Così il giorno dopo Matt, Jenette ed io usciamo dal palazzo che sono le dieci e seguiamo le indicazioni di google maps per raggiungere l'indirizzo che ieri mi ha fornito Avan. A piedi da sobri ci mettiamo una mezz'oretta... fortuna che ho messo gli skinny, sto morendo di freddo anche così. Jenette batte letteralmente i denti e continua a tirare la gonna del suo vestitino per coprire qualche centimetro in più di gamba; per non parlare dei tacchi! Di solito non ho troppo fastidio ad indossarli ma la combinazione piedi gelati e marciapiedi dissestati mi fanno invidiare le StuperStar che porta Matt.
Finalmente il displey del mio cellulare si illumina con la scritta:
"Gira a destra per W78th street, la tua destinazione sarà sulla sinistra".
Rincuorata guido i miei amici imboccando la strada indicata.
Subito si riconosce la casa della festa.Mat: -Che dite è quella?- chiede ironicamente Matt indicando l'edificio illuminato da luci colorate dal quale proviene la musica pompata al massimo. Ci avviciniamo ancora.
Eli: -Direi di si! Non credo dentro potremo tanto discutere quindi lo dico qui: per l'una massimo ci troviamo in questo angolo e andiamo a casa, qualunque cosa succeda.- grido per sovrastare il casino generale di urla e musica, sia Matt che io guardiamo Jenette con sguardo truce.
Mat: -Non mi interessa se sei riuscita a trovare una stanza per appartarti con Nathan Kress: all'una devi essere qui.-
Jen: -Ho capito, non sono scema: all'una qui.- ripete alzando lo sguardo al cielo, per qualche istante stiamo tutti in silenzio. Per quanto mi riguarda è la prima festa liceale a cui partecipo ed ho un po' paura.
Mat: -Dunque che si fa, entriamo?-
Jen: -Direi, siamo venuti qui apposta e fa un freddo del cazzo.-
Eli: -Vi prego, stiamo assieme almeno all'inizio?- propongo mordicchiandomi il labbro inferiore, Janette mi prende per mano con un sorriso.
Jen: -Smetti di farti paranoie che poi ti diverti.- esclama trascinandomi per il polso verso la casa, Matt ci segue a qualche passo.
Nonostante tutti i film di liceali visti e rivisti, nonostante i racconti di Jenette e di mio fratello, non sono pronta a quello che mi aspetta varcata la soglia. Oltre al must della musica altissima, la calca di persone è così densa che entriamo a fatica e ci facciamo strada strisciando tra i corpi di ragazzi non troppo sobri. Uno mi fa un sorrisino e ammicca.
Eli: -Scusa, non volevo!- urlo, lui mi manda un bacio e capisco che per lui non è stato spiacevole lo strusciamento. Stringo la mano di Jenette perché Matt lo ho già perso. La bionda riesce a trascinarmi un po' fuori dalla calca verso un tavolo con una distesa infinita di bottiglie, credo tutte bevande alcooliche; Jenette mette le mani sul gin e sulla lemon prendendo due bicchieri, abilmente mixsa le sue bibite e mi passa un bicchiere. Lo guardo arricciando il naso.
Jen: -Non ti diverti se non bevi!- esclama buttano giù tutto d'un fiato l'intruglio e prendendo una nuova bottiglia. Le passo il mio bicchiere.
Eli: -Passo, non c'è tipo del the alla pesca?- chiedo, lei allunga il collo per vedere tra le numerose bottiglie e scuote la testa.
Jen: -Non credo sia tra le bevande predilette ad una festa di adolescenti con gli ormoni a mille... ma se vuoi ci sono i preservativi.- risponde mettendomi in mano una confezione rosa.
Eli: -Non credo serviranno.-
Nat: -Ti sconsiglio il sesso non sicuro ad una festa del genere, rischi di finire con la mononucleosi prima ancora di spogliarti.-
Entrambe ci voltiamo verso la voce alle nostre spalle.
Nat: -Ciao, sono Nathan, piacere.- si presenta allungando la mano verso Jenette con un affascinate sorriso.Jen: -Io sono Jenette, piacere.- ribatte la bionda stringendo la mano tesa del ragazzo, poi alza lo sguardo su di me.
Jen: -Oh, lei è Elizabeth una mia amica.-
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Un mese per dirti "Ti amo"
FanfictionUna semplice pallonata, una cioccolata da Starbucks ed un pizzico della magia del natale. Bene ragazze, questa è la prima storia dell'avvento che scrivo; in pratica ogni giorno pubblicherò un capitolo fino al 25 dicembre... sempre alle 14. Un po' co...