Parte 13

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Vedo Archer parlare con dei ragazzi. "Cavatevela da soli da oggi in poi" Un ragazzino piccolo dai capelli arancioni e la stessa acconciatura di Archer lo guarda con aria triste "Ci stai forse abbandonando?" "Si esattamente. Ci si vede" e viene verso di me con gli occhi chiusi e le mani nelle tasche "Ti ho presa nanerottola - dice Caleb afferrandomi da dietro -Mh? Cos'hai?" Chiede e poi lasciandomi guarda davanti a se e capisce. "No non é possibile!" Urla il ragazzino dai capelli rossi. "Possibile che il calcio venga prima di tutto? Prima dei tuoi amici?" Gli urla uno dei ragazzini ovvero il ragazzo corpulento alto e dalla cresta gialla. Archer non risponde e loro lo osservano andare via. Voltargli le spalle. Archer mi urta e finalmente si accorge di noi "Come puoi comportarti così? Sono tuoi amici. Perché li abbandoni? Non potete essere amici mentre giochi?" Gli chiedo sconvolta. "No" risponde secco andandosene. "Archer..." "Lascialo stare" mi ferma Caleb "Ma..." "Mettiti il cappello siamo vicini" dice porgendomelo. Faccio una smorfia arrabbiata "Odio quest'affare" Caleb ride "Anche io. É inquietante".

Appena entriamo alla Raimon notiamo che l'allenatore é rimasto seduto sulla sedia all'ingresso intento a leggere un libro. "Grazie" gli dico. Lui annuisce non distogliendo ilo sguardo dalla pagina. Arrivati al piano delle camere mi volto verso Caleb "Perché non illustriamo a Mark e gli altri la tua brillante idea?" Gli dico entusiasta. Lui ghigna e mi accarezza la testa "Vai tu. Io sono stanco" lo tiro per un polso "Dai!!" Ma nulla da fare. "Ci vediamo dopo" ed entra in camera. Uffa! Chi da se ce la farò ad aiutarlo ad integrarsi?

Mi piazzo davanti alla porta della stanza di Mark e la spalanco senza cerimonie"Mi é venuta un'idea! In realtà è venuta a Caleb. Alleniamoci qui!" Dico. Mark alza lo sguardo di scatto appena vede la porta aprirsi e abbracciando la palla risponde entusiasta "Non é una cattiva idea, prendi" e senza preavviso mi lancia la palla. La intercetto e la tiro verso il muro. "Meglio di niente. Pronto che arrivo!" E gliela ripasso. Anche lui la tira al muro. E continuiamo così fin quando la porta non si spalanca di nuovo. Sono Jude e Axel. "Si vede che non ce la facevano più" dice Axel ridendo. Mi ruba la palla prima che io possa tirare e lo fa lui. "Ehy!" Esclamo sconvolta. "Tua Jude" e gliela passa. "Mark" urla Jude. E continuiamo. "Jude tira dai!" Si lamenta Mark. Mark para il tiro. "Gran bel tiro Jude!" Esclama Mark "Ora si che si comincia a ragionare!" Dico. Dopo un po' mi siedo per terra insieme agli altri. Guardo Jude di fronte a me "Per essere stupido sei bravo!" Lui in tutta risposta ghigna "Ma ci pensate se riuscissimo a diventare i n. 1 al mondo? Stiamo parlando del FFI. Stiamo parlando di una manifestazione a cui prenderanno parte tutte le promesse del calcio mondiale. Ci saranno dei talenti straordinari! Chissà quali tecniche speciali useranno! Pensateci se li battiamo saremo i numeri uno al mondo! Dobbiamo fare del nostro meglio per vincere! Impegniamoci al massimo!" Alziamo le mani e urliamo "Saremo i migliori!" La porta si spalanca ed entrano tutti gli altri urlando "Saremo i migliori!" Dopo un primo momento di stupore scoppiamo tutti a ridere. "Bene allora iniziamo il torneo!" Urla Mark! Sgattaiolo fuori. Davanti alla porta di Caleb una voce dietro mi chiama "Dove vai?" Chiede Axel in corridoio. Mi volto "Da Caleb. Mi ha detto di essere stanco. Voglio farlo allenare un po'" "Non é inopportuno per una ragazza andare nell camera di un ragazzo da sola?" Lo guardo sconvolta e scoppio a ridere "E perché mai? E poi parliamo Caleb! Non é la prima volta" noto che sorride trionfante "Che c'è?". Sono confusa. "C'è che sei la solita tonta! Puoi aggiungere un altro nome alla lista PERSONE CHE SANNO CHE SONO UNA DONNA STUPIDA." Dice Caleb. Mi volto poi guardi Axel. Poi di nuovo Caleb. "Ah ah ah beccata" dico imbarazzata. "Come facevi a saperlo?" Chiede Caleb "Beh era una paziente di mio padre" lo guardo ancora e mi avvicino al suo volto "Sai tu mi ricordi un ragazzo. Ma non puoi essere lui" dico. No lui era più grande. "Possiamo contare sul tuo silenzio?" Chiede Caleb minaccioso. Axel continuando a guardarmi annuisce.

Passo il resto della serata ad allenarmi con Caleb e anche il giorno dopo. Senza rendercene conto é già il grande giorno. Dopo la cerimonia di apertura ci riuniamo per scoprire chi giocherà questa partita. "Bene allor in attacco: Blaze, Frost e Foster. Centrocampo: Sharp, Swift e Dark - guardo la faccia sconvolta di Caleb - Difesa: Jack, Scott, Harley e Thor. Portiere e capitano della squadra Evans." "Tsk quello non capisce niente di calcio" questa volta non gli dico nulla anche perché secondo me ha fatto male a non far giocare Caleb. Ma non posso nemmeno protestare perché mi rendo conto di essere di parte. "Angel ricorda: O colpi speciali o entrambi i tempi." Mi dice Caleb prima di sedersi. Annuisco. "Ragazzi prima di entrare in campo voglio presentarvi un nuovo giocatore". Guardiamo Hillman stupiti. Poi viene verso di me e inaspettatamente fa cadere il cappello. I capelli mi ricadono fino alla fine della schiena. Mi guardano sconvolti a parte i pochi che lo sapevano "Questo cosa significa?" Chiede Caleb furioso. Hillman lo guarda impassibile. "Nulla. É solo il momento adatto" dice. Lo guardo perplessa. "Ed ora in campo" annuncia Trevis. Spero questo non turbi l'equilibrio della squadra. Tuttavia molti continuano a guardarmi sconvolti. Sospiro. Mi lego i capelli e decido di vedere cosa succederà mano a mano.

AngelWhere stories live. Discover now