Parte 9

28 0 0
                                    

"Chi se lo immaginava che gli allenamenti sarebbero stati così duri, io sono a pezzi!" Urla Jack sfinito fra un cucchiaio e l'altro di riso. "Non ditemi che vi siete già arresi! Coraggio! Il ritiro é appena iniziato!" Dice Thor. " Si é vero ma é dura lo stesso" afferma Todd sconsolato. "Ben detto Thor!" Affermo entrando. "Dove'eri finito?" Chiede Thor. Vado a prendere il cibo dalle manager. "Ha un'aria appetitosa grazie ragazze!" Dico. E Celia arrossisce di nuovo. Ma perché? "Allora?" Chiede Harley " Ah si l'allenatore mi ha sottoposto ad un altro allenamento" dico sedendomi vicino a Caleb. "In che senso?" Chiede Jude. " Ecco mmh aspetta Celia mostragli il foglio per favore non mi ricordo" dico imbarazzata. Jude prende il foglio e lo legge insieme agli altri. Alzano la testa e mi guardano con aria stupita. "Che c'è? Ero troppo concentrato" dico grattandomi la testa imbarazzata. "Ma no può essere!" Dice Jude. "Cosa?" Chiede Nathan che prende i foglio e legge. Sono curiosa anche io. Mi faccio porgere il foglio e lo leggo con Caleb. "Non ci trovo nulla di strano" dico guardando Caleb. Lui ghigna e mi accarezza la testa. Poi continua a mangiare. Nulla di strano quindi. E continuo a mangiare. "Anche io sono rimasta sconvolta ma vi garantisco che ha fatto tutto e anche bene. Piano piano ma ha fatto tutto" "Ma cosa succede!" Chiedo spazientita. "Nulla. Sono solo il doppio degli esercizi che abbiamo fatto noi oggi. E già i nostri non erano pochi." Dice Caleb tranquillo. "Ah, ma io non ho fatto partite come voi!" Sentenzio e ricomincio a mangiare. "Tu cosa ne pensi Mark di questo allenatore?" Chiede Xavier a Mark che non si é mosso dal tavolo dove ha la faccia spiaccicata sopra esausto. É di fronte a Jack. La alza e ci guarda. "Come mi sembra? Beh ha un modo di fare a cui non siamo abituati. Però credo che sia un bravo allenatore. É schietto, ci dice esattamente quello che pensa di noi. Sono sicuro che grazie a lui riusciremo a migliorare molto ragazzi se vogliamo giocare a livello mondiale." "Giusto capitano!" Risponde Jack. Concordo anche io con Mark. Esco dalla sala e mi dirigo verso l'uscita ma prima vado dall'allenatore. "Grazie" gli dico semplicemente. "Aspetta!" mi volto. L'ultima persona che mi sarei aspettata mi chiamasse viene verso di me "Jude! che c'è?" chiedo sospettosa. Ha un pallone in mano e me lo porge. "Ti va di fare due tiri?" lo guardo incerta"Mmmmh cosa trami?" gli chiedo. "Nulla" non mi fido per nulla. Ma come posso dire di no ad un pallone? Annuisco e andiamo verso il campo dietro la Raimon "Non sei stanco?" chiedo guardandolo. "E tu?" "Si ma non posso di certo tirarmi indietro. Dopotutto è la mia passione!" dico sorridendo. "Non sai dov'è tuo padre?" Scuoto la testa "A volte sparisce per mesi. Devo ammettere che mai così tanto o per lo meno senza dare notizie. Sono un po' preoccupata ma in fondo ho Caleb" "Ah" esclama con aria contrariata. "Si può sembrare cattivo all' inizio ma non lo è. Fa solo molta fatica a fidarsi degli altri e a volte quando ci prova fa dei casini" dico "E tu come ti sei guadagnato la sua fiducia?" lo guardo stupita "Beh non mi sono arreso! Sapevo che aveva bisogno di un amico. Ho lottato ma il risultato è più che gratificante" ride "Ma sei sicuro di essere il figlio di Ray Dark?" "Ѐ la seconda volta che me lo chiedono nell'arco di un giorno. Se volete vi porto il mio certificato di nascita!" esclamo. Metto il pallone per terra "Pronto?" gli chiedo. "Vai!" e iniziamo a giocare. Dopo vari tentativi riesce a rubarmi la palla "Non sei niente male!" esclamo col fiatone mentre lui corre in avanti. "Anche tu!" risponde. Dopo un po'mi siedo per terra distrutta. Ad un certo punto un pensiero mi attraversa la testa come un tram in corsa. Jude si sta sedendo vicino a me. "Posso vedere i tuoi occhiali?" chiedo. Lui mi guarda stupito "Come scusa?" Rido per il suo tono sospettoso. "Gli occhiali" ribadisco. Me li porge. Ha gli occhi color cremisi più scuri dei miei. "Che belli che sono i tuoi occhi - giro gli occhialini che mi ha passato e noto la piccola lettera incisa nel cuoio. La lettera A. - Lo sapevo. Te li ha dati mio padre questi vero? Per focalizzarti meglio sul campo e sui tuoi avversari" esclamo restituendoglieli. "Ha mantenuto la promessa" "Quale?" mi chiede rimettendoseli. "Quella di darli al suo miglior giocatore. Sai mi parlava molto di tee delle tue abilità di regista. Ho sempre desiderato affrontarti come prima." dico. Sta per rispondermi quando mi squilla il cellulare. "Pronto" "L'ospedale le ricorda della visita urgente di controllo che deve fare fra tre giorni." sospiro "La ringrazio" stacco la chiamata "Sarà meglio rientrare" "Concordo ci vediamo domani allora Mr. Occhialini" dico alzandomi. "Aspetta, non vieni alla Raimon?" "Ah ehm effettivamente non ho riunioni quindi potrei restare a dormire. Senti facciamo una gara a chi arriva primo!" dico. Lui mi guarda e sorridendo i dice "Guarda che non mi devi sottovalutare!" "Beh nemmeno tu!" Ma alla fine vince lui "Non è giusto voglio la rivincita!" esclamo facendo il broncio. Non sono mai stata brava a perdere. "Angel cosa ci fai con lui?" Spunta fuori Caleb. Mi spavento. "Ehy! Tranquillo abbiamo solo fatto una partita tutto qui" rispondo andando verso di lui "Non potresti" risponde con aria severa "Uff sembri mio padre" "È inquietante non dirlo mai più!" esclama. Rido ancora più forte. Mi volto verso Jude "Ehm senti posso considerarti, per ora, un compagno di squadra?" sta guardando male Caleb. Poi si concentra su di me. "Per ora va bene" "Come scusa? Non hai bisogno di compagni impertinenti e stupidi!" urla Caleb serrando i pugni. "Ehy ricordati che anche tu all'inizio hai fatto così con me, anche peggio forse. Va bene Jude ma sappi che non mi arrendo. Voglio diventare tuo amico e ce la farò!" 

Il giorno dopo il mister mi permise di allenarmi per metà giornata con i miei compagni. Stiamo facendo un'amichevole e io sono in squadra con Caleb. Mark rilancia la palla e urla "Tua Jude!" Lui la intercetta e la passa a Nathan che avanza ma Caleb parte in quinta e con una scivolata micidiale ruba la palla a Nathan che cade a terra. "Nathan tutto bene?" urla Mark preoccupato. Si Mark Grazie!" "Caleb! sei stato scorretto perché lo hai fatto?" gli chiedo. "Ottimo lavoro, bravo Caleb!" urla il Mister. Lui lascia la palla e se ne va via soddisfatto. Lo guardano tutti stupiti, e anche io. Ma la cosa non mi piace. Non so come fare per aiutare Caleb a fidarsi e a farlo smettere di comportarsi come se tutti gli fosse dovuto. Decido che alla fine degli allenamenti parlerò con Hillman per un confronto esterno. 

AngelWhere stories live. Discover now