Capitolo 55 - Arianna.

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Dopo il casino accaduto, ci demmo appuntamento in Sala Grande per pranzo. Ho passato un'intera mattinata a pensare cosa dire a Veronica, anche se, detto sinceramente, non mi dispiaceva il fatto che si fossero 'divertiti', ma più che altro che l'avevano fatto nella mia vasca. Era ripugnante. Da quel giorno in poi ho iniziato a guardare la vasca in un modo diverso, non era più la stessa, mi mancherai mia adorata vasca.
A parte gli scherzi, ci incontrammo tutti quanti in Sala Grande, dove, ci sedemmo tutti insieme al bordo di una delle tavolate.
"Ragazzi, non sapete quanto mi sono divertito ieri." disse Harry guardandoci.
Iniziarono tutti a commentare la bellezza della giornata precedente ed io ne approfittai per prendere Veronica in disparte. Capì subito di cosa dovevo parlarle.
"Sara, mi dispiace tanto!" si scusò.
"Dai, Vero, non preoccuparti, sono felice per voi." le sorrisi, vedendola veramente dispiaciuta.
"Sono contenta che non te la sia presa." disse, sollevata.
"Eravamo ubriachi ed è capitato tutto per caso. Ho dei ricordi sfocati, ma so per certo che è stato bello." concluse, felicemente.
"Sono davvero molto felice per voi. Da quanto tempo state insieme?" le chiesi.
"Da quasi un anno. Quando tu te ne sei andata io e lui siamo stati molto distanti, sopratutto per lui che provava qualcosa per te. Poi però, l'anno scorso, qualcosa è cambiato ed ha iniziato a 'corteggiarmi' ed alla fine eccoci qui." mi spiegò.
"Wow, bello." commentai stupita.
"E tu e Draco? Vi vedo sempre molto...come dire, passionali? Siete già arrivati al dunque?" chiese con un sorriso malizioso.
"No, però, ieri, al bagno dei prefetti, quando eravamo sott'acqua e vi abbiamo detto che mi era caduto l'elastico, era una bugia. In realtà mi aveva slacciato il reggiseno ed io mi sono dovuta immergere per sistemarlo. Poi lui si è immerso con me e mi ha baciata. Non siamo mai andati oltre." le spiegai.
"Strano, mi immaginavo di si. Sai, anche Hermione e Harry si sono dati da fare prima del tuo arrivo." mi disse.
"Come?! Sei seria?!" chiesi scioccata.
Hermione Granger, quella ragazza così tanto fissata con lo studio e così tanto chiusa, l'aveva già fatto con Harry? Rimasi completamente scioccata.
"Oh si, Sara. L'hanno fatto eccome."
"Dio santo, non ci posso credere!" esclamai.
"Lo so, ero incredula anch'io, eppure..."
"Okay, basta. Cambiamo argomento." la pregai, prima che ciò diventasse imbarazzante.
Ci riunimmo agli altri come se niente fosse e tornammo a chiacchierare.
Nel tardo pomeriggio, ormai finite le lezioni, io e Draco ci ritirammo in Sala Comune per riposarci un po'. Fortunatamente era quasi vuota e vi erano poche persone, finché non arrivò Blaise affiancato da altri compagni.
"Ciao ragazzi." esclamò scavalcando il divanetto sedendosi accanto a me.
"Come mai così esaltato?" gli chiese Draco, senza togliere il braccio dalle mie spalle.
"Come? Stasera c'è festa." rispose.
Io e il biondo ci guardammo.
"Perché non ne sapevamo nulla?" chiesi.
"Non è importante, comunque siete invitati anche voi. Ci vediamo stasera qui." disse, alzandosi e andado via seguito dai suoi amici.
Draco mi guardò con gli occhi da cucciolo.
"Non se ne parla neanche." gli dissi, prima che potesse aprir bocca.
"Dai, Pasticcino, sarà divertente." mi supplicò.
"Sarete quasi tutti maschi e ci sarà anche Pansy e, sinceramente, non mi va di vederla." continuai.
"Dai, Sara, non devi parlarle per forza. E poi ci sarò io, di cosa ti preoccupi?"
Lo guardai per qualche secondo, per poi cedere.
"E va bene. Però, verrò a patto che tu, stanotte, mi faccia dormire sul tuo letto e che per la festa mi possa vestire come voglio." proposi.
"Ci sto." concluse felice.
Dopo le ultime lezioni, ci andammo a preparare. Sapendo che gli dava fastidio che io fossi troppo scoperta, mi misi una gonna in jeans attillata che mi arrivava a metà coscia ed una maglia anch'essa super stretta.
Quando uscii dal bagno, appena pronta, Draco mi guardò con un sopracciglio alzato.
"Credi davvero che io ti farò uscire così?" chiese avvicinandosi.
"Ti ricordi il patto? Ormai è fatto, devi stare alle regole." gli ricordai passandogli accanto.
"Pasticcino, lo sai che il primo che becco a guardarti il sedere la finisce senza occhi?" mi chiese.
Andai da lui e gli misi le braccia intorno al collo.
"No, amore mio, non puoi. Se picchierai nuovamente qualcuno io me ne andrò via dalla festa; e ti farò patire le pene dell'inferno." sussurrai al suo orecchio l'ultima frase.
Afferrai la mia borsa ed uscii. Lui mi si affiancò in pochi secondi, cingendomi la vita.
"Comunque non ti ho detto che sei davvero spettacolare oggi." mi disse.
"Grazie, anche tu lo sei." gli risposi.
Aprimmo la porta della sala comune e ciò che ci si parò davanti non era per niente bello:
una marea di ragazzi ubriachi che ballavano e pomiciavano come se non ci fosse domani con altre ragazze.
"Te lo avevo detto che sarebbe stato uno schifo." gli dissi.
Iniziammo a camminare tra la folla di persone per cercare Blaise e, quando lo trovammo, vidi una cosa ancora più oscena della precedente: due ragazze che ballavano sopra un tavolo con addosso una gonna extra corta (che in confronto, la mia, era lunghissima) ed una camicetta bianca quasi del tutto sbottonata.
"Dio Santo!" esclamai, facendo ridere il mio ragazzo e il suo migliore amico.
Non appena sentirono la mia voce, gli occhi delle due tipe si illuminarono alla visione di Draco.
"Non guardarle." dissi al mio ragazzo.
"Perché non dovrebbe? Non è mica il tuo ragazzo." esclamò una delle due con la voce da oca.
"Dai, Arianna, non iniziare." le disse Blaise.
"Non ho detto nulla di male, solo che io posso provarci con lui dato che non stanno insieme." replicò lei.
"Siamo fidanzati." le feci notare, per poi accarezzare la guancia al mio ragazzo.
"Non farmi ridere. Come può lui stare con uno scorfano come te?" disse ridacchiando.
"Scusa, cosa hai detto?" le chiesi, sperando di aver sentito male.
"Che sei uno scorfano." rispose.
"Come ti permetti a darmi dello scorfano?!" sbraitai.
"Mi permetto eccome, scorfano." sottolineò l'ultima parola.
"Brutta zoccola, lo scorfano sarai tu!" replicai mentre la musica si fermava e l'attenzione calava su di noi.
"Ti spacco la faccia se riprovi a darmi della zoccola." mi minacciò.
"Credi di farmi paura, eh zoccola?" la sfidai.
"Dai, Pasticcino, andiamocene." mi disse Draco, ma io non gli diedi ascolto.
"Dracuccio, che succede? Hai paura che il tuo Pasticcino si spezzi un'unghia?" le chiese lei avvicinandosi lentamente a lui.
"Arianna basta." la sgridò Blaise.
Lei non lo ascoltò e gli afferrò maliziosamente la giacca.
"Staccati immediatamente dal mio ragazzo." la avvisai stringendo i pugni.
"Perché dovrei? Vediamo, Sara, ti darebbe fastidio se io facessi questo?" chiese, per poi baciarlo.
Draco, colto alla sprovvista, inizialmente non si mosse, ma poi la scansò via.
Sentii le fiamme andarmi al cervello e gli occhi pieni di lacrime alla visione della scena. Con il cuore in gola, scansai tutte le persone e scappai fuori dalla sala.

Alto, Biondo, Stronzo. -Draco Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora