Bene. Pietro ha deciso di portarmi fuori stasera e credimi, sono al settimo cielo, è il primo San Valentino che passo con qualcuno, ma ci sono delle novità.Era tutto troppo bello per essere vero. Ero troppo felice, dovevo aspettarmela una cosa del genere.
Durate questa settimana siamo usciti due volte con il gruppo, la prima volta vedevo che Monica era strana, mi evitava, la seconda volta, siamo usciti ieri sera...
Siamo scesi in città e mentre cerchiamo un posto per mangiare, vedo Monica allontanarsi da sola, a modo suo per guardare meglio cosa offrisse uno dei locali di fronte. Vedendo l'atteggiamento la rincorro, non può allontanarsi da sola in mezzo a tutta quella confusione!
Finalmente troviamo un posto, tutti insieme entriamo e casualmente mi siedo vicino a Pietro, sottolineo " casualmente" perché non vogliamo mischiare le nostre cose con quelle del gruppo, soprattutto adesso che non c'è niente di confermato. Lei si alza ed esce. Non l'avevo mai vista comportarsi così, quindi decido di raggiungerla fuori per chiederle cosa stesse succedendo. Mentre mi dirigo verso la porta d'ingresso mi viene in mente che forse, durante la telefonata in cui le dicevo quello che era successo tra me e Piè, non era stata del tutto sincera...
La raggiungo in strada, le chiedo che succede, risponde "Niente"; mente.
Le ripongo la domanda, ma stavolta aggiungo che si vede lontano un miglio che è arrabbiata con me, senza ulteriori giri di parole domando se a darle fastidio siamo io e Pietro. Dice di no, non siamo noi, sono io; avrei dovuto dirle prima ciò che stava succedendo. Le ricordo che non ho aspettato nemmeno ventiquattro ore prima di telefonarle e dirle le novità. Si guarda attorno, e capisco che sta cercando qualcosa a cui appigliarsi, non sono stupida, la guardo meglio, non è sincera; siamo io e lui insieme a farle male. Comincio ad innervosirmi. Lei ha sempre detto che non lo voleva, che lui non le piaceva, ed ora, quando lui vuole me, reagisce così??
Iniziamo ad urlarci contro tutto.
Mi dice che lei al posto mio non l'avrebbe mai fatto, non avrebbe nemmeno pensato a lui, perché lei non aveva mai detto "no", aveva sempre detto " non lo so".
Ho risposto che non era vero, ha sempre fatto capire il contrario, le ho ricordato della volta in cui mi ha detto che con Pietro non trova l'affinità mentale che cerca. E poi, cazzo, le ho telefonato di proposito per sapere cosa ne pensasse, per avere ulteriori conferme, le ho fatto la domanda più volte e sembrava quasi si fosse tolta un peso, quando le ho raccontato le novità! Come avrei dovuto capirlo se lei non riesce ad essere sincera, se non riesce ad essere se stessa, se non riesce a fidarsi nemmeno di me; la sua migliore amica!
Le lacrime le rigano il viso ma poi si calma. Mi calmo anche io. Le chiedo se è arrabbiata con me, o con lui, mi dice che è arrabbiata con se stessa perché arriva troppo tardi nelle cose. Io sono arrabbiata con me stessa perché non ho capito lei, non la capisco mai, ci provo, ma non me lo permette.
Le chiedo <Adesso, ti piace Pietro?>
Le lacrime cominciano a rigarle il viso, risponde <Penso di si>.
Inizio a piangere anche io, non posso crederci!
Perché adesso? Ti è stato dietro per sette mesi, lo hai lasciato senza risposta, ti ha regalato un peluche e te ne sei andata prima che lui potesse parlarti, ora, mi dici che lui ti piace? Ora che io piaccio a lui?
Abbiamo passato la serata più brutta della mia vita così, su uno scalino sedute a fumare e piangere.
Non ho mai pianto come ieri sera, mai con un pianto così disperato. È sempre così. Sono ad un passo per essere felice, e qualcosa o qualcuno si mette in mezzo.
È sempre così. Ci spero, non smetto di crede, lotto, nonostante tutto, ma ci sono sempre intoppi e torno indietro.
Questo ho pensato ieri sera mentre, inutilmente, provavo a smettere di singhiozzare. Persino Aurora mi ha dato ragione, è stata dalla mia parte, si è arrabbiata con Monica perché non può uscir sene adesso con queste frasi. Non dopo aver trattato Pietro in quel modo. Non dopo che ognuno di noi l'ha invitata ad essere trasparente. Non dopo che le sono andata incontro più e più volte.
Quella sera però ho capito una cosa, non potevo più tenerlo dentro. Mi piace e lo voglio con me. L'ho detto ad Aurora, l'ho detto a Monica. L'ho detto ad alta voce, non l'avevo mai fatto prima, l'ho detto perché non esiste nient'altro che voglio, solo lui.
E se prima mi trattenevo per una di amica, ora dovrò trattenermi per due.
Io non lo so se ce la faccio, non riesco più ad immaginarmi senza di lui.
Monica mi ha detto che, ovviamente, non devo chiudere con lui per lei, che la colpa è sua e lo riconosce, che stasera dovrei uscirci con Pietro, ma è normale che io penso a lei, è una delle mie migliori amiche e le voglio bene.
Data la situazione non sapevo più se uscire con lui stasera fosse giusto, ma Pietro mi ha pregata di farlo, di dargli quest'opportunità. Stamattina mi ha pure portato una rosa. Mi ha detto che a lui non interessa se adesso lei lo vuole, è arrivata tardi, lui adesso vuole stare con me.
Perciò, sotto consiglio delle altre mie amiche, ho deciso di accettare comunque l'invito anche se non sono molto dell'umore.
Non so come finirà, so solo che stare totalmente bene per me è difficile. Sarò stronza o egoista, ma penso di meritarmela questa felicità.
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Laura- Caro diario...
Romantizm* La storia non è autobiografica* Salve a tutti! Quest'opera è diversa dalle altre, non è un semplice racconto. Potrete viverla in prima persona attraverso le pagine di un diario. La protagonista inconsapevole di quello che a breve le accadrà, ini...