Capitolo Sei.

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Passarono diversi giorni dove ci divertimmo a passare del tempo assieme finché non giunse la mattina del 24 dicembre. Andai a fare colazione mentre ancora tutti dormivano ed incontrai Arthur.
«Buongiorno signor Weasley.» Dissi strofinandomi l'occhio sinistro.
«Buongiorno Sara! Vuoi qualcosa da mangiare?»
«Credo che un bicchiere di latte vada bene, grazie.»
«Sei fortunata, l'ho appena tolto dai fornelli. Ecco a te.» Rispose l'uomo, versandolo in una tazza che, in seguito, mi porse. Portò in tavola anche zucchero, caffè e biscotti, per poi attaccare bottone mentre mangiavamo.
«Hai già pensato ai regali di Natale?»
Scossi la testa. «Sono una persona che va molto ad occhio, passerò per le vetrine di Diagon Alley e spero di trovare qualcosa di bello per tutti quanti.»
«Mi sembra una buona idea.»
La nostra conversazione venne interrotta da Ron e Fred che giunsero in cucina ancora mezzo addormentati.
«Buongiorno ragazzi.» Li salutai.
«Gradite qualcosa?» Chiese loro Arthur.
«Latte.» Dissero all'unisono, per poi accomodarsi.
Ben presto arrivarono a far colazione anche rutti gli altri. La tavola si accese e restai lì a chiacchierare nonostante avessi finito di mangiare, andando via solo una volta finito tutti quanti e mi diressi al bagno. Quindi mi lavai e, una volta asciugati i capelli, cominciai a vestirmi: un outfit semplice, con dei caldi jeans chiari ed una t-shirt coperta da una morbida felpa oversize. Approfittai del fatto che ora erano gli altri a prepararsi per salutare i genitori dei Weasley ed uscire: era un bene esser da sola, così da comprare un pensiero a tutti senza venire scoperta. Messo il giubbotto e appena aperta la porta subito l'aria fredda inglese mi fece rabbrividire. Guardavo attorno a me la neve sulle abitazioni e cascare giù dalle foglie degli alberi, o le impronte che lasciavano le mie scarpe. Diagon Alley aveva un'aria magica, quel giorno. Si respirava il profumo del Natale, tutti come me gironzolavano alla ricerca di regali per le persone care, avvolti in abiti caldi che si concedevano una calda cioccolata.
Ebbi la fortuna di trovare tutto in poche ore e dunque mossi piede verso casa ma, all'improvviso, un piccolo luccicare aveva attirato la mia attenzione: una bracciale dal freddo colore argenteo brillava sulla vetrina di un negozio, ed io capii che era esattamente il regalo giusto per lui.

Nella via per il ritorno a casa, incontrai Fred e George.
"Ciao ragazzi." Dissi.
"Ehi Sara!" Dissero all'unisono.
"Hai già comprato tutto?" Mi chiese George.
"Si!" Risposi.
"Anche per noi?" Chiese Fred.
"Ovviamente!" Dissi, andandomene.
Li salutati con un cenno di mano. Tornai a casa e sistemai i miei regali sotto l'albero, aggiungendoci sopra un biglietto con scritta una piccola dedica e il nome del destinatario.

Finito tutto, presi il mio libro e mi sedetti a terra davanti al caminetto acceso, con la schiena appoggiata al divano, in attesa del ritorno degli altri.
Dopo un'oretta circa tornarono.
Io sistemai il mio libro e loro i regali. Poi andammo tutti in camera dei ragazzi, a chiacchierare, in attesa del pranzo.
"Quindi, a chi avete fatto il regalo?" Chiese Hermione
"A tutti." Risposi.
"Cosa intendi per 'tutti'?" Chiese Ron.
"Tutti voi, compresi il Signor e la Signora Weasley. Poi ai miei parenti. E infine a..." pensai se dirlo o no che avevo comprato qualcosa a Draco.
"E infine basta." Conclusi.
Optai per il no. Non volevo che lo sapessero. Tanto non l'avrebbero visto il pacchetto, perché si trovava nella mia borsa, insieme a quello per Piton. Mentre, quelli per mia nonna e per mia zia si trovavano sotto l'albero, dato che, questa sera, sarebbero venute qua per passare il Natale con noi.
Non vedevo l'ora che arrivassero.
Mi mancavano tanto.

"E voi?" Chiesi.
"Idem." Risposero.

Continuammo a parlare, finché Arthur ci chiamò per pranzare.
Mangiammo e il resto della serata passò tra giochi e numerosi scherzi tra noi giovani. Verso le 19 arrivarono mia zia e mia nonna. Corsi ad abbracciarle. Le strinsi forte a me, salutandole. Poi tornai a prepararmi. Per la cena di Natale mi vestii abbastanza elegante.
Avevo un vestito lungo, con il corpetto nero e il cinturino con degli Swarovski, che separava il corpetto dalla lunga gonna Bianca. Non era ampia, ma non era nemmeno aderente, scendeva lunga sulle mie gambe.
Poi ai piedi avevo delle semplici ballerine nere. Portavo degli anelli, una collana, dei bracciali e degli orecchini di perle. Mi truccai un pochino: giusto un po' di ombretto e mascara, con un filo di eye-liner e un lucida labbra sul color pesca. I miei capelli ricadevano lisci sulla mia schiena, con qualche boccolo sulle punte.

Erano già seduti a tavola, aspettavano solo me.
Mi sollevai il vestito con le mani per non cadere e scesi le scale.
Tutti si girarono sentendo il rumore dei miei passi. Rimasero a guardarmi mentre scendevo le scale imbarazzata.
Mi sedetti al mio posto: tra Ron e Fred.
"Sei bellissima." Mi disse mia zia.
E tutti gli altri iniziarono a commentare e a giudicare la mia 'bellezza' che, personalmente, non vedevo. Così scoppiò il caos totale a tavola: parlavamo tutti insieme mentre mangiavamo.
Il cibo era buonissimo.

La cena fu fantastica. Mi divertii molto. Risi tantissimo per le battute di Fred e George, erano esilaranti.

Era tutto perfetto:
Seduti al tavolo si trovavano quasi tutte le persone più importanti della mia vita.
I sorrisi.
Le risate.
Gli sguardi calorosi che ci mandavamo.
In quella stanza quasi quasi era possibile toccare l'armonia che si era creata tra di noi.
Fu fantastico.

Dopo cena mettemmo un po' di musica.
Mentre gli adulti parlavano, noi ragazzi andammo in salotto a scatenarci. Dallo stereo partiva musica di ogni tipo. Dal pop al lento. Quando partiva la musica pop ci scatenavamo, invece se c'era un lento Harry e Hermione ballavano insieme, mentre io e Ginny passavamo da Ron a Fred e a George. A volte partiva anche della musica country. Quella era esilarante, perché nessuno la sapeva ballare, quindi ci inventavamo dei passi a caso e ridevamo tantissimo.

Alla fine ci stancammo e spegnemmo la musica; ci sedemmo sul divano e bevemmo qualche drink mentre parlavamo.

Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora