17 Agosto 2016

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Caro diario,

la mia relazione con Pietro prosegue meravigliosamente, siamo sempre più innamorati ed affiatati.

Al contrario con Aurora non va poi così bene, la sento distante. Mi manca ed ogni volta che le chiedo di vederci non ha mai tempo per me. Pensavo di poter passare un'estate fantastica con lei, invece non è stato così, l'estate sta finendo e non abbiamo fatto niente di quello che era in programma. Mi dispiace molto, ma credo sia una conseguenza dell'essermi fidanzata con suo fratello. Dovevo aspettarmi che non sarebbe stato tutto rose e fiori con lei. Spero di trovare il modo di sistemare le cose senza dover rinunciare a lui.

Nemmeno Giosuè sta passando un bel periodo, mia zia parte sempre, dopo aver passato tantissimo tempo in ospedale si rende conto che deve godersi la vita prima che la malattia prenda il sopravvento. È un pensiero corretto, a mio avviso, ma mi chiedo come possa essere che nel suo "godersi la vita", non rientrino i suoi figli. Posso capire che Giosuè ormai è grande, ma Cecilia ha bisogno di sua madre e non può crescere solo con suo fratello maggiore. Anche perché, lui ha pure la sua vita, l'università, gli amici e spesso deve sacrificare queste cose per badare a Cecilia. In questo contesto, è ovvio che lui senta maggiormente la mancanza del padre. Mio cugino non parla molto, ma con me ogni tanto lo fa e mi ha confessato di sentirsi molto solo. Vorrei fare qualcosa per tirargli su il morale, ma non credo possa servire, nessuno potrà mai colmare la mancanza che ha lasciato mio zio o le delusioni che gli procura sua madre.

È passato Ferragosto e sono riuscita a convincere i miei a farmi passare la notte fuori in tenda.

Eravamo i soliti: Io, Pietro, Aurora, Daniele, Erica, Giosuè, Toni, Alisia e Pedro.

Siamo partiti con molta euforia addosso, era la prima volta per molti. Abbiamo trovato una spiaggia carina e silenziosa, al contrario di quello che ci aspettavamo non c'era molta confusione. La prima cosa che abbiamo fatto è stata montare le tende, ognuno la sua, poi abbiamo fatto il bagno.

È bello come un gruppo di ragazzi si senta invincibile, in momenti come questi. Io, almeno,  mi sono sentita così.

Quando accanto hai le persone a cui vuoi più bene, quelle per cui daresti totalmente la tua vita, ogni momento diventa unico ed indescrivibile, anche un semplice bagno a mare quando sei accaldato. Ci siamo spogliati ed abbiamo corso verso la sponda , con le dite intrecciate a quelle della persona accanto abbiamo contato da tre a zero e senza prendere fiato abbiamo corso verso l'acqua gelida fin quando non siamo caduti e abbiamo riso come matti.  Sì, mi sento di avere il mondo ai miei piedi in questi momenti, perché ho tutto. Ho loro. Ho lui.

Arrivata ora di cena, abbiamo mangiato frettolosamente i panini preparati prima di partire, subito dopo abbiamo stappato il fragolino come è nostro solito fare per ogni occasione. Ciò ha dato il via ai cocktail e alle giocate a carte.

Come già programmato, a mezzanotte ci siamo preparati per il bagno notturno, la nostre menti contorte  ci hanno portato a pensare che sarebbe dovuto essere speciale, per questo, abbiamo deciso di togliere i costumi, nessuno aveva mai fatto il bagno nudo e non c'era occasione migliore di questa per realizzare il nostro desiderio un po' matto. Quanto abbiamo riso nessuno può saperlo, solo noi, che stavamo attenti a mantenere la distanza di sicurezza!  Ricorderò sempre le nostre pazzie.

Da un po', nella spiaggia accanto a noi, il dj aveva iniziato a suonare, perciò dopo esserci rimessi il costume, essere usciti ed esserci cambiati, alcuni di noi, le coppie, abbiamo deciso di andare a ballare. A Giosuè, Toni ed Erica non piace farlo, perciò sono rimasti in tenda.

Arrivati sul posto noi ragazze ci siamo scatenate, ogni volta chiediamo ai ragazzi di portarci in discoteca, ma non lo fanno mai, quindi, in queste occasioni ne approfittiamo. Loro sono rimasti a guardare i nostri corpi muoversi a ritmo di musica. Adoro ballare. Non penso a niente mentre lo faccio, mi sento libera. Da quando ho lasciato la danza, spesso ne sento il bisogno, perciò premo play e ballo. Ballo finché il mio corpo non ce la fa più. Qualsiasi cosa va bene, qualsiasi musica. Per questo motivo, anche se l'ambiente della discoteca non è tra i miei preferiti voglio andarci, perche quando ballo lì in mezzo mi confondo con gli altri e non ho la paura o il timore di essere giudicata da qualcuno.

Questo però i nostri ragazzi non lo capiscono, quindi, vedendo le loro facce annoiate alla fine abbiamo ceduto e siamo tornati indietro. Lì, Daniele ed Aurora hanno preso un momento per loro, gli altri ci siamo seduti in cerchio a bere una birra e fare discorsi filosofici.

Anche io e Piè, abbiamo avuto un momento per noi. Siamo entrati nella nostra tenda e ci siamo sdraiati vicini vicini, un po' per il freddo, un po' per il bisogno che abbiamo di stare appiccicati. Ci siamo baciati e da li tutto il resto. Con il rumore delle onde come sottofondo, mi ha detto che vorrebbe io stessi con lui per sempre, che mi vede nella sua vita, nel suo futuro. Io gli ho creduto. Ho sorriso e l'ho baciato. Ho pensato che io lo vedo nella mia vita già da un po' di tempo, ma non gliel'ho detto perché è come se avessi paura di essere troppo esposta.

Siamo tornati dagli altri e tutti insieme ci siamo sdraiati a guardare il cielo. Era limpido. Non ho mai visto un cielo così stellato come quello di quella notte. Mai, avevo visto una stella cadente,prima di allora. Ho spostato lo sguardo verso ciò che mi circondava e mi sono detta che non avevo niente da desiderare, perché tutto il meglio lo avevo lì accanto a me; proprio in quel momento.

Il freddo iniziava a sentirsi perciò siamo entrati in tenda, ho dormito con Piè, all'inizio abbracciati, poi la scomodità ci ha fatti allontanare. Non riuscendo a dormire, ho passato tutta la notte a fissare i suoi lineamenti. A carezzargli la guancia e poi le labbra. L'ho guardato ed ho visto la mia persona, quella con cui vorrei condividere ogni cosa. La persona con cui vorrei fare l'amore. Lo amo, manca solo il coraggio.

Arrivata l'alba, sono uscita dalla tenda, facendo attenzione a non svegliare nessuno, ero sola, perciò mi sono goduta questo momento fino in fondo. Guardare il sorgere di un nuovo giorno è sempre emozionante.

Tutti pian piano si sono svegliati, abbiamo fatto colazione e poi siamo andati via.

Resoconto? Un bellissimo ferragosto. Un'esperienza nuova mai fatta, ma sicuramente da rifare.

Con i miei amici è sempre tutto molto bello.

Laura- Caro diario...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora