8. Vuole mollare Victoria?!?

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Presa alla sprovvista sobbalzo, ma poi le mie labbra si distendono in un sorriso quando riconosco la voce di Avan.

Eli: -Hey... ciao.- rispondo sentendo le guance bruciare.

Ava: -Stai bene? Sei un po' pallidina...-

Eli: -Tutto a meraviglia.-

Ava: -Cosa ti offro? Un thè?- domanda mentre ci avviamo verso la macchinetta situata infondo al corridoio del terzo piano.

Eli: -Sono okay...- mento per una seconda volta mordicchiandomi il labbro inferiore... quanto ci può impiegare a dirmi che Victoria non vuole che si veda con me?

Ava: -Sembri strana oggi...- borbotta frugando in tasca per prendere il portafogli.

Eli: -Ah mh, davvero? Perché io sto benissimo, mai stata meglio.-

Ava: -Sarà... cos'hai ora?- chiede inserendo nel distributore di bevande calde le monetine giuste per un caffè.

Eli: -Amh, matematica credo... interroga.-

Ava: -Oh, capisco... hai voglia di passare un po' di tempo con me?- propone appoggiandosi alla macchinetta, so che è involontario, ma il fatto che lui mi abbia appena intrappolata tra il distributore e il suo corpo mi mozza il fiato.

Eli: -Victoria ne è felice?-

Ava: -Che vada a cagare lei e la sua fottuta gelosia.-
La macchinetta alle mie spalle emette il bip che indica che la bevanda è pronta.

Eli: -Come mai oggi ce l'hai con lei? Non la vedi da quasi una settimana... dovresti essere felice.- ansimo cercando di mascherare il mio imbarazzo per la situazione e per il discorso. Infilo la mano nello sportellino dove il caffè fumante è pronto.

Ava: -Le cose tra noi non andavano bene neanche prima che partisse, sto cercando di scaricarla ma non trovo mai il momento giusto.- confessa prendendo il bicchiere bollente e incamminandosi verso la sua classe.

Eli: -Beh, questo non lo è.-

Ava: -Cosa? Perché?-

Eli: -Tra cinque giorni c'è il Ballo della Neve, non puoi scaricarla così pochi giorni prima! Non dopo che metà scuola vuole votarvi come re e reginetta; è il sogno di ogni ragazza vincere quel titolo.-

Ava: -È anche il tuo sogno quello di essere eletta reginetta della scuola?-

Eli: -Oh no, sarebbe così imbarazzante! E poi io odio i balli scolastici... sono solo l'ennesima occasione per mostrare a noi comuni mortali l'irraggiungibilità di atleti e cheerleader!- sbuffo, lui mi lancia un occhiatina e accenna un sorrisino.

Ava: -Parli anche di me quando dici "atleti e cheerleader"? Ti sembro tanto irraggiungibile?-

Eli: -Non dico questo, dico solo che il mio sabato sera non lo passerò nella palestra della scuola a limonare con qualche sfigato rodendomi il fegato perché quel figo di Jogia non mi caga.-
Lui scoppia in una risata, io arrossisco abbassando lo sguardo.

Jos: -Ah beh, signorina Gillies, se pensi che lui sia un figo è perché non hai un paio di occhiali... il più bello della scuola sono io.- esclama una voce alle nostre spalle, ci voltiamo e faccio una smorfia a Josh Hutcherson.

Josh Hutcherson, il biondino compagno di banco migliore amico di Avan; gioca in squadra con lui ed è vicecapitano, per come l'ho conosciuto nelle poche volte in cui siamo usciti insieme mi è sembrato un tipo socievole e simpatico... non mi dispiace la sua compagnia.

Ava: -Sei un bastardo, compito di biologia ed entri in seconda!-

Jos: -Che ti aspettavi? Che venissi a farmi inculare? Ieri alle due non avevo voglia di studiare.- si giustifica Josh affiancandoci verso la classe.

Ava: -Beh, comunque io ti abbandono per Storia dell'arte.-

Jos: -Cosa? Perché?-

Ava: -La mia mora preferita non si sente tanto bene.-
Mi prende sottobraccio, io gli lancio un occhiataccia che fa ridere entrambi.

Jos: -Vabbè, se è per la Gillies stai pure in infermeria, informo io la prof.- dice il biondo con un occhiolino.

Eli: -Io sto benissimo.-

Ava: -Poverina già delira...-

Jos: -Meglio che la porti giù.-
Avan mi passa un braccio attorno alla vita e mi trascina verso le scale.
Passiamo per classe mia per avvisare la prof di matematica che "sto male".
Scendiamo in infermeria, gioco il ruolo della moribonda e, con l'aiuto di un pizzico del fascino di Avan, la bidella ci lascia le chiavi della stanzetta al piano terra. Il moro mi fa stendere sul letto mettendosi al mio fianco sulla sedia.

Ava: -Mi hai salvato da un'interrogazione disastrosa, ti devo un favore Liz.-

Eli: -Siamo pari.- sospiro pensando alla mia preparazione nulla per questa interrogazione.
Restiamo un po' in silenzio, sento lo sguardo di Avan bruciare su tutto il mio corpo soffermandosi di tanto in tanto su qualche particolare, io faccio lo stesso con lui. Pensare che solo una settimana fa per lui neanche esistevo mentre ora mi cerca e si confida con me. Noto che si mordicchia il labbro inferiore assorto in chissà quale pensiero.

Eli: -Tutto bene?- domando, lui alza lo sguardo spaesato sul mio viso.

Ava: -Uh?-

Eli: -A cosa stavi pensando?- chiedo nuovamente, lui continua a torturarsi il labbro inferiore tra i denti per diversi secondi prima di rispondere.

Ava: -Niente di ché, tranquilla.-

Eli: -Okay...-
Cala lo stesso silenzio attento di prima, lui continua a fissarmi assente; la cosa, se pur mi faccia impazzire di felicità, mi mette in imbarazzo. Lui è pur sempre fidanzato.

Ava: -Qual è il modo più diretto, veloce ed indolore per scaricare una ragazza?- chiede infine tornando a guardare il mio viso.

Eli: -Escluso il messaggio, intendi?-

Ava: -Boh, anche quello.-

Eli: -Non ti rivolgerei più la parola se scaricassi qualcuna via messaggio, neanche se è Victoria! È così viscido e codardo...-
Lui alza lo sguardo al cielo con un sorrisino.

Ava: -Okay, escluso il messaggio.-

Eli: -Beh... vai là, le chiedi di parlarle in privato e le dici la verità.-

Ava: -E se lei non lo volesse capire?-

Eli: -Non ne ho idea.-
Lui sbuffa tornando a mordicchiarsi il labbro inferiore fissandomi. La mia mente, anche se mezza annebbiata dalla sua presenza, riesce ad elaborare qualcosa.
Eli: -Potresti fare in modo che ti becchi con un'altra.- penso ad alta voce, i suoi occhi si illuminano.

Ava: -Passerei un po' da stronzo, ma sarebbe decisamente efficace.-

Eli: -Stavo solo...-

Ava: -Lo faresti per me?- propone con un largo sorriso, scuoto la testa: non voglio che tutta la scuola mi prenda di mira dandomi della "ruba-fidanzati".
Ava: -La tua amica, Jenette, lo farebbe?-
Una morsa mi chiude lo stomaco all'idea che Jenette ed Avan possano anche sol fingere di stare assieme.

Eli: -Puoi chiederle.- borbotto gelosa.

Ava: -Hey, guarda che prima lo ho chiesto a te... non offenderti!-

Eli: -Non sono offesa.- mento tirando un sorriso.

Ava: -No, certo. Si vede solo poco.-risponde con una risatina.

Eli: -Non voglio che tutta la scuola mi prenda per una troia.-

Ava: Stai tranquilla, abbiamo un'ora per escogitare qualcosa per coprire la tua identità.- osserva alzando lo sguardo sull'orologio appeso alla parete davanti a noi.
Nonostante la reazione di Victoria mi spaventi un po', non vedo l'ora che sorprenda Avan con un'altra.

Un mese per dirti "Ti amo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora