Quando entro nel ristorante mi rendo conto che non c'è nessuno. Mi tolgo il cappello e urlo "Mr. Hillman!" Ma non ricevo risposta. Sento dei rumori dietro il ristorante. Mi dirigo verso il retro e vedo Hillman seduto su un secchio di ferro che urla ad Archer come tirare. Si gira e mi vede "Oh ciao Angel!" "La forza con cui tiri Archer é fantastica!" Lui si gira di scatto. "Eh? Perché ti sei fermato?- noto che il cerchio azzurro disegnato sul muro non é stato centrato neanche una volta - capisco. Senti ti mostro un trucco posso?" Chiedo. Hillman annuisce ma Archer non sembra contento. "Sai anche io insieme ad un altro ragazzo in ospedale facevamo questo gioco e perdevo sempre. Sono riuscita a centrarlo solo quando per la rabbia ho urlato il mio piatto preferito" dico ridendo. "É una scemenza!" Sentenzia. "Non é vero! Fai un piccolo tentativo in fondo che ti costa?" Lui sospira e ci prova. Ma con troppa poca grinta. Infatti va molto più storta dei suoi tiri normali. "L'avevo detto che era una scemenza" dice pettinandosi i capelli. "Fatta cosi si. Non ti sei impegnato! Riprova e metti in quel pallone tutta la tua frustrazione e un po' di Ramen. E non pensare al cerchio. Guardalo una volta sola. Pronto?" Sospira. E questa volta la palla entra quasi dentro. É rimasta fuori solo per un quarto. "Visto?" Dico. Lui sorride e guarda il mister "Ce l'ho fatta mister!" "Bravo" risponde Hillman. "Cosa volevi dirmi Angel?" Mi ridesto " Ah giusto. Ho bisogno di un consiglio. Non so più cosa fare con Caleb. Tratta male tutti e non si fida di nessuno" dico triste. "Devi aspettare. Avere pazienza ed fargli presente i suoi errori sempre e alla fine qualcosa cambierà. Mark riuscirà a farlo aprire un po'" annuisco. Speriamo bene. "E invece perché ho la sensazione che Jude mi odi anche se non mi conosce?" Chiedo "É solo perseguitato dai fantasmi del suo passato" "Ma che centro io?" Protesto. "Capirai a tempo debito" "Non mi piacciono queste affermazioni ma per ora possono bastare. Per quanto riguarda Caleb spero che tu abbia ragione. Non é cattivo" dico in sua difesa "Lo so" sorrido "Grazie e buon allenamento" me ne sto andando quando Archer mi blocca "Aspetta! Potresti non dire agli altri del mio allenamento?" Chiede. Lo guardo stupita "Certo. Ricorda, sei un gran calciatore, solo devi ancora crescere"
Il giorno dopo il mister si rivela più duro del solito "Jack non mi servono giocatori statici. Vai più avanti, Nathan perché hai passato la palla a Thor?" "Beh perché..." "Perché te lo ha detto Jude? Non sei in grado di fare un'azione decente senza seguire le indicazioni di Jude?" "Wow, il mister nell'altro campo si sta scatenando" esclamo a Celia e Cammi. E continua così per molto. Mentre faccio i miei allenamenti lo sento commentare aspramente tutti.
Quando finisco verso sera vado da Cammi che come al solito mi porta nello spogliatoio femminile. "Tuo padre é molto severo e pretende molto. Per certi aspetti mi ricorda il mio." "Lo so ma lo fa per il vostro bene" "Ma io mi fido di lui tuttavia glia altri non mi sembrano della mia stessa opinione." Quando usciamo dopo essermi lavata e vestita mi giro verso Cammi " "Sai sei simpatica" sto per aprire la porta della mensa quando mi ferma "Il cappello!" Dice allarmata. Mi tocco la testa "Ah si giusto" me lo metto e questa volta entro. Vengo accolta da un'aria pesantissima. "Cavolo ma cos'è?!" Urlo sconvolta. Decido di mangiare vicino a Darren che mi sembra il meno demoralizzato di tutti. Caleb non c'è. Strano. Dopo gli porto da mangiare. "Cos'hanno tutti?" Chiedo. Darren mi risponde preoccupato "Sono depressi per via dell'allenatore" "Ah" "Ci farà a pezzi!" Si lamenta Jack "Dov'è Mark?" Chiedo. "Sta arrivando" infatti in un secondo momento veniamo raggiunti dal resto della squadra. Di fronte a me si siede Harley. "Non sapevo avessi i capelli lunghi" lo guardo allarmata "Cosa?" Mi indica una ciocca bianca sfuggita al cappello. "Ah é finta! Volevo vedere ehm... Come sto con i capelli lunghi... Tu piuttosto, sei teso" provo a cambiare argomento e funziona. "Lasciamo perdere" e inizia a mangiare con foga.
"Caleb perché non sei sceso?" Dico entrando in camera sua con un vassoio. Lo vedo a letto che dorme come un bambino. Ah ecco! Hihihi! Mi avvicino di soppiatto "Sveglia!" Urlo. Lui si alza di scatto spaventato. Poi mi mette a fuoco e con espressione rabbiosa urla "Ma sei scema!?" Rido ancora più forte. "Scusa non ho resistito! Ti ho portato la cena" dico sedendomi sul letto di fronte a lui e porgendogli il vassoio. Lui lo prende e inizia a mangiare. "Sai sono simpatici, quasi tutti. Mi piacciono" azzardo "A me no. Non abbiamo bisogno di loro" dice "Non lo so io sono dell'idea che ognuno ha bisogno di qualcun'altro. Per esempio io ho bisogno di te" lui smette di mangiare e mi fissa. Allunga una mano e mi toglie il cappello. "Sei inquietante con quel coso" rido "Lo prendo come un " sospira e ricomincia a mangiare. "Sai ho controllato il regolamento del FFI e non ho visto nessuna regola che impedisce a più di una ragazza si giocare anche se negli ultimi dieci anni nessuna ragazza ha mai giocato. Non capisco perché debba indossarlo" dico guardando il cappello. "Non lo so. Forse li scandalizzeresti se scoprissero di essere più deboli di una ragazza" rido amaramente "Magari. Però non sono per niente forte. So che l'allenatore é bravo ma é imbarazzante avere un programma per se e non allenarsi con la propria squadra." Dico portandomi le ginocchia al petto. Lui appoggia il vassoio per terra e si avvicina a me e mettendomi le mani sulle guance mi fa alzare la testa "Non devi assolutamente pensarla a quel modo. Sei forte. E anche tanto. Riesci a competere con me no? Nessuno di loro ce la fa" mi dice guardandomi serio. Sorrido e gli prendo le mani poggiate sulle mie guance. "Devo tornare in ospedale fra due giorni" gli dico. Mi guarda sconvolto "Lo sapevo. Sapevo che non avresti dovuto partecipare! Vengo con te" "Non allarmarti. Devo fare solo una visita di controllo e vedo da sola" ghigna "Vedremo" mi raggomitolo sul fondo del letto . "No hai una tua stanza?" Chiede fingendosi scocciato. Sbadiglio "No. Buonanotte!"
Mi ritrovo il mattino seguente con i piedi di Caleb in faccia "Puzzano!" Urlo. Ma lui non si sveglia. Oggi sono tutti più tesi del solito. La mattina l'allenatore mi dice che posso allenarmi in un'amichevole con i miei compagni. Tuttavia tutti urlano contro tutti. "Sono preoccupato" dico a Mark. "Anche io" risponde. Poi mi chiama Cammi per il solito allenamento speciale. Appena finito vado a lavarmi. "Andiamo a pranzare?" Chiedo a Cammi "No io devo fare prima delle commissioni." Dice. Mi illumino "Vengo anche io!" "No, non é necessario. Dovresti mangiare" dice "Ti prego! Non sopporto più questo cappello. Voglio toglierlo" dico pregandola. "Va bene" risponde imbarazzata. "Evviva!" Così ci incamminiamo per andare a prendere medicinali e ingredienti per la cena.
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Angel
FanfictionCosa accadrebbe se al FFI ci fosse un nuovo giocatore? E se quel giocatore fosse la figlia del famigerato Ray Dark?