Epilogo

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29 Settembre 2017





Caro diario,

al mio piccolo quadernetto bianco con l'orsacchiotto sopra, mancano poche pagine per esaurirsi. Tra poco finirà e dovrò procurarmi un nuovo diario. Sembra strano, un nuovo diario per una nuova vita.

Ho deciso di scriverle al mare queste ultime righe.

Piano piano i pianeti stanno tornando ad allinearsi e le cose si stanno sistemando: In casa gli equilibri si riprendono. La situazione è sempre la stessa ma la quotidianità si fa spazio tra le delusioni.

Guido la macchina e mi sento libera ed indipendente.

Ho studiato per entrare alla facoltà di psicologia ed ho passato il test. Sono molto orgogliosa di me stessa, credo molto in questa figura professionale e sono certa che le materie di studio facciano al caso mio, ma allo stesso tempo mi chiedo come sarò tra qualche anno. Chissà se cambierò. Se sarò diversa o se rimarrò la stessa di sempre con un mondo nuovo fuori da me.

Sono anche molto malinconica. Tra qualche giorno mi alzerò presto la mattina per trovare un posto in un'aula grande, sedermi dietro un banco che non è il mio, per non vedere Alisia e Ginevra arrivare tardi a scuola.

Mi mancherà vedere le loro facce stupide. Mi mancherà asciugare le lacrime di Ali quando starà male e mi mancherà vedere il broncio di Ginni quando litiga con il suo ragazzo. Mi mancherà avere la loro stessa ansia quando la prof le chiamerà alla cattedra e mi mancherà gioire con loro quando un 8 sarà presente nel loro registro personale.

Mi mancherà vedere le stesse venticinque persone che ho visto per cinque anni intorno a me, condividere con loro i pettegolezzi, le gioie e le difficoltà.  Mi mancheranno i litigi tra i maschi. Mi mancheranno Chiara, Alessandra e Cristina, le secchione della classe che hanno un cuore enorme e per qualsiasi difficoltà mi sono sempre state vicino.

Mi mancheranno i miei prof. Quelli che mi hanno cresciuta come persona, non solo culturalmente, perché ogni loro rimprovero mi ha insegnato l'educazione ed ogni loro elogio mi ha insegnato ad avere fiducia in me stessa.

In realtà mi manca già tutto di questo.

Sono passati tre anni e mezzo da quando ho scritto la prima pagina di questo diario, sono cambiate tante cose, sono cambiata io e le persone che mi stanno accanto.

Ho affrontato sfide e delusioni, ma ho trovato l'amore e forse anche il mio equilibrio; perché alla fine io sono qua. Nonostante tutto.

Con me ci sarà Monica, anche lei ha deciso di intraprendere questo percorso e sono molto felice perché sono sicura che sarà un'opportunità per legarci maggiormente.

Tony non sa ancora cosa fare della sua vita, spero solo che si sbrighi a prendere delle decisioni perché il tempo passa e lui è ancora al punto di partenza. Forse vuole andare in Inghilterra o in Spagna, crede di poter trovare quello che cerca; io glielo auguro con tutto il cuore.

Erica si era trasferita al nord con l'intento di studiare lingue, ma alla fine è tornata. E sai perché diario? Perché la chiamavano "terrona", la isolavano, non le parlavano ed il professore stesso, solo perché viene dalla Sicilia, non le ha nemmeno stretto la mano. È scappata, perché i luoghi comuni superano l'intelligenza del singolo. Ho tanta rabbia per questo. E poi saremmo noi gli ignoranti?

Aurora invece è stata presa al corso di infermieristica, sono molto orgogliosa di lei, ha sperato tanto di entrare. Il problema è che anche lei si è dovuta trasferire.

Non so spiegarti quello che ho provato quando mi ha comunicato la notizia, un misto tra felicità e tristezza.

È andata via da qualche giorno ma già mi manca immensamente, ho un sacco di paure, perché io sono così, insicura come sempre e lei lo sa. Le ho chiesto di riconfermare la promessa che ci facemmo in terza media, prima di iniziare le superiori, quella di essere amiche per sempre, qualunque cosa fosse accaduta.

E così è andata via. Ero lì mentre l'autobus si allontanava con lei dentro. Ero li mentre suo fratello piangeva perché si sentiva "abbandonato" da sua sorella. Ero lì, e l'ho vista con il naso appicciato al finestrino e gli occhi lucidi mentre guardava Daniele che le diceva "ti amo". Ho assistito a tutto questo e non sono riuscita a trattenere le lacrime perché mi mancherà da morire.

Daniele in tutto questo continua ad andare all'università e nel frattempo soffre perché dovrà affrontare l'amore a distanza, si sentirà solo e non lo dirà a nessuno.

Per quanto riguarda Pietro io non riesco più ad immaginarmi senza di lui. A volte litighiamo, spesso sto male perché siamo diversi: io folle, profonda, contro le etichette e gli schemi sociali. Lui giusto. Troppo giusto, troppo con i piedi per terra. Però lo amo. Così com'è. E non riesco a stare senza i suoi baci una settimana figuriamoci una vita. Non so se durerà. Non so se avremo incomprensioni. Non so niente. So solo che ci spero tanto. E che voglio stare con lui più di ogni altra cosa.

Ho tanti piani, tanti sogni, tante aspettative anche.

Vorrei fare un lungo viaggio e tornare con occhi nuovi. Vorrei vedere meraviglie, emozionarmi. Vorrei apprezzare maggiormente ciò che esiste e che travolto dalla misera, stupida, quotidianità della gente, passa inosservata. Vorrei fermare un secondo per trasformarlo in ore. Vorrei fare follie, non avere rimpianti. Vorrei essere la vera me e vorrei poter raccontare tutto questo un giorno ai miei figli per insegnargli che la vita fa schifo, ma se la vivi potrebbe essere meravigliosa.

Ho infinite domande e nessuna risposta. Tantissimi dubbi e tantissima confusione.

Non so se questa nuova vita mi piacerà o se sarò all'altezza, o se realizzerò il mio sogno di viaggiare e scoprire posti nuovi.

Non lo so. So solo che dovunque io andrò, sentirò sempre il suono dell'onda che sino ad oggi mi ha accompagnata.

Laura- Caro diario...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora