Dobby devi farci un grandissimo favore." Continuai.
"Mi dica signorina."
"Dove sono i signori Malfoy?"
"Nella loro stanza, dormono."
"E Draco?"
"È arrivato qualche ora fa, il signor Malfoy lo ha portato sopra, poi Dobby non lo ha più visto."
"Hai per caso visto Ginny, la sorella di Fred, Ron e George."
"No. A Dobby dispiace tanto signorina Hale."
"Non fa niente." Dissi sorridendo.
"Ora, Dobby, conducimi al piano di sopra, per favore." Disse Blaise.
Lui annuì e iniziò a camminare verso il salone.
Tutti noi lo seguimmo finché non ci trovammo davanti ad un'enorme scalinata che, per l'appunto, portava al piano superiore.
Salimmo e ci trovammo davanti ad un enorme corridoio.
Dobby ci mostrò silenziosamente le stanze per poi continuare da soli.
"Wow.." Dissi.
"Cosa?" Chiese Ron.
"È davvero enorme questa villa." Risposi.
Raggiunsi la stanza di Draco e spalancai la porta.
Era lì.
Era lì che dormiva beatamente sul suo letto.
Corsi nella sua direzione e gli tolsi le coperte di dosso per assicurarmi che fosse lui.
Ma quando la coperta cadde a terra dal letto non si alzò il fantastico corpo di Draco, ma bensì il possente corpo del padre, Lucius Malfoy.
Ma come ho fatto a confonderli?
Guardai il comodino e vidi una boccetta vuota.
La afferrai e la odorai.
La Polisucco.
Si è bevuto la Polisucco.
Bastardo, è sempre più bastardo.
Ci guardò con il suo solito sorrisetto divertito.
"E voi ora venite con me." Disse, con tono strafottente.
"No! Noi con te non ci veniamo!" Gridai.
"E questo chi lo decide?" Disse.
Lo vidi per un attimo mettersi davanti alla bocca e al naso una mascherina per ripararsi dal gas che iniziò ad uscire dal condotto per l'aria un secondo dopo le sue parole.
Provammo ad uscire ma la porta non si apriva.
Iniziai a vedere tutto sfocato e respiravo a fatica.
Posai la mia schiena al muro.
Scivolai su di esso e mi sedetti a terra.
Poco dopo non capii più nulla, ma sentivo solo le risate di Lucius Malfoy.- - -
Mi risvegliai qualche ora dopo legata ad una sedia con una pallina di stoffa in bocca.
Inizialmente fui accecata dalla luce, poi la mia vista tornò normale.
Guardai davanti a me e lo vidi.
Finalmente, Pensai.
Anche lui era legato e con la stoffa in bocca solo che lui dormiva ancora.
Sputai la pallina e cercai in tutti i modi di slegarmi da quelle dannate corde.
Riuscii a slegarmi un piede e con esso diedi un calcio a Draco che, però, non si svegliò.
Slegai anche l'altro piede e mi alzai.
In un angolo della stanza c'era un tavolo con vari utensili, tra cui dei coltelli.
Ne afferrai uno con le due mani e lo girai verso la corda, nei miei polsi.
Aveva un po' di paura di tagliarmi dato che sono molto sbadata.
Mi feci coraggio e tagliai la corda.
Non mi sono tagliata ma ci mancava pochissimo.
Quando la corda cadde a terra io mi misi a correre nella direzione di Draco, che si stava svegliando.
Tagliai le corde e mi misi davanti a lui.
"Draco!" Sussurrai scuotendolo.
"Mhh" mormorò lui, alzando leggermente un braccio, per poi farlo ricadere a peso morto.
"Dai Draco, svegliati!" Sussurrai.
Iniziai a tirargli un braccio.
Lui aprì leggermente gli occhi.
Pure lui rimase mezzo accecato dalla luce, poi però focalizzo lo sguardo su di me.
"Sara?" Chiese, sbalordito.
"Shhh! Si, si, sono io. Ma ora andiamo via da qua, forza!"
Lo sollevai con la forza tirandolo per un braccio.
Lui a malapena si reggeva in piedi.
Si risedette sulla sedia e si stropicciò gli occhi.
Io raggiunsi l'unica porta presente nella stanza e tentai di aprirla.
Era chiusa a chiave.
Gli diedi calci e cercai di sfondarla ma non c'era niente da fare.
Mi abbassai un poco per guardare dalla serratura.
Una ciocca di capelli mi ricadde in faccia.
Con una mano la risistemai e, facendo ciò, sentii che avevo una forcina.
La presi e controllai se ne avevo altre.
Scoprii di averne altre due.
Ne presi un'altra e le piegai nel verso opposto per farle diventare più o meno dritte.
Draco mi si mise accanto.
"Che stai facendo?" Mi Chiese.
"Cerco di scassinare la serratura della porta." Risposi.
"Fai fare a me." Disse, prendendomi le forcine dalle mani.
Mi spostai per far fare il lavoro a lui.
Con lo sguardo concentrato, mentre tentava di aprire la porta, io lo ammiravo, in tutta la sua bellezza.
"Posso baciarti?" Chiesi, interrompendo il silenzio che si era creato.
Lui si voltò di scatto per guardarmi.
Sorrise.
"Certo."
Mi avventai sulle sue labbra.
Così morbide e delicate, erano la cosa più bella di questo mondo.
Quando ci staccammo fu lui a guardarmi.
"Sei così bella." Sussurrò.
Io abbassai la testa e sorrisi leggermente.
Lo sentii ridere.
Tornò a lavoro e dopo qualche secondo si sentì un 'Click' provenire dalla serratura.
Entrambi ci guardammo ad occhi spalancati.
Draco si alzò e si spostò accanto a me.
La porta pian piano si aprì e non ci saremmo mai aspettati ciò che ci si presentò alla sua apertura.
"Finalmente siete svegli." Disse.
STAI LEGGENDO
Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.
Fanfiction[Charles Baudelaire] : ❝T'odio quanto amo, pazza di cui vado pazzo.❞ Sara era semplicemente certa ch'esser finita in stanza con un tale Draco Malfoy sarebbe stato l'inizio della fine. D'altronde, non era mai stata fortunata nella sua vita, e nemmeno...