"Ehi, Sara..." mi salutò Veronica, entrando in camera mia con un vassoio in mano.
"Ti ho portato qualcosa da mangiare." mi avvisò.
"Come ti senti?" mi chiese, preoccupata, dopo essersi seduta davanti a me e aver posato il vassoio sul letto.
Scossi la testa, risucchiando le labbra dentro la bocca.
"Sara, perché ti arrendi proprio ora? Ti sei sempre dimostrata una ragazza fortissima, ne hai affrontate di tutti i colori ed ora ti abbatti per così poco?" mi chiese, afferrandomi la mano.
"No, Vero, per me non è 'così poco' come dici tu. Per me, vedere il mio ragazzo farsi baciare tutto il viso da una ragazza che ci stava provando con tutti non è poco. E poi, mi ha spaventata tantissimo quando si è arrabbiato..." ricordai, sentendo nuovamente le lacrime salirmi agli occhi.
Lei non disse nulla, ma restò a guardarmi sorridendomi dolcemente.
"Cos'hai intenzione di fare?" mi chiese, dopo svariati minuti di silenzio.
"Non lo so. Non voglio che a causa mia la vostra vacanza venga rovinata." risposi, guardandola.
"Hai già parlato con lui, con Draco?" continuò.
Scossi la testa.
"Dovresti farlo. Sai, anche io e Ruggero abbiamo litigato tante volte, ma alla fine siamo sempre arrivati ad una conclusione parlando." spiegò.
"Ma dovrai farlo quando ti senti pronta, io non voglio costringerti." concluse.
Poi si alzò di scatto e mi trascinò davanti allo specchio.
"Però ti costringo a mangiare e a sistemare il tuo aspetto, sei uno straccio. Magari usciamo con Herm, che ne dici?" mi sorrise alle mie spalle, guardandomi attraverso lo specchio.
Sorrisi guardandola anch'io.
"Va bene." confermai, girandomi verso lei.
"Sono così contenta!" esclamò, abbracciandomi.
"Ti aspetto giù tra 45 minuti!" concluse, uscendo dalla mia stanza.
Mangiai il croissant che mi aveva portato e bevetti velocemente il bicchiere d'acqua per poi fiondarmi al bagno per farmi la doccia.
Quando uscii, tornai in stanza con il corpo avvolto in un morbido asciugamano bianco, senza essermi resa conto del fatto che c'era qualcuno in camera mia. Non appena aprii la porta della stanza, vidi Draco intendo a cercare qualcosa nella cassettiera. Sentii come una fitta al cuore ed una morsa allo stomaco, finché lui non si accorse di me.
"Scu-scusa. Stavo ce-cercando questo." balbettò imbarazzato, mostrandomi il libro che teneva sulla mano.
Annuii leggermente con la testa e restai ferma accanto alla porta, reggendomi l'asciugamano sul seno.
Seguii con lo sguardo ogni passo che faceva e mi soffermai più volte nel guardare il suo viso durante quei pochi secondi in cui lui raggiunse l'uscita, che sembravano interminabili. Notai già da subito la sua espressione distrutta ma un altro particolare mi balzò agli occhi: chi glielo aveva procurato quel taglio sul labbro?
Smisi di pensarci non appena la porta si chiuse e tornai ad essere sola nella mia stanza.
Feci cadere a terra l'asciugamano e raggiunsi l'armadio, aprendolo. L'indecisione, come di suo solito, aveva preso il sopravvento e solo quando vidi appesa la mia gonna nera sorrisi di gusto pensando a quanto avesse potuto dare fastidio a Draco vedermi vestita in quel modo.
Indossai la biancheria intima con un crop top bianco e la gonna in jeans nera con i bottoni argentati.
Andai al bagno e mi asciugai i capelli, per poi piastrarli e riempirli di boccoli mossi da metà capello in giù.
Come al solito, non mi truccai esageratamente, solo un leggero ombretto rosa e il mascara, diedi un tocco di rosso alle mie guance e colorai le mie labbra con un lucida labbra rosa chiaro al profumo di frutta.
Aggiunsi al mio look degli accessori, una collana, orecchini e dei bracciali, per poi spruzzarmi addosso del profumo.
Per concludere, tirai fuori dal ripiano più basso del mio armadio i miei tacchi preferiti, che non erano eleganti, ma, semplicemente, adatti ad un look casual.
Presi la mia borsa per poi guardarmi un'ultima volta allo specchio.
Ero pronta, non avevo paura del suo sguardo, dei suoi occhi di ghiaccio che mi scrutavano da testa a piedi, ingelositi del fatto che non mi ero vestita così per loro. Eppure, l'avevo fatto proprio per lui.Mentre scendevo le scale, il rumore dei miei tacchi riecheggiava per tutta la casa, facendo sì che i miei amici seduti al tavolo o sul divano si erano tutti concentrati a guardarmi.
"Ehi, ehi, ehi! Ma chi è questa gran gnocca?" esclamò Veronica, facendo ridere me e Hermione.
Anche loro erano vestite bene, anche se, forse, io avevo un po' esagerato.
"Mh, vado a prendere le chiavi di casa." affermai, poco dopo.
Feci il mio ingresso in salone, anche se, già da prima, i ragazzi mi stavano scrutando attentamente.
Sentivo il suo sguardo perforarmi il corpo mentre raggiungevo la mensola. Non avevo la conferma visiva, ma sapevo che lo stava facendo proprio perché era il mio ragazzo. Feci finta di nulla, mostrandomi più forte di quanto io non lo sia, e raggiunsi l'uscita.
"Andiamo?" chiesi alle altre, facendo finta di nulla.
Loro rimasero un po' perplesse ma poi annuirono e aprirono la porta.
"Oh mio Dio! Draco stava morendo guardandoti!" esclamò agitata Veronica, appena fummo distanti da casa.
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Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.
Fiksi Penggemar[Charles Baudelaire] : ❝T'odio quanto amo, pazza di cui vado pazzo.❞ Sara era semplicemente certa ch'esser finita in stanza con un tale Draco Malfoy sarebbe stato l'inizio della fine. D'altronde, non era mai stata fortunata nella sua vita, e nemmeno...