Mi svegliai all'improvviso starnutendo, rendendomi conto di avere tutti i capelli in faccia che mi solleticavano il naso. Ero coricata tipo Gesù Cristo, occupando la maggior parte del letto. Alla mia destra c'era un'esemplare di Draco sul bordo del letto che dormiva scomodamente, finché non cadde a terra provocandomi una fragorosa risata sotto i suoi borbottii di dolore.
Fortuna che non c'erano i comodini.
Si mise seduto a terra mentre io continuavo a ridere sonoramente in piena notte. Misi la faccia sul cuscino cercando di fare silenzio, finché non sentii anche la sua di risata, mentre mi si coricava accanto.
"Ma com'eri coricata?" mi chiese ridendo.
"Non lo so, però ero comoda." risposi, divertita.
Mi guardò male, per poi ricominciare a ridere. In tutta la casa, se non in tutta la zona, ci sentivamo solo io e lui che ridevamo come dei pazzi in piena notte.
"Mi fai sempre passare il malumore." mi disse, abbracciandomi.
"È questo che ti piace di me?" gli chiesi, guardandolo.
"A me piace tutto di te, da testa a piedi, dentro e fuori, mi piaci tu." rispose.
"Ti piaccio?" chiesi, facendo finta di non conoscere i suoi sentimenti.
"Si, si, okay, sono innamorato di te." rispose.
"Che carino, anch'io lo sono." conclusi teneramente, abbracciandolo.
Tornammo a dormire per poi svegliarci la mattina dopo alle nove e trenta.
Scendemmo al piano di sotto trovammo gli altri facendo colazione, unendoci a loro.
"Sono dannatamente stanca." affermò Hermione.
"A chi lo dici." ribatté Veronica.
"Che si fa oggi?" chiese Ron, sbadigliando.
"Vi va di andare in piscina?" proposi, per poi sbadigliare.
"Piscina? Ma qui fuori?" chiese Ruggero.
Scoppiai a ridere, rischiando di sputare il latte.
"Che c'è da ridere? Se abbiamo la piscina in casa perché mai dovremmo spostarci?" continuò lui, facendo ridere anche gli altri.
"Intendevo una piscina naturale." risposi.
"Ah." disse lui, facendo ridere tutti.
Appena le acque furono più calme, spiegai tutto.
"Si trova a mezz'ora da qui ed ora mi sfugge il nome...comunque, ci andavo da piccola con i miei genitori ed è fantastico." dissi.
"Ci sto. Non vedo dove sia il problema." rispose subito Draco, mettendomi un braccio sulle spalle.
A ruota, si alzò un coro di "Anch'io!" dagli altri, che accettarono senza alcun problema.
"Perfetto, io mi vado a preparare." affermai, alzandomi e tornando al piano di sopra.
Afferrai il costume e andai al bagno, facendomi una doccia e vestendomi. Appena uscii trovai Draco in camera già pronto, corica sul letto.
"Ehi." lo salutai, chiudendomi la porta alle spalle.
"Ciao." rispose lui.
"Uhm...come va?" gli chiesi, barcollando sui talloni.
"Tutto bene."
"Bene ehm..." balbettai, guardando il basso.
"Ma che ti prende?" mi chiese lui improvvisamente.
Posò il libro sul letto e mi si avvicinò.
"Sei diventata misteriosamente timida e imbarazzata?" continuò.
"Sai, io sono qui con solo un costume addosso, che già di suo è imbarazzante, e poi ci sei tu a petto nudo che mi guardi così, mettendomi un po' in soggezione..." spiegai.
"Ma davvero ti vergogni?" mi chiese lui.
Abbassai la testa.
Lui iniziò a ridere e venne da me.
"Amore, con me non devi vergognarti di nulla. E poi, sei troppo tenera quando ti comporti così." concluse, abbracciandomi.
Strinsi anch'io le braccia intorno al suo corpo e sorrisi. Avere un rapporto così genuino con lui era fantastico.
Dopo esserci vestiti preparammo gli zaini e andammo dagli altri in garage.
"Quindi? Siete pronti?" chiesi, chiudendomi la porta alle spalle.
"Ovvio. Stavamo caricando le ultime cose nel Pick-up." rispose Harry.
"Bene, allora, chi prende la moto?" chiesi.
"Noi?" mi chiese Draco.
"Va bene." risposi, afferrando i caschi.
Harry e Ron andarono alla guida del Pick-up mentre Veronica, Hermione e Ruggero nel retro.
Draco si sedette sulla fue ruote e si infilò il casco facendomi cenno di sedermi dietro. Mi sistemai anch'io il casco per poi stringermi forte a lui. Appena partimmo gli altri ci seguirono dato che ero l'unica a conoscere la strada.
Durante quella mezz'ora di macchina era fantastico sfrecciare accanto alle altre macchine e sentire il vento accarezzarmi la pelle mentre mi tenevo stretta al mio ragazzo.
"Wow." fu l'unica cosa che riuscii a dire appena mi tolsi il casco.
"È un dannato paradiso terrestre." affermò Draco, mettendomi un braccio sulla vita ammirando il panorama.
Eravamo sopra la barriera di roccia intorno alla piscina e ammiravamo la bellezza sottostante.
"Ehi piccioncini, com'è il posto?" chiese Veronica, avvicinandosi.
Appena ci si affiancò sgranò gli occhi.
"Che figata!" esclamò.
Mentre anche tutto gli altri commentavano seguimmo il sentiero per arrivare alla piccola zona di sabbia.
"Sorpresa!" gridarono due voci da lontano, facendomi saltare.
"Mio Dio, siete voi! Credevo non sareste venuti!" dissi loro, andando ad abbracciarli.
"Senti Sara, è un problema se abbiamo portato un'amica?" mi chiese Camila, per poi salitre gli altri.
"No, certo che no." risposi.
Solo che, appena Cami si spostò vidi chi era la loro amica e maledii il momento in cui decisi di invitare anche miei cugini.
Si trattava di una mia vecchia compagna di classe dell'anno in cui frequentai le scuole qui a Cancun.
"Oh, hola Cristal." fu l'unica cosa che riuscii a dire ricevendo un sorriso falso da parte sua.
Si avvicinava a me facendo muovere i suoi capelli biondo platino e guardandomi dritta con i suoi occhi blu come il mare.
"Hola Sara, ¿como estás?" mi chiese.
"Bien, gracias." risposi, per poi girarmi dagli altri per presentarla.
"Ragazzi, lei è Cristal, una mia amica." dissi, sforzandomi di sorridere mentre l'arpia guardava i miei amici in una posizione come se dovessero farle una foto.
Ma che problemi aveva.
"Cristal, ellos son mis amigos: Ruggero, Veronica, Hermione, Harry y Ron, y ello, Draco, es mi novio." presentai tutti quanti per poi allontanarmi e cercare qualcosa da fare prima che mi venisse una crisi di nervi.
Mi andavano bene tutti, ma non quell'oca di Cristal, lei no.
Restai solo un anno nella sua scuola proprio perché lei mi faceva passare le pene dell'inferno. Mi distruggeva con le sue prese in giro per qualunque cosa facessi, era straziante. Infatti poi sono tornata a Londra e l'anno dopo sono finalmente ritornata ad Hogwarts.
Mentre cercavo invano la bottiglia dell'acqua nella borsa frigo, sentii una mano sulla mia spalla che mi fece spaventare.
"Ehi Pasticcino, che succede? Perché non sei con noi? Cristal sembra simpatica per quel poco che parla della nostra lingua." disse.
Mi si gelò il sangue.
Lo scansai via mettendomi le mani tra i cappelli e allontanandomi.
"Che ti prende?" mi chiese, raggiungendomi.
"Non la conosci affatto." dissi.
"Non ho mai detto nulla in contrario, ma non ha nulla di strano, niente che non sia in regola." continuò.
"Senti, fai come vuoi, io non farò nulla, ti farò scoprire da solo che tipo di persona è Cristal." lo fulminai con lo sguardo per poi avvicinarmi agli altri sorridendo falsamente.
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Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.
Fanfic[Charles Baudelaire] : ❝T'odio quanto amo, pazza di cui vado pazzo.❞ Sara era semplicemente certa ch'esser finita in stanza con un tale Draco Malfoy sarebbe stato l'inizio della fine. D'altronde, non era mai stata fortunata nella sua vita, e nemmeno...