Capitolo Due.

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Si sedette sul letto ed io entrai sul nostro piccolo bagno privato - che ogni stanza aveva - per mettermi il pigiama.
Ero fiera di me.
Quando uscii notai che Draco non c'era più e, sinceramente, non mi importava, anzi, era meglio se non c'era, così mi coricai e mi misi a leggere.

Draco's point of view.

Mio Dio, non era reale. Non poteva esserlo.
In questi quattro mesi non si è mai ribellata ed ora? Ora mi è venuta a dire tutte quelle cose?
Rimasi spiazzato: nessuno mi aveva mai parlato così.

Andai ai bagni comunali dei Serpeverde, misi il pigiama e, prima di tornare in camera, andai verso specchio. Posai le mani sul lavandino e mi guardai, ripensando a tutto.
Ma come avevo potuto farmi mettere i piedi in testa da quella lì?
Gliela volevo far pagare. Dovevo fargliela pagare. Dunque, a passo svelto, tornai in camera e spalancai la porta con forza.
«TU! LURIDA...»
Gridai, ma mi bloccai subito alla sua vista. Dormiva, le labbra un poco schiuse ed il libro posato sul petto. Allora fui certo di essere totalmente uscito di testa, sarà a causa dello schiaffo. Ma, d'altro canto, non riuscii a fare a meno d'avvicinarmi a lei. M'inginocchiai ai piedi del suo letto e le tolsi una ciocca di capelli dal viso. Era davvero bella.
«Mi dispiace, Sara. Per tutto quanto.»
Le sussurrai, cogliendo il momento proprio perché non poteva sentirmi.

Sara's point of  view.

Non stavo dormendo per davvero.
Volevo aspettare per vedere quanti insulti mi avrebbe tirato, quindi la mia reazione fu una totale sorpresa.
Quelle parole uscire dalle labbra di Malfoy parevano essere stranamente vere, sentivo di non aver bisogno di dubitar di lui. Quindi sorrisi ed aprii gli occhi. Guardai i suoi capelli biondi che gli ricadevano tra le dita delle mani quali sorreggevano la testa vuota di cui era dotato.
Io mi girai verso di lui, che alzò la testa.
«Dispiace pure a me.»
Dissi.
«No, Sara, non devi dispiacerti. È stata colpa mia, fin dall'inizio. Io ti ho reso la vita un inferno e non te lo meriti sicuramente. Sei sempre stata una brava persona e dopo la vita che hai vissuto, tutto quello che hai passato, mi sento uno stupido.»
Ammise, ormai in procinto di piangere.
Oh cielo.
«Nono no, Draco!»
Mi sedetti al bordo del letto e con il pollice gli asciugai il volto.
«Hey, non devi preoccuparti. Va tutto bene. Non fa niente, davvero!»
Dissi, accarezzandogli la guancia con delicatezza.
Lui alzò la testa e mi guardò dritto negli occhi.
«Ti va se ci riproviamo...?»
Propose, lasciando ch'io leggessi il timore nei suoi occhi.
«Certo!»
Si alzò e mi abbracciò, e ciò fu totalmente inaspettato, ma non lo diedi comunque a vedere e ricambiai il suo gesto per poi andare a dormire.
La notte passò in fretta e, quando mi svegliai, stavano ancora tutti dormendo. Dunque ne approfittai e andai a prepararmi per la scuola.
Quando finii, uscii e sistemai il mio zaino con tutto il materiale scolastico.
Draco e Tiger si svegliarono e mi salutarono con un cenno di mano, essendo ancora addormentati, ma in breve andarono anch'essi a prepararsi.
Andai in biblioteca a cercare un libro sui babbani per sapere un po' di più sul loro conto ed essere già preparata per la gita a Londra di domani.
Dopo almeno venti minuti di ricerca, lo trovai e andai in sala grande per la colazione e mi sedetti vicino a Draco, che mi sorrise.
Presi del tè e lo versai sulla mia tazza.
Prima di prendere anche i biscotti, alzai la testa per cercare una chioma mora con degli occhiali rotondi e la vidi. Stava guardando me.
Rimasi qualche secondo a fissarlo, finché Draco mi sussurrò:
«Chi stai guardando?»
Sobbalzai dallo spavento.
«Potter.»
«Hey, frena frena. Ti piace Potter?»
Chiese con un sorrisetto divertito.
«No, Malfoy. Non mi piace Potter.»
Poi presi un cucchiaio e glielo puntai addosso.
«Azzardati a parlare di questa conversazione con qualcuno e giuro che ti faccio mangiare da un Ippogrifo. Ci siamo capiti?»
Probabilmente apparivo tutto tranne che minacciosa, difatti lui si mise a ridere. Io feci finta di offendermi e mi girai dal lato opposto a lui.
«Dai Sara!»
Disse scuotendomi le spalle.
«Smettila! Tanto lo so che mi adori!»
Continuò.
Mi girai di scatto.
«Ah, così io ti adoro? Ma non diciamo sciocchezze, Draco!»
Lo guardai con un sopracciglio alzato ed un'aria piuttosto divertita.
«Okay, in fondo un pochino è vero.»
Sospirai vedendo il suo sorriso divertito.

La giornata passò velocemente e, finalmente, era arrivato il giorno della gita a Londra. Una semplice gita di studio: dovevamo capire cosa fanno i babbani durante la loro vita, un lavoro di gruppo.
Zio Piton ha preferito che i gruppi fossero formati da compagni di stanza così da poter studiare anche negli orari in cui non c'era scuola.
Salimmo sul bus ed io e Draco ci sedemmo vicini, mentre Tiger era dietro di noi, solo.
«Dunque...» borbottai scarabocchiando sul mio quaderno, «Da dove volete cominciare?»
Chiesi agli altri due miei compagni.
«Io direi di...» cominciò Draco, muovendo la mia mano che teneva la penna e scrisse qualcosa sul quaderno.
Sembrava una lista su cui vi era scritto:
- Come vivono la giornata;
- Cosa mangiano;
- Come si vestono;
-Che lavoro fanno.

«Uhm. Può funzionare.»
Ammisi sinceramente dopo aver letto le sue parole.

Poco dopo passarono Harry e Ron.
«Ciao Ron!»
Esclamai, alzandomi dal mio posto.
«E ciao... Harry.»
«Ciao Sara! Io vado a cercare un posto, a dopo!»
Mi rispose il rosso, mentre Harry guardava ovunque, tranne che a me.
«Harry ti senti bene?»
Domandai, lievemente preoccupata dal suo strano atteggiamento che portava nei miei confronti da un po' di giorni a questa parte.
«Non ce la faccio più.»
Borbottò in rimando, prendendomi poi il viso tra le mani e baciandomi davanti a tutti.
Io rimasi paralizzata e, quando si staccò, se ne andò via di fretta. Mi sedetti di nuovo accanto a Draco e non parlai per tutto il viaggio fino a Londra, anche se dentro di me ero felicissima. Forse provavo qualcosa per Harry, ma i miei pensieri erano troppo confusi.

Arrivati a Londra, ci fecero scendere dal bus.
Avevamo tre giorni di tempo per studiare i babbani.
Avevano prenotato in un hotel e la disposizione era come quella dei dormitori scolastici.
Sistemammo le valige e iniziammo la ricerca.
Londra era splendida. Faceva freddo. C'era la neve. Era spettacolare.

In poche parole, questi tre giorni sono passati tra: studio, battaglie di palle di neve e il pattinaggio sul ghiaccio.
Io, personalmente, mi sono divertita tantissimo.

Per il ritorno ad Hogwarts, sul bus ero vicino ad Harry.
Eravamo presi per mano e stavamo parlando della ricerca sui babbani, la mia era andata molto bene.
D'un tratto, mi diede un bacio a stampo e, quando si staccò, posò la sua fronte sulla mia domandandomi: «Vuoi stare con me?»

Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora