24 Settembre 2016

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Caro diario,

mia mamma non vorrebbe mai che io andassi a casa a mare di Pietro, ma, nonostante questo è capitato di aver ricevuto un suo invito e di aver acconsentito. Ogni tanto si può dire qualche bugia no?

Amo andare lì. Ogni volta torno a casa con il sorriso. Viviamo la giornata e facciamo cose che di solito non potremmo fare, come ad esempio dormire insieme. Amo dormire insieme a lui.

Generalmente, ci vediamo il sabato sera quando usciamo ed un paio di pomeriggi la settimana davanti casa mia in macchina. Per questo andare lì è così speciale.

Prendiamo una giornata per noi, per stare bene. Facciamo una passeggiata vicino al mare, poi andiamo a mangiare a casa, film, coccole e pisolino. Non esiste niente di più bello.

Mi ha invita anche oggi, ho detto sì, solo che stavolta è diverso. Mi sono alzata con la testa tra le nuvole e con aria sognante. Sono andata a scuola per le due ore di fisica. Siamo rimasti che viene a prendermi una volta finita la scuola.

Mi sento agitata. Emozionata direi. Appena lo vedo il cuore mi batte forte.

Arriviamo e come al solito ci buttiamo nel letto stanchi per l'ora passata in macchina.

Pietro si avvicina a me ed inizia a farmi il solletico, da lì inizia la lotta coi cuscini e le risate come i bambini.

È perfetto, tutto perfetto.

Poi, l'atmosfera di colpo diventa magica. Deboli raggi di luce entrano dalla finestra, i nostri sorrisi si incontrano in dolcissimi baci, le nostre dita prima impegnate a fare il solletico si intrecciano.

Occhi su occhi, come piace a me. Un "ti amo" sussurrato. Un bacio sul collo.

È perfetto, tutto perfetto.

Mi fermo un attimo. Cerco di comunicargli con lo sguardo un altro "si".

Voglio farlo.

Lui capisce.

Vedo nei suoi occhi un lampo di paura, una reazione inaspettata. Forse ho capito male, lui non è pronto.

Rimango un po' delusa perché pensavo che lui ne avesse voglia, così mi aveva detto tempo addietro.

Passa l'attimo di paura e me lo ritrovo di nuovo sopra, che mi bacia. Allora, non ho capito male, vuole farlo pure lui, ma come me ha paura perché è anche la sua prima volta.

Non parliamo. Non abbiamo detto una parola. Comunichiamo tramite gli occhi.

Ci baciamo. Lentamente. Dolcemente. Il respiro diventa più veloce, le mani più frenetiche. Un po' per non perdere l'atmosfera, un po' per la paura.

Si posiziona tra le mie gambe e mi chiede se è davvero quello che voglio e mi dice che in nessun modo e in nessun caso mi devo sentire costretta. Mi chiede se sono sicura.

Annuisco.

Mi bacia sulla fronte, mi dice che mi ama.

Abbiamo fatto l'amore per la prima volta ed è stato bellissimo.

Non ho provato piacere. In questo momento non si prova mai piacere, ansi...

Ho provato l'amore. Amore puro.

L'abbiamo fatto lentamente, con dolcezza, aveva paura di farmi male.

Come mio solito piangevo e non solo per il dolore, piangevo per l'intensità del momento.

Mi guardava negli occhi e mi diceva "ti amo" più e più volte, rispondevo "anche io ti amo". Mi sfiorava le labbra con il pollice, poi con le sue di labbra. Lo abbracciamo, lo volevo sentire vicino. Pelle su pelle. Un unico corpo. Un unico amore.

Siamo rimasti abbracciati, nudi. E ridevamo come stupidi senza dire niente. Dicendoci tutto.

Dopo pranzo siamo andati in spiaggia.

Il mare ci ha accompagnati dal primo momento. Il suono delle onde è il sottofondo del nostro amore. Non poteva mancare.

Guardo l'infinito e mi chiedo cosa può esserci di meglio. È lui il meglio. Gli ho dato tutta me stessa. E non mi pento. Non mi pentirò mai perché il momento che ho passato è il momento più bello della mia vita. Perché sono certa di aver fatto la cosa giusta. Ed anche se un giorno dovesse finire, io al momento sono sicura che lui per me è tutto.

Perché ho sentito l'amore, sentimento astratto, diventare fisico.

Ho sentito l'amore addosso. L'ho percepito.

L'amore mi ha guardata, proprio come io guardo questo dolce infinto, e mi sento felice.


Laura- Caro diario...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora