28 Novembre 2014

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Era una serata normale, stavo asciugavo i capelli e ad un certo punto la sento arrivare, ha il respiro un po' corto e sento quasi il suo battito cardiaco, con freddezza e diffidenza, quasi fosse indecisa, mi chiede se posso darle una mano con il computer di papà perché ha combinato un qualche guaio...  Capisco che sa.

Dopo aver cancellato le tracce dal computer di mio padre, mi siedo dinnanzi a lei e le chiedo che succede. Decido di omettere il fatto che io ero già a conoscenza di tutto per non turbarla ulteriormente. Riesco a vedere l'indecisione nei suoi occhi, non voleva coinvolgermi perché sa che non sarebbe giusto, ma io sono sempre stata il suo appoggio, la sua confidente, la sua migliore amica, ed a parte me non ha nessuno con cui parlare. Alla fine cede.
Mi racconta che lo ha scoperto il giorno prima del suo compleanno, come me aveva dei sospetti e dei messaggi hanno confermato, poi ha capito che aveva dei contatti su skype e per questo era andata a sbirciare dal suo computer. Capisco comunque che fortunatamente non sa quanto so io, non lo immagina nemmeno, lei non ha visto la galleria di immagini... sta male, perché a lei non dedica attenzioni, gli ha sempre risposto che non è il tipo, lei lo ha accettato, ma adesso è diverso, perché le altre le corteggia come avrebbe voluto essere corteggiata lei. Sa che le chat non sono un tradimento vero e proprio, ma è comunque un tradimento col pensiero. Nemmeno immagina, lei. Io si.
Non sa cosa farà, è confusa, sa solo che sta male; ed io con lei.

Non riesco a dire una parola, o a muovermi, non riesco a consolarla perché mi sento paralizzata. È colpa mia.  Non sono riuscita a salvarla. Non sono riuscita a nascondere tutto. Avrei voluto evitare di farla soffrire, non ci sono riuscita. Non sono riuscita a valere qualcosa per lui. Avrebbe dovuto smettere, lo avevo avvisato. È colpa mia, dovevo proteggerla, io sono sempre stata la più forte delle due, toccava a me. Ho fallito.

Laura- Caro diario...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora