Con la parte anteriore del martello tolsi via il chiodo che poco prima stavo piazzando lì. Però, appena fu fuori, da quel piccolo buchino iniziò ad uscire dell'acqua che mi andò tutta in faccia.
"Non ci voglio credere." esclamai, cercando di tappare il buco con la mano.
Fortunatamente, poco dopo tornò Draco in stanza.
"Ma che..perché qui è tutto bagnato?!" gridò, vedendo l'acqua a terra.
Fece qualche passo in avanti e mi vide, intenta a tappare il muro con le mani.
"Ma che cazzo hai fatto?!" gridò.
"Non stare lì impalato e vieni ad aiutarmi!" esclamai.
Sbuffando, salì anche lui sul letto per darmi una mano.
"Sapevo che eri stupida, ma non credevo così tanto. Mi spieghi come hai fatto a bucare il tubo dell'acqua?" sbraitò.
"Volevo solo appendere un quadro!"
Lui sopirò.
"Vai a cercare qualcosa per aggiustarlo." mi disse, abbastanza calmo.
Annuii con la testa e lui mise la sua mano al posto della mia per tapparlo.
Aprii tutti i cassetti della stanza e non trovai nulla, così mi girai da lui.
"Conosci qualche incantesimo per questo tipo di problema?" gli chiesi.
"No, non credo. Tu?"
"Nemmeno io..." mi fermai a riflettere qualche secondo.
"Ci sono! Potremmo mettere di nuovo un chiodo per tappare il tutto." esclamai.
"Non so se funzionerà.."
"Si, fidati di me. Almeno, proviamoci." dissi.
Ripresi il martello e alcuni chiodi e salii sul letto, accanto a lui.
"Okay, ora, tu togli la mano ed io metto subito il chiodo, va bene?" gli chiesi, guardandolo.
"Okay, vai." rispose.
Tolse la mano ed io subito misi il chiodo.Draco pov's
Piazzò il chiodo ed iniziò a dare forti martellate a quest'ultimo, nonostante le mani bagnate. Non appena fu totalmente attaccato al muro sposto le mani e mi guardò felice.
"Ce l'abbiamo fatta!" gridò esaltata.
Anch'io sorrisi divertito, mentre mi batteva il cinque.
"Perfetto, ora finisco di sistemare le mie cose e me ne vado, contento?" mi disse poco dopo.
"Facciamo così, dato che sei stata brava nel trovare la soluzione a quel problema, puoi restare in stanza." le dissi.
Lei si girò verso di me e mi sorrise.
"Draco, io sto solo cercando di essere tua amica, quindi, se non ti fa piacere, me ne vado." affermò, calma.
Io restai qualche secondo a guardarla, per poi sorriderle dolcemente.
"Sai, in questi anni, mi sei mancata." le dissi.
Lei sorrise a trentadue denti e mi venne ad abbracciare. La strinsi forte a me, come se potesse scappare da un momento all'altro.Tipo così.
La verità è che non volevo più separarmi da lei. In fondo al mio cuore sapevo che era una brava persona e che si sarebbe dimostrata una vera amica; era una tipa tosta e coraggiosa, molto forte nel campo della magia, era pure brava nei lavori manuali, nonostante combinasse una marea di cazzate, era testarda e il ciò la rendeva una ragazza complicata, ma piacevole da vivere.
Con lei avevo già messo i puntini sulle 'I', nel senso che tra noi ci sarebbe stato un rapporto solamente d'amicizia, niente di più, niente di meno. Ero fidanzato e, nonostante Pansy fosse estremamente odiosa e insopportabile e che non provavo nulla per lei, non potevo lasciarla così di punto in bianco dopo il ritorno di Sara. Mi fidanzai con lei il giorno stesso che Potter mi raccontò quanto aveva sofferto Sara il giorno in cui avevo deciso di dimenticarla. Le sue parole mi rimasero impresse nella mente come una cicatrice, scritte con il pennarello indelebile:
"Gridava come se stesse morendo, era pallida in viso e aveva gli occhi neri, spenti. Le hai spezzato il cuore, con delle semplici parole le hai fatto crollare il mondo addosso. -Stronzo, bastardo.- questo è ciò che continuava a ripetere. È colpa tua, tu l'hai ridotta così. Lei ti ama e tu l'hai uccisa. Hai ucciso la sua umanità e tutto ciò che di bello c'è in lei. Complimenti, l'hai distrutta."
così mi disse.
Mi sentii gelare il sangue alle vene. Ero stato io, io avevo distrutto la sua felicità, il suo cuore; tutto ciò che provava per me era stato distrutto. Ero stato io a dire che l'avrei dimenticata, che sarebbe stata solo una vecchia fiamma. Lo sapevo già, lei non mi avrebbe mai perdonato realmente. Fingeva, fingeva di essere felice. Non era il sorriso che aveva prima, era un sorriso finto, però lei si sforzava per far sentire bene gli altri. Anche i suoi occhi erano diversi: dai marroni i quali erano, sono diventati neri. Completamente neri. Ed io non credo che sia stata la crescita a far questo cambiamento.
La stimo con tutto me stesso perché non dev'essere stato facile superare una cosa del genere. Io la considero la donna più forte di tutte. E, si, è una donna. È una persona matura il tanto giusto ed è una persona che sa quali sono i momenti in cui scherzare e i momenti in cui bisogna stare seri. È come una bilancia. È colei che divide a metà il bene e il male. Lei e la sua vita sono il bene, io sono il male. E lo sono sempre stato, anche nei momenti per lei più difficili. Più cercavo di starle accanto, più combinavo guai.
Però, io volevo far cambiare le cose. Nell'istante in cui l'ho rivista mettere piede all'interno delle mura di Hogwarts sentii come un fulmine cadermi sulla testa. Era realmente tornata, dopo sei lunghi anni di assenza. In quel preciso istante promisi a me stesso che da lì in poi sarei stato una persona migliore, non solo per lei, ma per tutti. Ma, il mio piano non funzionò come avevo previsto. La sua presenza mi metteva sotto pressione, non tanto per la sua presenza, ma, più che altro, per ciò che ci fu in passato. Più la vedevo, più sentivo il bisogno di starle accanto; avevo paura che andasse via da un momento all'altro, senza preavviso, come l'ultima volta.
Forse è proprio per questo che la strinsi forte a me per non farla più scappare via. Sarei rimasto sempre al suo fianco, costi quel che costi. La volevo tra le mie braccia perché accanto era troppo lontano.
STAI LEGGENDO
Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.
Fanfic[Charles Baudelaire] : ❝T'odio quanto amo, pazza di cui vado pazzo.❞ Sara era semplicemente certa ch'esser finita in stanza con un tale Draco Malfoy sarebbe stato l'inizio della fine. D'altronde, non era mai stata fortunata nella sua vita, e nemmeno...