nessuno si aspettava che ci fosse proprio lui dietro a tutto questo. Che fosse opera sua il caos che stava regnando in città, e le morti causate dal suo Branco.

-Che significa tutto questo?! E' opera tua quindi?- domanda Scott, anche se pensa di conoscere già la risposta.

Peter si avvicina, quasi zoppicando, a loro. Non ha una bella cera, ed è visibilmente provato e stanco. Sembra un cadavere che cammina, con tanto di occhi violacei e labbra screpolate.

-Malia, Scott..io..mi dispiace- arranca lui, fino a cadere sulle sue ginocchia, non reggendo più il peso del corpo.

Ma Malia è più veloce e si precipita ad accoglierlo tra le braccia per evitargli una brutta caduta.

-Si può sapere che ti è capitato?- domanda lei, più confusa di prima.

-Malia..la verità è che mi resta poco da vivere-

-Chi ti ha ridotto così?-

Scott, Stiles e gli altri guardano la scena a distanza, rimanendo immobili sul posto, quasi stessero assistendo ad un film in anteprima.

Peter respira affannosamente, sforzandosi di parlare il più chiaro possibile, ma non riesce proprio a non biascicare le parole a causa del dolore.

-Ero in Pennsylvania, sai quanto amo viaggiare. Sono stato ferito gravemente circa un mese fa da un cacciatore della zona, e da allora non sono più riuscito a guarire. Mi dispiace Malia, io ho dovuto farlo. Avevo bisogno di quell'energia, che era l'unica cosa che mi teneva in vita. Ed io dovevo continuare a vivere, per rivederti almeno un'ultima volta-

La coyote ascolta in silenzio tutto il racconto, tenendo saldamente il padre per le spalle. Una lacrima sfugge al suo controllo. Non pensava di provare tanta compassione per quell'uomo, che fino a qualche anno prima odiava e voleva uccidere con tutta se stessa.

Invece con il tempo ha imparato a considerarlo uno di famiglia, a volergli bene, ad accettarlo nel suo cuore.

Afferra la mano dell'Alpha, senza dire nulla, e cerca di risucchiare via il suo dolore. Ma non ci riesce.

-Te l'ho detto, sto morendo. Ma voglio che tu sappia che tutto ciò che ho fatto è stato per te-

Per Malia quelle parole sono come un colpo allo stomaco. Senza dubbio Peter ha sbagliato, ha ucciso ragazzi innocenti solo per non morire, sacrificando la vita di altre persone che avevano diritto quanto lui di continuare a vivere.

Ma ora che è appollaiato al suo fianco, indifeso e sofferente, non riesce proprio a portargli rancore. E sa che adesso è troppo tardi per sistemare le cose tra loro, troppo tardi per poter avere finalmente un bel rapporto padre-figlia, troppo tardi per trascorrere le giornate insieme, perchè ora la morte lo sta portando via da lei, e solo ora si rende conto di quanto in realtà gli voglia bene.

-Papà ti prego, resta con me..- sussurra lei, cominciando a piangere a dirotto. Probabilmente come non ha mai fatto in vita sua.

Per la prima volta, Malia si sente distrutta, sente di stare perdendo una delle persone più importanti della sua vita, e vederlo soffrire gli crea ancora più tristezza.

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