Capitolo 63 - Speciale: il compleanno di Sara.

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Finalmente, due giorni dopo, arrivò il momento  di compiere i miei diciassette anni. Anche se nei giorni precedenti cercai di tenerlo nascosto a tutti, lo vennero a sapere in breve tempo quando, il 17 di luglio, il telefono di casa squillò e, quando Draco rispose, i miei genitori cantarono la storia canzoncina degli auguri di buon compleanno e sono quando finirono lui disse di non essere me. Dopo aver risposto ai miei genitori mi 'sgridò' per non averlo avvisato del mio compleanno, chiedendomi il perché.
"Draco, non è importante." gli risposi.
"Che cosa?" chiese Veronica alle mie spalle, con voce roca.
Mi girai di scatto e vidi anche tutti gli altri.
"Il suo compleanno." rispose Draco, imbronciato.
"Quando è?" continuò lei, andandosi a sedere a tavola.
"Oggi!" esclamò Draco.
"Come oggi?" disse Hermione, mentre lo sguardo di tutti si accendeva.
"Si, e non ci ha detto niente." concluse.
"Mi dispiace, ma non è nulla di così importante." dissi.
"Pasticcino, oggi fai diciassette anni, è importantissimo!" esclamò Draco, stringendomi le guance tra le sue mani.
"Però non mi avete fatto gli auguri." cercai di dire, mentre mi stringeva ancora le guance.
"Allora tanti auguri Pasticcino!" gridò, prendendomi in braccio e facendomi girare.
"Auguri Sari!" gridarono tutti gli altri, battendo le mani e le posate sul tavolo.
Appena mi rimise a terra lo abbracciai, posando la testa sul suo petto. In breve tempo, il nostro abbraccio si trasformò in uno di gruppo, con tutti i miei amici che saltavano e mi cantavano la canzoncina degli auguri a modo loro.
Dopo pranzo, le ragazze mi convinsero ad andare a fare shopping, mentre i ragazzi avrebbero dovuto giocare alla playstation, ma non andò esattamente così. Comunque, Hermione, l'unica con la patente, guidò seguendo le mie indicazioni e arrivammo nel mio centro commerciale preferito, comprando di tutto e di più: vestiti, scarpe, maschere per il viso, trucchi, smalti e altre cavolate varie. Quando tornammo a casa, la sera poco prima delle 20, eravamo cariche di buste. Posammo tutto nelle rispettive stanze, sistemando.
"Ciao Pasticcino." mi salutò Draco, entrando nella stanza e dandomi un bacio sulla guancia.
"Ehi. Mi dai una mano?" gli chiesi gentilmente.
"Certo. Ti sistemo queste cose." mi rispose, afferrando tutto tranne che i vestiti.
"Dov'eravate?" chiesi poco dopo, mentre piegavo la roba.
"Siamo stati al bar, avevamo voglia di un drink." rispose.
"Drink? Alcolico?" chiesi turbata.
"No, Pasticcino, abbiamo preso dei drink alla frutta." continuò.
"Davvero? Ed erano buoni?"
"Si, moltissimo. Il mio aveva pesca, fragola e ananas."
"Che bontà!" esclamai.
"Era proprio buono." concluse lui, finendo anche di sistemare i miei acquisti.
Appena finii di mettere i vestiti nel mio armadio, Draco mi si avvicinò, prendendo un costume.
"Mettitelo. Voglio vedere come ti sta." mi disse, dándomelo.
"Va bene." risposi, iniziando a. spogliarmi.
Mi misi il costume e lui rimase a guardarmi.
"Quindi? Come sto?" gli chiesi.
"Bene, se fossimo solo noi due in spiaggia." rispose, alzando un sopracciglio.
"Draco, cos'ha di male pure questo costume?" chiesi, esasperata.
Lui mi afferrò i fianchi e fece aderire il mio corpo al suo.
"Hai il seno troppo in mostra e questo bel sedere - disse, afferrandomelo tra le mani - nessuno te lo deve guardare." disse imbronciato.
"Draco, anche se qualcuno me lo guardasse, il mio corpo appartiene a te, e non solo quello." risposi, abbracciandolo.
Lui affondò il viso tra i miei capelli.
"Sei così bassa." sbuffo dolcemente sulla mia testa.
Ridacchiai sul suo petto.
Mi disse anche di mettermi la tutina bianca con il laccio in vita che mi ero comprata, senza darmi una motivazione.
Appena fui pronta, mi si mise alle spalle legandomi una fascia negli occhi.
"Che stai facendo?" gli chiesi ridendo.
"Fidati di me." mi rispose, afferrandomi la mano.
Feci come mi disse e camminai giù per le scale fino al giardino, guidata da lui.
"Dai, me lo dici dove mi stai portando?" gli chiesi, continuando a seguirlo.
"Come sei ansiosa, aspetta un attimo, siamo quasi arrivati." mi rispose.
Sbuffai.
"Attenta, qua si cambia terreno." mi avvisò.
Infatti, come previsto, posai la mia infradito su della sabbia.
"Siamo in spiaggia?" chiesi, stupidamente,
"Si." rispose.
Qualche minuto dopo mi disse di stare ferma e li sentii bisbigliare qualcosa.
Non appena mi tolse la benda dagli occhi, sentii una piccola esplosione e in meno di un secondo mi ritrovai cosparsa di coriandoli e stelle filanti.
"Sorpresa!" gridarono tutti insieme.
Erano o non erano i migliori amici più belli di sempre?
"Mi avete organizzato una festa?" chiesi, sbalordita, vedendo a terra tutti gli asciugamani e le borse frigo.
"Si!" risposero all'unisono.
"Ma state scherzando? Siete davvero fantastici!" esclamai, super emozionata.
Mi invitarono a sedermi su uno degli asciugamani ed iniziarono a tirare fuori pizzette, tramezzini, dolci e bibite.
"Davvero, è fantastico tutto ciò." commentai, mentre mangiavo.
"Io direi di fare un brindisi." disse Draco, riempendo i nostri calici di spumante.
"Cin-cin!" gridammo tutto insieme alzando i bicchieri al cielo.
"Auguri principessina." mi disse lui, dandomi un bacio sulla guancia.
"Io direi che è arrivato il momento della torta." disse Hermione divertita, tirandola fuori da una borsa.
"Mi avete pure fatto una torta?" dissi, guardandola incredula.
"Pasticcino, che compleanno è senza una torta?" mi chiese Draco.
"Se passato con voi, è un compleanno fantastico ugualmente." risposi, cingendogli la vita.
"Dio santo, ma questo accendino funziona?!" sbraitò Ruggero da un momento all'altro.
"Ci penso io." dissi.
Lui mi avvicinò l'accendino, ma io lo respinsi, mettendo indice e pollice della mano destra sulla candela. Pressai poco poco e poi, quando ritolsi le dita, la fiamma era accesa.
"Wow." commentarono tutti quanti, sbalorditi dalla mia azione.
"Come hai fatto?" chiese Ron, incredulo.
"Eh eh eh, magia!" risposi, divertita.
Tutti risero per ciò che dissi, per poi iniziarmi a cantare la canzone degli auguri. Alla fine soffiai le candeline e tutti mi applaudirono, facendomi gli auguri. Tirarono tutti quanti fuori i regali e mi diedero: Veronica ed Hermione degli orecchini in oro bianco con la forma di una goccia; Ron due libri, Harry dei vestiti e Ruggero una borsa. Infine mancava solo il regalo di Draco, ma prima di darmelo si alzò in piedi e chiese a Ruggero di accendere lo stereo e di far partire la traccia 7. Partì il karaoke della cover di Ruggero Pasquarelli 'Tutto per una ragione' con la parte finale in spagnolo:

Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora