4. La più grande delusione

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Vic: -Amore, eccoti finalmente, ti stavo cercando ovunque!- sbuffa la mora avvicinandosi ad Avan, gli butta le braccia al collo e gli bacia la mascella. Sembra accorgersi solo dopo di me e mi squadra acida.
Vic: -Saresti?-

Ava: -Lei è Elizabeth, un'amica di Josh... la ha invitata lui e beh, mi ha chiesto se lo aiutavo a cercarla.- risponde prontamente Avan lanciandomi un'occhiata complice.

Eli: -Oh si! Josh! Lo hai visto?- chiedo con voce tremante mentre il mio cuore lentamente si spezza sotto la consapevolezza che per Avan non sono niente e che quella è la sua fidanzata. Nel profondo del mio cervello mi ero illusa di piacergli almeno un pochino.

Vic: -Si, era giù con una rossa... non sembrava stesse cercando nessuno.-

Ava: -Chissà quanto avrà bevuto! Si sarà dimenticato che la stava cercando!-
Mi lancia una seconda occhiata.

Eli: -Oh si, dev'essere così.- confermo annuendo, la ragazza di Avan sembra esserne abbastanza convinta.

Vic: -Comunque io sono Victoria, la ragazza di Avan, vero cucciolo mio?-

Ava: -Si...- sibila Avan in imbarazzo per l'appellativo appena ricevuto.

Vic: -Vieni giù tesoruccio che un tizio ha chiesto di te... penso voglia altro alcool...-

Ava: -Vicky, sai dov'è prendilo tu!- sbuffa il moro alzando lo sguardo al cielo.

Vic: -Perché? Che hai da fare ora?-
Avan mi lancia uno sguardo.

Ava: -Niente.- borbotta infine.

Vic: -Perfetto! Andiamo a prendere l'alcool e chissà che magari giù in garage non troviamo un po' di spazio per stare soli noi due...- abbaia la cagn... Victoria risalendo con indice e medio il petto di Avan con faccia poco casta.

Ava: -Beh, Elizabeth fai come credi e spero di rivederti in giro.- mormora combattuto prima che la sua ragazza lo trascini via per un braccio.
Chiude la porta.

Il magone che mi serra la gola si scioglie con qualche lacrima mentre tiro fuori il cellulare dalla tasca per chiamare Matt e farmi portare via di qui. Squilla un paio di volte ed entra in segreteria. Riprovo e al sesto squillo risponde.

Mat: -Hey dimmi!- grida per farsi sentire oltre il volume altissimo delle casse.

Eli: -Matt, ti prego, andiamo via.- singhiozzo asciugandomi la guancia con il dorso della mano.

Mat: -Piangi? Cosa ti è successo?- urla nuovamente, un'altra lacrima scende a rigarmi il viso.

Eli: -Torniamo a casa, ti prego.- ripeto senza più riuscire a placare i gemiti e i singhiozzi.

Mat: -Va bene... ora esco, ci becchiamo fuori nel punto di prima! Scrivo a Jenette che noi andiamo via.-

Eli: -Grazie Matt.-
Chiudo la chiamata e tento di tranquillizzarmi mentre scendo le scale e mi faccio spazio strisciando tra i ragazzi ormai sbronzi e strafatti di chissà che cosa. Riesco a trascinarmi fuori, raggiungo il luogo in cui mi aspetta Matt, lo vedo già lì e gli corro incontro buttandogli le braccia al collo e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo singhiozzando.

Mat: -Hey, hey, hey, calmati Elizabeth. Va tutto bene, ci sono io.- tenta di consolarmi accarezzandomi la schiena attraverso il giubbotto.

Eli: -È uno stronzo, Matt, un bastardo. Andiamo a casa, non voglio più vederlo!- piango, lui mi stringe più forte a se.

Mat: -D'accordo, andiamo a casa, ma tu devi calmarti.- mormora accarezzandomi i capelli, dopo qualche minuto riesco a smettere di singhiozzare e mentre ci incamminiamo verso casa aggiorno Matt sul comportamento di Avan tenuto davanti la sua ragazza... impiego tutta la mezz'oretta di strada.
Mat: -Non merita le tue lacrime, Elizabeth. Lascialo perdere, è lui che ci rimette a far così con te.-

Eli: -Si ma a me lui piaceva da morire.- balbetto trattenendo a stendo l'ennesimo singhiozzo mentre Matt apre il portone d'ingresso e mi lascia passare.

Mat: -Dimenticati di lui, è solo un coglione.- borbotta iniziando a salire le scale reggendosi al corrimano per non scivolare. Mi accorgo solo ora che non gli ho chiesto nulla della sua breve serata.

Eli: -A te com'è andata?- domando tirando su col naso, lui mi lancia uno sguardo bieco.

Mat: -Dopo che tu e la tua cara amichetta Jenette mi avete abbandonato al mio destino,  mi sono avvicinato ad un tavolo con qualche intruglio strano di alcool e succo di frutta. Un tizio che non conosco mi ha versato qualche shoot e abbiamo bevuto un pochino, al decimo shoot ho capito che le sue intenzioni erano diverse e che... si insomma, aveva puntato al mio fondoschiena. Quindi me ne sono andato e ti ho vista seduta sulle scale, mi sono avvicinato ma tu sei scappata al piano di sopra... ho provato a seguirti, ti ho chiamata ma tu sei entrata in una stanza a caso e quindi ho lasciato perdere. Non troppo lucido, ho vagato un po' per il corridoio e quando ho sentito una voce che saliva le scale mi sono infilato nella prima stanza e ho chiuso la porta alle mie spalle. Dentro c'era una ragazza... non ricordo il nome. Imbarazzato mi sono scusato e lei mi ha fatto sedere sul letto, abbiamo parlato un pochino poi è entrata una tipa e ci ha chiesto di aiutarla a cercare Avan quindi siamo scesi giù al piano di sotto e mi hai chiamato.- ansima facendo l'ultimo gradino del terzo piano.

Eli: -Direi che a te è andata meglio...-

Mat: -Boh, penso che quella per cui la serata si è conclusa davvero bene sia Jenette.-

Eli: -Concordo... dovevi vedere che occhiate si scambiava con Nathan Kress! È così fortunata.- mi lamento facendo girare la chiave nella toppa della serratura.
Eli: -Matt, entri?-

Mat: -Sarà meglio... se mia madre mi vede rientrare così mi spara.- borbotta passandosi una mano tra i folti riccioli neri.

Eli: -Dai... ti preparo il the e ci spariamo una puntata di Master chef.- concordo accendendo la luce e chiudendo la porta.

Mat: -Ho voglia di cioccolata calda.-

Eli: -L'ultima volta hai bruciato il pentolino...-

Mat: -Beh, puoi farla tu, così sei tranquilla che non succede niente...- tenta di dissuadermi mentre si sfila le scarpe e le avvicina al muro.

Eli: -Non credo proprio che...-

Mat: -Hey, aspetta un secondo! Queste sono le scarpe di mia sorella...-

Eli: -Sarà in camera con George, lo sai che stanno insieme da quasi tre mesi...-

Mat: -Si ma... soli in casa il sabato sera cosa potranno mai fare? Giuro che se tuo fratello prova anche solo a toccare una...-

Geo: -Sciallo Matt, siamo appena rientrati anche noi. Ti pare che faccio in casa certe porcate?- borbotta George attraversando il corridoio per entrare in cucina.

Mat: -Lei dov'è?-

All: -Sciallo Matt, sono qui.- la voce di Ally arriva dalla cucina, la raggiungiamo e Matt si rassicura vedendola davanti ai fornelli intenta a girare il pentolino con il preparato per cioccolata calda.
All: -Com'è andata la festa, fratellone?-

Mat: -Chiedi ad Elizabeth... cazzo scotta.- impreca leccandosi il dito che aveva appena provato ad intingere nel pentolino.
Mat: -Comunque buona.-

Geo: -Che hai?-

Eli: -Niente, aggiungi due bustine, Ally.-

Un mese per dirti "Ti amo"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora