Parte 30

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È passata una settimana da quando sono stata "cacciata" dalla mia squadra. Una settimana che non vedo Caleb. Ormai mancano meno di due giorni alla sfida finale. Ho fatto tutti gli esercizi che il mister mi ha assegnato. Mi sono allenata anche insieme alla neo-japan. Sono molto simpatici. Tuttavia mi mancano i miei compagni. Mi manca Caleb e in più dormo malissimo ultimamente. Credo di stare covando un'influenza così decido di andare in ospedale per fare alcuni controlli (dato che anche quando la temperatura mi sale di un grado per via dell'operazione e delle difese immunitarie basse devo andare sempre a fare dei controlli in ospedale). Appena in corridoio sento delle voci "La prego non ci porti via Axel. Non lo mandi in Germania. Non gli tolga il calcio. Venga a vedere la partita di dopodomani così capirà quanto sia importante questo sport per lui. quanta passione ci mette e quanto soffrirebbe lontano da questo". È Mark! Ma cosa sta succedendo? Axel se ne va? A qua to pare hanno finito di parlare per il dottor Blaze che si allontana da Mark venendo verso il mio corridoio. Ma per me la questione non è ancora conclusa. Lui mi nota e fa un cenno di capo "Buonasera Angel" lo seguo. "Manderà davvero via Axel?" Gli chiedo sconvolta. "Non credo siano affari tuoi" risponde con aria scocciata. "Non può farlo! Io calcio è tutto per lui. Sono sicura che lui non sia d'accordo con questa sua decisione" "Questo non ha nessuna importanza é deciso ormai ..." "lei sa cosa si prova ad amare tanto qualcosa ma essere costretti a lasciarla andare? Io si è non è bello. Sta condannando suo figlio all'infelicità" Sto praticamente urlando sconvolta. Lui si volta e guardandomi serio risponde "Va bene verrò. Ma se non noto nulla di così entusiasmante come dici prenderà il primo volo per la Germania. Adesso se vuoi scusarmi ho dei pazienti che aspettano" non mi ero resa conto di tenergli il braccio e di stringerlo forte. Glielo lascio tremante. "Mi scusi" e se ne va. Camino come uno zombie completamente intontita fin fuori l'ospedale. Non ricordo nemmeno perchè ci sono venuta. Ho la testa che pulsa un casino e faccio fatica a respirare. Forse per questo. Al cancello vengo raggiunta dalla voce di Mark che mi chiama. Mi volto di scatto. Troppo velocemente. La testa ora gira e diventa tutto buio. 

FUORI CAMPO 

Travis dopo quel breve incontro con Mr. Hillman si è reso conto che effettivamente aveva ragione. Stonewall non è mai stato così improduttivo come in questi giorni. Nemmeno minacciarlo di cacciarlo dalla squadra ha sortito qualche effetto nel suo comportamento anzi delle due lo ha solo che peggiorato facendolo sfociare nel menefreghismo più assoluto. Sono tutti in sala mensa per la cena quando riceve una telefonata da Evans. "Pronto" "Mister sono Mark Evans. Chiamo dall'ospedale. Angel si è sentita male. la stanno ricoverando. Hanno detto che la febbre nello stato in cui si trova è molto pericolosa. La prego di avvertire gli altri." "Arriviamo" risponde secco. I sensi di colpa iniziano a farlo ragionare più velocemente. questa settimana due dei suoi giocatori migliori sono stati più improduttivi che mai, è forse un caso? Entra in sala da pranzo e richiama l'attenzione di tutti. "Ho appena ricevuto una telefonata da Evans. Dark è ricoverata in ospedale. vi ha chiesto di raggiungerli" Smettono tutti di mangiare. per qualche momento il silenzio regna sovrano dove prima c'erano risate e rumori di posate che urtavano i piatti. Il silenzio viene interrotto da Caleb che freneticamente indietreggia con la sedia e senza guardare nessuno corre fuori. Gli altri ci mettono di più mossi dall'agitazione. Caleb arriva per primo e quando gli altri lo raggiungono sta facendo avanti e indietro davanti alla camera che l'infermiera ha spiegato loro essere di Dark. Mark è seduto vicino a Mister Hillman che appena nota Travis si alza con aria grave e va vicino a lui. Si appartano dietro un corridoio. La cosa insospettisce Jude, Axel, Mark e Caleb che decidono di seguirli. "Te lo avevo detto che ci sarebbero state delle conseguenze. Quando allena i ragazzi non bisogna soffermarsi solo sulla tecnica di ognuno o del gruppo ma anche dell'equilibrio emotivo di ciascuno. Questo è l'ABC di un allenatore. Hai del potenziale Percival. Non sprecarlo" Caleb esce da dietro il muro furioso. Ha capito immediatamente cosa è successo. Per settimane cercava di capire il motivo per cui Angel si fosse allontanata da lui. Sapeva che non lo avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà. E ora aveva capito il motivo scatenante. "Che cosa ha fatto!?" urla furioso. "Calmati Caleb" cerca di placarlo Hillman ma senza alcun risultato. "Che cosa?!" urla ancora più forte di prima. "Ho detto a Dark di togliersi dai piedi o non ti avrei fatto entrare in campo..." Caleb non lo lascia nemmeno finire di spiegare che si avvicina minacciosamente all'allenatore che rimane impassibile al suo posto come una statua di ghiaccio per nulla turbato dalla furia del ragazzo. "Lei non sa nulla di noi. L' avverto non mi fido di voi. Soprattutto dopo quello che è appena successo. State alla larga da noi o ve ne pentirete" dice minacciandoli e andandosene in tutta furia. "Mister ma ha fatto davvero una cosa del genere?" chiede Mark sconvolto. L'allenatore non risponde. Rimane ostinatamente con lo sguardo in quello di Hillman per capire, forse, l'entità del danno che ha creato. Caleb ritorna davanti alla porta di Angel e proprio in quel momento esce il dottore. Parla con Dan che deve essere arrivato mentre stava discutendo con il mister. Prima di andarsene annuncia che ora si può entrare nella stanza. Lui entra e si richiude la porta immediatamente dietro non permettendo a nessun altro di entrare. Secondo la diagnosi del medico in questa settimana l'accumulo di stress e l'irregolare assunzione dei farmaci l'hanno portata ad avere una ricaduta non da sottovalutare. Il cuore non ha retto. Il dottore ipotizza anche un eccessivo sforzo fisico che conoscendola Caleb sa che significa un allenamento incessante per giorni di fila. Quando la vede così piccola e indifesa intorno a quei macchinari così grandi gli viene un tuffo al cuore. Poi lo assale la rabbia verso il mister e quelli che dovrebbero essere i suoi compagni. Ma anche verso di lei che non ha avuto il coraggio di dirgli come stanno effettivamente le cose. Si siede sul letto di fianco a lei e prendendole la mano le sussurra "Idiota" Lei è l'unica famiglia che gli sia rimasta. "Ci faranno solo del male nanerottola. Era meglio quando eravamo solo noi due contro tutti" 

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⏰ Last updated: May 01, 2018 ⏰

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