Parte 5

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Come al solito il pomeriggio mi ritrovo ad allenarmi. Questa volta ho optato per il campo al fiume. Tiro forte calci al pallone per sfogarmi. In verità ho mentito a Caleb. Non sono del tutto guarita. Non sono ancora in grado di sostenere due tempi di gioco completi. Non so nemmeno se riesco a sostenerne uno! Anche durante gli allenamenti che mi impongo per completarne uno ci metto un'intera giornata. Ma non mi arrendo fin quando non l'ho completato per intero. Sento delle voci in lontananza. Mi volto di scatto e vedo che sono Jude e Mark. Mi guardo intorno alla ricerca del cappello. Quando mi volto nuovamente, dopo averlo indossato, noto che Jude se ne va mentre Mark gli urla qualcosa ma Jude non si volta minimamente. Vado da Mark "Ciao!" lo saluto. Si volta "Ehy! Ti alleni?" chiede sorridendo. Guardo la palla che ho fra le mani e annuisco. "Vuoi giocare con me?" Chiedo speranzosa. "Ma certo. Andiamo!". Corro verso l'altra metà campo. "Che ruolo?" Gli urlo. Lui viene vicino a me "Portiere. Mi presento meglio, sono Mark Evans" gli stringo la mano "Angel Dark" "Bene Angel tira più forte che puoi mi raccomando!" E corre in porta. Appena finisce di mettersi i guantoni mi metto in posizione e tiro. La palla penetra nella porta con facilità, più precisamente dall'angolo sinistro, sotto lo sguardo incredulo di Mark. "Goal!" Urlo entusiasta saltellando. "Fantastico! Sei bravissimo" dice sorridendomi "Grazie" e continuiamo in questo modo fin quando non cadiamo al suolo stremati. Mi fa male il cuore, molto probabilmente ho esagerato. "Wow se molto forte Mark" "Anche tu non sei male! Dimmi ti piace il calcio?" "Lo adoro! Non farei altro dalla mattina alla sera. A volte mi dimentico anche di mangiare. Tuttavia papà all'inizio non voleva che giocassi ma lo facevo lo stesso di nascosto. Alla fine ha dovuto arrendersi ed allearsi con me" dico ricordando il giorno in cui si arrese e mi concesse la possibilità di giocare liberamente. "Sai nemmeno mia mamma all'inizio voleva" dice Mark. Mi metto a sedere e lo guardo curiosa "Come mai?" Lui mi guarda incerto poi risponde "Mio nonno è morto a causa del calcio secondo mia mamma. Per questo non voleva. Ma io non mi sono mai arreso e alla fine l'ho convinta!" Dice entusiasta mettendosi a sedere anche lui. "Tu invece?" Mi chiede. "Ero malato. Tuttavia mi allenavo lo stesso. Pensa a volte mi intrufolavo nei campi della Royal appena finivano gli allenamenti. É così che ho conosciuto David e Caleb. David si stava allenando senza sosta a causa di mio padre. Lo aveva accusato di non dare il massimo in una tecnica che doveva eseguire. L'ho aiutato." Mi guarda stupito "E Caleb?" "Beh lui è un po' particolare. Sembrava così solo. Allora decisi che sarebbe diventato mio amico e gli avrei fatto tornare la vera passione per il calcio. Sai era ossessionato dalla vittoria. Un po' lo è ancora. Ma parliamo in fin dei conti di calcio. Come si può non amarlo?" "Hai perfettamente ragione. Anche io in passato ho cercato di aiutare un amico perché sapevo perfettamente che il calcio è la sua passione. È come se senza questo pallone noi smettessimo di respirare!" annuisco vigorosamente completamente d'accordo con quello che ha appena detto. Succede così anche a me. Lo ammetto. "Senti Mark posso chiederti una cosa?" "Certo" "Come mai Jude non ci sopporta? Me e Caleb intendo. Sai quando Hillman mi disse che ci sarebbe stato ero così emozionato. Stavo per incontrare il mio idolo. Papà elogiava sempre le sue doti. Diceva sempre che era il suo miglior giocatore ma vedendolo oggi non ne sono più tanto sicura" Mark mi guarda preoccupato "Beh ecco... Vedi in passato lui e Caleb hanno avuto delle divergenze su alcune tecniche speciali" "Immaginavo una cosa simile. Non é facile essere amico di Caleb. Ma fidati, non é cattivo. É il mio migliore amico. Ma per quanto riguarda me? Perché mi odia?" Chiedo. Distoglie lo sguardo "Non lo so. Ma anche lui é una brava persona. Ha solo sofferto tanto quanto Caleb."

Il giorno dopo ci ritroviamo tutti insieme di nuovo sul campo da calcio. Ho fatto amicizia con Darren e Austin. Sono simpatici. Non capisco le occhiate minacciose degli altri nei confronti miei e di Caleb (anche se lui poco se ne cura). Ci stiamo riscaldando e Jude continua ad abbaiare ordini mentre si scambia frecciatine ogni tanto con Caleb. Ma come fanno? Hillman urla "Comincia la partita, siete pronti?" Noi tutti urliamo si e ci mettiamo in posizione. Sono in attacco insieme ad Axel. Il calcio d'inizio lo detiene la squadra avversaria. Kevin passa la palla a Frost che la passa a sua volta a Xavier che avanza velocemente. Jude urla a Austin e Shadow di bloccarlo ma Xavier la passa a Kevin prima che i due possano fare qualcosa. Tuttavia Caleb riesce a bloccargli la strada. Lo distrae e proprio mentre Kevin sorride soddisfatto per averlo sorpassato, Nathan in scivolata gli ruba la palla e la passa a Jude. La passa poi ad Axel. Avanzo anche io. Smarchiamo Thor e la ripasso ad Axel che si ritrova davanti alla porta di Mark che para il suo Tornado di fuoco con la Mano di luce. Forte! Dopo poco ci ritroviamo nella situazione contraria, con Kevin davanti a Darren. Fortunatamente la Mano insuperabile riesce a bloccare il tiro di Kevin. "Grandioso Darren!" Urlo. Lui mi guarda e alza i pollici. Rilancia a Jude che avanza con Caleb. "Passala a me!" Gli urla. Dopo qualche secondo di esitazione gli passa la palla. Caleb mi guarda e ghigna. Ho capito e inizio ad indietreggiare. "Cosa fai!?" Urla Jude. Caleb me la passa dietro. Inspiro forte e avanzo velocemente e appena arrivo davanti a Mark eseguo la mia tecnica "Ali dell'angelo!" Mark la prende in pieno petto e avanza indietro con tutta la palla superando la linea. É goal! Cade a terra stupito. Corro verso di lui "Oddio scusa stai bene?" Gli chiedo preoccupata. Lui si guarda le mani tremanti. "Sei stato bravissimo!" Mi dice sorridendo "La prossima la parerò sicuro" rido "Accetto la sfida!" Torno indietro e batto il cinque a Caleb. "Hai visto che tiro?" gli chiedo entusiasta. Mi scompiglia i capelli. "Brava... cioè bravo". Tuttavia l'azione seguente se l'aggiudica la squadra avversaria grazie a Xavier. Marvin Murdock, un tipo strano, si avvicina alla nostra porta. Caleb avanza dietro di lui. La trappola del fuorigioco. Trattengo a malapena le risate perché Marvin è convinto di farcela e ci rimane male quando l'arbitro fischia il fuorigioco. Povero. Scott passa la palla  a Caleb ma non riesce a fare goal. Mi domando tuttavia come mai Archer non abbia provato a fermarlo. Ma... Ma... Ma... i sta pettinando i capelli? "Archer sei grandioso" urlo e lui si volta pettinandosi più velocemente per l'imbarazzo. Scoppio a ridere. 


AngelWhere stories live. Discover now