Parte 16

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Esco dallo spogliatoio e vedo Caleb ad aspettarmi fuori. "Ciao nanerottola... Bel tiro" "Non avevo mai tirato uno schiaffo in faccia a qualcuno ma stava pensando cose orribili su mio padre" dico avvicinandomi a lui con aria triste. "Lo so" "Non so più cosa fare. Come andremo mai d'accordo se lui per qualche misterioso motivo si ostina ad odiarmi?" "Ce la farai. Tu ce la dai sempre" Lo abbraccio. Annuisco contro la sua spalla. Qualcuno si schiarisce la gola dietro di noi. Alzo la testa. "Jude.." "Interrompo?" Sembra imbarazzato. Caleb si volta con aria belligerante. "Se se venuto qui per insultarla di nuovo te ne pentirai!" Urla Caleb serrando i pugni. "Sono qui per scusarmi" dice dopo aver inspirato fortemente per prendere coraggio. "Davvero?" Chiedo speranzosa superando Caleb. Annuisce. "Mi sono comportato male." Mi porge la mano in segno di scuse e io mi slancio subito per afferrarla. "Ora siamo in tregua?" "No siamo amici. Se ti va..." "Certo!" Urlo entusiasta.

Due giorni dopo eccoci di nuovo alla Raimon intenti ad allenarci duramente. Gli altri stanno facendo un' amichevole nel primo campo mentre io mi alleno come mio solito insieme a Celia e a Cammi. L'allenatore ci chiama. Siamo tutti in attesa per sapere chi sarà il nostro prossimo avversario. Andiamo in sala riunioni. "C'è stato comunicato il nostro prossimo avversario che affronteremo nella fase preliminare. É la squadra del Qatar, I leoni del Deserto." "I leoni del deserto?" Chiedo "Che tipo di squadra é?" Chiede Jack "Sono dotati di una straordinaria resistenza. Inoltre dal punto di vista fisico sono molto forti e difficilmente perdono un contrasto" dice Celia "Se vogliamo vincere dobbiamo migliorare la resistenza e la fisicità. Dunque la preparazione per la gara si baserà su questi due aspetti. É chiaro?" "Si!" Urliamo. "Dark vieni con me" Lo guardo con aria interrogativa. Poi lo seguo. "Inutile dire che per te sarà impossibile giocare due tempi di fila questa volta. Chiaro?" Annuisco. Poi se ne va. Sto tornando in sala quando vedo uscire di lì Glass e Celia con... Dei baffi? "Che cos..." "Stiamo indagando sulla vita di Austin" dice Celia. Ha anche una pipa! "Perché?""Non ti sembra sospetto che non rimanga mai a dormire e se ne vada sempre via?" "No" "Interessante -Glass mi punta una lente di ingrandimento (avete capito bene) sulla faccia - sai qualcosa?" Alzo le mani "Ehm no nulla" mi guardano con aria poco convinta poi annuiscono"Vi faremo sapere!" E se ne vanno. Entro sconvolta "Scusate ma cos'hanno Celia e Glass?" "Vogliono scoprire come mai Austin va via sempre dopo gli allenamenti e non resta qui a dormire" dice Silvia. "Capisco. Scusate ma se glielo chiedessimo?" Dico "Secondo te ci risponderebbe?" Dice Caleb "Ma certo!" "Come sei tonta" "Ehy!" Gli tiro un pugni in testa. "Cosa ti ha detto il mister?" Chiede Shawn "Ehm che non posso allenarmi sempre con voi e che non giocherò due tempi" "Perché?" Chiede Harley "Beh perché..." "Perché none basta. Non dovete chiedere" dice Caleb. Sospiro "Perché il mio fisico non reggerebbe" dico imbarazzata.

Il giorno dopo al decimo giro di campo sotto il sole cocente (pare sia stata un'idea di Harley) Mark si gira e dice "Bene direi che per oggi basta" mi volto e noto che sono tuti a terra. "Che caldo!" Protesta Shawn. "É una vera faticaccia" esclama Xavier. "Sono proprio sfinito." Esclama Jack. Vedo che il capitano esce di corsa seguito da Axel. Sono curiosa e li seguo. "Ho scoperto dove va Austin!" Sento dire da Silvia. "Bene andiamo" "Posso venire con voi?" Chiede Axel "Anche io! Anche io!" Saltello dietro Axel. "Axel, Angy" esclama Mark sorpreso. "Sapete ragazzi. Anche io sono un po' preoccupato per Austin" guardo Axel "Hai notato anche tu che non segna mai in porta e si limita molto in campo?" Gli dico. Lui mi guarda e annuisce. "Bene allora andiamo tutti insieme" dicono Mark e Silvia. "Scusa Angy ma tu non eri quella ?" Mi rimprovera Axel. "Ci ho provato prima dell'allenamento ma nulla. Quindi: A mali estremi, estremi rimedi!" Dico alzando le braccia. "Austin va alla zona del mercato dopo ogni allenamento" dice Silvia "La zona del mercato?" Chiede Mark. "Si e a quanto risulta dopo è entrato in un ristorante" "Si ma ancora non riesco a capire come mai vada via sempre a quell'ora" dice Mark con aria pensierosa. Quella faccia non gli si addice molto. In lontananza scorgo una testa viola familiare. Corro da lei "Cammi!" "Ehy Cammi!" Urla Mark. Lei si volta. "Ragazzi! Mark! State andando da qualche parte?" "Si stiamo andando da Austin" risponde Mark. "Da Austin?" Chiede incredula. "Mmh mmh. Ogni giorno Austin lascia gli allenamenti sempre alla stessa ora. E volevamo capire il perché" afferma Mark. Dietro di Cammi dal vicoletto stretto e buio sbucano dal nulla dei ragazzi sopra quelli che non si capisce se sono biciclette o motorini. Il capo più grande di noi di qualche anno ha i capelli rossi lunghi e lo sguardo da delinquente. Ci fischia. "Ma lo sapete che siete proprio carine?" "Ma chi é?" Chiede Mark. Scuoto la testa incredula quanto lui. "Che ci fate con quegli imbranati? Perché non fate un giretto con noi? Che ne dite ragazze?" "Mark cercate di non mettervi nei guai prima della partita" dice Silvia "Si lo so" risponde. "Ma io vi conosco! Siete gli amici di Archer!" Dico dopo aver guardato meglio i tre dietro quello sbruffone. Loro mi guardano increduli. "E tu chi sei? Come fai a conoscere Archer?" Chiede il ragazzo grosso. "Angy lascia stare" dice Axel. "Forza siamo in ritardo" afferma Mark sorpassandoli. Faccio scudo a Cammi quando deve passare davanti al teppista rosso. Ma lui intercetta il mio polso e lo afferra con violenza. "Sei la ragazza di Archer quindi. Che ne dici di cambiare giro. Vieni con noi" per fortuna non c'è Caleb perché sarebbe già partito di testa. "Lasciala stare" urla Axel rabbioso. "Non fare nulla. Ci penso io." Dico "Cosa hai detto? Moccioso sparisci prima che ti faccia molto male" dice il teppista ghignando. Si guardano in cagnesco fin quando non sentiamo "Ma davvero?"

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