Caro diario,
non mi sono del tutto ripresa dalla brutta situazione in famiglia, ma ho avuto modo di sfogare le mie frustrazioni; diciamo...
Con i soliti ragazzi abbiamo passato il ferragosto in campeggio, come accade quasi mai, eravamo tutti.
Sono partita molto felice sapendo che mi sarei divertita e soprattutto sapendo che con Aurora le cose stanno migliorando e siamo molto più in sintonia.
Il primo giorno appena arrivati si percepiva un po' di tensione nell'aria. Dovevamo sistemare tutte cose e dovevamo sbrigarci. Questo ha portato Monica a comandare un po' la situazione, lei è l'unica che prima di noi ha fatto campeggio perciò ci guidava, ma non a tutti piacciono i suoi modi di fare e soprattutto il suo modo di imporsi, perciò al contrario di quello ch mi aspettavo, la vacanza non è iniziata nel migliore dei modi. Tutti ci scambiavamo sguardi di disapprovazione ma per evitare guerre inutile tutti tacevamo.
Per la sera avevamo programmato un'uscita all'insegna del divertimento,ma anche stavolta le aspettative non sono state soddisfatte; ad Erica è salita la febbre e siamo rimasti in campeggio a fumare e bere birra. Mi è dispiaciuto molto per Erica perché il giorno dopo i suoi genitori sono venuti a prenderla e non si è potuta godere la vacanza con noi.
Il secondo giorno, essendo la notte di ferragosto, con le ragazze avevamo in mente di divertirci e andare a ballare, in fondo lo scopo della minivacanza era proprio questo. Avevamo identificato una spiaggia che faceva discoteca fino a tardi ed entusiaste abbiamo proposto ai maschietti le nostre intenzioni, ma ancora una volta la sorte non è stata dalla nostra perché a Tony non piace ballare e Giosuè ha deciso che nel caso noi fossimo andati, lui, sarebbe comunque rimasto in tenda. Noi andiamo sempre incontro a lui, lui invece non si adatta. Pensa che dicendo "io non vengo, voi fate" ci lascia liberi, in realtà non è così per niente; non siamo tipi da lasciare la notte di ferragosto una persona da sola in tenda. L'unica soluzione che era nel mezzo tra le due fazioni era quella di cenare e metterci in spiaggia.
Non ho sopportato nessuno dei ragazzi quella maledettissima sera. Compreso Pietro. Lui e Daniele non erano molto propensi per venire a ballae ma ci avrebbero fatto il favore e si sarebbero adatti al contrario degli altri, ma sapendo che Tony e Giosuè non sarebbero venuti alla fine si sono schierati dalla loro parte. Ma, in generale, non c'era voglia di fare niente, noi ragazze sprizzavamo gioia da tutti i lati, volevamo divertici, loro stroncavano tutte le nostre idee sul nascere. Abbiamo deciso di fare il bagno di mezzanotte come da tradizione, ma anche stavolta i maschi ci hanno lasciato da sole. È finita che si sono sdraiati sulla sabbia e Giosuè si è anche addormentato. Nessuna idea propositiva. Nessuna voglia. Niente di niente. Che sono venuti a fare?
Ad un certo punto, la musica ci salva. Io, Auri e Monica abbiamo incrociato gli sguardi e senza dire una parola ci siamo capite: non avevamo voglia di rinunciare al nostro divertimento per loro. Ci siamo alzate e ci siamo dirette verso la musica. Abbiamo chiesto se qualcuno fosse disposto ad accompagnarci ma a parte Daniele nessuno si è proposto. Che uomini a mandare tre ragazze sole ballare in mezzo alle persone ubriache. Ci sono rimasta male. Mi aspettavo una qualche reazione da Pietro, mi aspettavo che se ne fregasse di chi ci ha messo i bastoni tra le ruote per tutta la vacanza e venisse a divertirsi con me. Ma non l'ha fatto ed ovviamente questo ha fatto si che non mi godessi in pieno nemmeno quei pochi momenti di divertimento davanti alla console. Tra l'altro in quei due giorni non ci siamo considerati minimamente, non pretendevo di stargli appiccicata, ma non credo sia giusto nemmeno sembrare degli estranei quasi. A quel punto, vedendo che nessun altro ragazzo oltre Daniele si è proposto, Aurora ha detto al suo ragazzo di restare con gli altri e di lasciarci andare solo femmine.
Man mano che ci avvicinavamo alla musica non so dire se mi sentivo più amareggiata per la situazione o più fiera perché finalmente non ci siamo limitate. Fatto sta che abbiamo ballato. Stavo attenta a chi si avvicinava e non perdevo di vista le mie amiche nemmeno un secondo, ma tutto sommato ci siamo divertite. Ma come dico da un po', la fortuna non è stata mai dalla nostra durante la nostra permanenza al campeggio e dieci minuti dopo essere arrivate hanno staccato la musica e desolate ci siamo sedute la sulla spiaggia a guardare il mare e gli ubriachi che ci pisciavano dentro; questo si che è stato divertente. Poi siamo tornate e abbiamo trovato un mortorio. Abbiamo svegliato i ragazzi e siamo tornati nel campeggio.
Ero un po' triste per la situazione di Pietro perciò il giorno dopo gliene ho parlato. Mi ha risposto che gli sembrava male lasciare Giosuè da solo a dormire e che ho sbagliato io ad andarmene. Quindi ti sembra male per Giosuè ma non ti sembra male per me che sono la tua ragazza? Stai sbagliando caro.
Ma almeno poi tutto il giorno mi è stato più vicino.
Giorno 15 è stato il più bello di tutti: la mattina abbiamo affittato il pedalò e abbiamo riso tantissimo per la nostra incapacità di guidarlo. Il pomeriggio, invece, abbiamo finalmente fatto la nostra amata "draghettata" cos' da sciogliere tutte le tensioni che rendevano la vacanza davvero pesante. Lo è divetata anche per me. spesso mi sono sentita a disagio con le ragazze, mi trattavano come se fossi incapace in qualsiasi cosa,, venivo richiamata da tutti per ogni cosa, venivo contraddetta in continuo ed anche Toni si è accorto che sono arrivata sul punto di scoppiare, anche lui ha notato come sono stata trattata e mi ha dato ragione in tutto e per tutto. Sono andata in campeggio per staccare la spina dalla solita routine che prevede mamma e papà in guerra e sono entrata in una situazione in cui per mantenere la pace dovevo fare lunghe passeggiate tranquillizzanti.
Fortuna che c'è stata la nostra amica "Draghettata"! questa ha ristabilito il nostro equilibrio e non è stato l'alcool a farci ridere tanto, alla fine non abbiamo bevuto così tanto, ma credo chd ognuno di noi, alla vista di una spiraglio di felicità si è lasciato andare alle cose stupide che ci fanno tanto stare bene. Mentre giocavamo abbiamo sentito tutti il bisogno di farvi un bagno, perciò senza pensare a niente abbiamo mollato tutto e siamo corsi verso la spiaggetta più piccola e carina che c'era. L'acqua era gelida ma ci siamo buttati correndo e ridendo prendendoci per mano. Siamo andati in contro a quel mare che da sempre nella mia storia mi accompagna. Abbiamo guardato la luna. Abbiamo giocato. Ho abbracciato il mio amore e finalmente dopo tre giorni di assoluta lontananza l'ho baciato e l'ho sentito vicino.
L'ultima notte, io e Pietro abbiamo dormito insieme, fino a quel momento avevo dormito con Auri e Monica. Abbiamo fatto l'amore ma non è stato bello, avevo paura che la gente vicino ci sentisse, non mi andava molto però allo stesso tempo volevo stare con lui perciò è andata come è andata. Svegliarci insiem però l'indomani è stato fantastico, vedere i suoi occhi verdi come prima cosa mi ha emozionata.
Abbiamo smontato tutto e ci siamo avviati verso casa.
Resoconto? La vacanza sarebbe potuta essere migliore senza tutte quelle incomprensioni e senza tutta quella tensione, ma in fin dei conti loro sono sempre parte di me, quindi sì, credo che lo rifarei un giorno.
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Laura- Caro diario...
Romance* La storia non è autobiografica* Salve a tutti! Quest'opera è diversa dalle altre, non è un semplice racconto. Potrete viverla in prima persona attraverso le pagine di un diario. La protagonista inconsapevole di quello che a breve le accadrà, ini...