Capitolo 40 - Occhi brillanti.

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"Non dovrai più soffrire." gli sussurrai, con un sorriso un po' ammaccato.
"Entrambi non soffriremo più. Finché staremo insieme niente e nessuno ci potrà più separare." mi disse a bassa voce.

E, sotto la  luce soffusa del tramonto che penetrava dalla finestra, lui, sorridendo, posò la sua fronte sulla mia, facendo toccare i nostri nasi.
Le sue mani che mi accarezzavano la schiena mi provocavano un brivido in tutto il corpo.
"Mi eri mancata Principessa." mi disse allontanandosi un poco da me.
Sorrisi.
Poco dopo lo guardai.
"Te la fai prima tu o io la doccia?" gli chiesi.
"Vai te, io poi dopo mi lavo i capelli nella vasca."
"Non ti fai la doccia?"
"Sarebbe la quarta che mi faccio oggi, credo di essere abbastanza pulito." rispose, ridacchiando.
"Come vuoi." dissi, facendo spallucce divertita.
Dal mio armadio afferrai i vestiti puliti e mi chiusi in bagno.

Dopo una veloce doccia avvolsi il mio corpo nel morbido asciugamano rosa.
In fretta mi asciugai e mi iniziai a vestire. Appena fui abbastanza coperta feci entrare Draco, che attendeva fuori dalla porta. Ero scalza e addosso portavo la gonna e la camicia bianca non del tutto abbottonata. Come di suo solito, prima di chinarsi nella vasca, mi squadrò da testa a piedi.
Quando si posizionò adeguatamente per lavarsi i capelli lo guardai dallo specchio e lo vidi un po' in difficoltà sul da farsi.
"Draco?" lo chiamai.
"Mhh?" rispose.
"Vuoi che ti aiuto?"
Fece un respiro di sollievo.
"Si, grazie a Dio." rispose.
Mi avvicinai a lui, con ancora i capelli bagnati. Misi le gambe ai lati del suo corpo mentre lui stava con le ginocchia a terra, inchinato verso la vasca. Aprii l'acqua e gli bagnai completamente i capelli, facendo scivolare via tutto lo shampoo. Poi di quest'ultimo ne afferrai un barattolo nuovo che stava posato sul bordo della vasca. Glielo versai in testa ed iniziai a massaggiargliela. In poco tempo i suoi capelli si riempirono di schiuma. Dopo averli risciacquati gli misi un po' del mio balsamo ed infine glielo tolsi nuovamente. Quando chiusi l'acqua afferrai un asciugamano pulito e con quest'ultimo gli incasinai tutti i capelli in modo da asciugarli in pochino per non bagnare troppo a terra.
Insieme andammo verso il lavandino.
Uno di fianco all'altro ci guardammo allo specchio. Presi il pettine, ma lui me lo tolse dalle mani e iniziò a spazzolarmi i capelli. Intenerita sorrisi, guardando il suo riflesso nello specchio. Lui mi vide e, sorridendo, mi diede un bacio tra i capelli bagnati.
Ogni tanto mi tirava i capelli ma non mi importava, era già un miracolo se sapeva pettinare la mia indomabile chioma. Quando ebbe finito mi guardò con occhi da gattino ed io sospirai.
"Certo che ti pettino." sorrisi.
Presi il piccolo sgabello che tenevano in bagno per posarci gli asciugamani o altra roba. Lo posizionai alle sue spalle e ci salii sopra, superandolo di pochi centimetri. Mi allungai per prendere il pettine e gli spazzolai i capelli, mentre guardavo il suo volto riflesso sullo specchio. Non appena finii feci un piccolo balzo per scendere e andai a prendere il phone. Feci per attaccarlo alla presa di corrente, ma lui mi bloccò dicendo:
"Ferma! Non ti farò mica morire folgorata."
Io sorrisi al suo gesto carino.
Appena finí presi il phone e asciugai i suoi biondi capelli profumati. Poi, a turno, appena finii, lui li asciugò a me.
Entrambi un po' spettinati, più io dovrei dire, ci buttammo a peso morto sul suo letto.
"Sei una brava parrucchiera." disse dopo un po'.
Mi girai dal suo lato.
"Lo so." risposi, alzando un sopracciglio.
Lui si avvicinò ancora di più a me.
"Davvero?" mi chiese.
"Si." risposi reggendo il suo sguardo.
Lui si avvicinò ancora di più facendo sfiorare i nostri nasi.
"Ne sei proprio sicura?" domandò, nuovamente, con aria di sfida.
Cercai di continuare a guardarlo negli occhi, finché non cedetti ed il mio sguardo cadde, facendomi arrossire. Rialzai lo sguardo, mirando dritto si suoi occhi di ghiaccio. Brillavano, sembrava quasi che due stelle si fossero impossessate di essi. Ali avevo sempre trovati belli, ma guardandoli da vicino lo erano ancora di più.
"I tuoi occhi.." sussurrò.
In quel momento tornai con i piedi per terra. Restai ferma, anche se nella mia testa vagavano milioni di domande.
"Sono diversi.." continuò.
"I-in che senso?" balbettai.
"Sono brillanti e luminosi, come due stelle prese dal cielo. Sono dolci e delicati. Semplici ma fantastici. Belli, come sempre, ma diversi. Hanno un non so che di più bello, qualcosa che li rende così tanto luminosi da folgorare tutti."
disse.
Sgranai gli occhi.
"Ed è una cosa brutta o una cosa bella?" chiesi, non avendo capito ciò che intendeva dirmi con quelle dolci parole, o forse amare.
"Bella, ovviamente. I tuoi occhi ti rendono speciale." rispose.

Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora